Le prime unità del Mac Pro di ultima generazione hanno cominciato ad arrivare nelle mani degli acquirenti negli scorsi giorni. Apple, che fatica a tenere testa alla domanda per il suo ultimo computer per i professionisti, permette di personalizzare l’hardware del computer durante la fase di acquisto, ma sembra che anche il processore di Mac Pro possa essere aggiornato in un secondo momento.
Il nuovo Mac Pro non è “personalizzabile” quando il precedente, complice anche un form-factor decisamente originale. Apple insiste nel sostenere che le porte Thunderbolt sono la nuova frontiera dell’espandibilità, e che non serve infilare un nuovo disco all’interno del case se è possibile collegarne uno altrettanto veloce tramite il connettore di ultima generazione.
Ora Other World Computing (OWC) ha eseguito un rapido teardown del nuovo Mac Pro per scoprire tutti i dettagli tecnici del suo contenuto. L’azienda conferma che il processore Intel Xeon E5 montato sui Mac Pro è removibile (senza fare a pezzi il computer) e questo significa che sarà possibile incrementare in casa la potenza di calcolo del Mac Pro. Tutte e quattro le CPU che è possibile scegliere di montare sul nuovo Mac Pro durante l’acquisto utilizzano lo standard LGA 2011 disponibile sulla scheda madre del computer.
Non serve dire che il processore è una delle parti più costose del nuovo Mac Pro, che offre quattro diverse opzioni in grado di far cambiare il prezzo del computer anche di 3500 dollari. Se si sceglie di sostituire l’Intel Xeon E5 3,7GHz con 10MB di cache L3 si può scegliere:
- 3.5GHz 6-Core Intel Xeon E5 with 12MB of L3 cache: +$500
- 3.0GHz 8-core Intel Xeon E5 with 25MB of L3 cache: +$2000
- 2.7GHz 12-core Intel Xeon E5 with 30MB of L3 cache: +$3500
Di certo le alternative compatibili di terze parti avranno un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Apple.
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continuo a sostenere che questo barattolo, a parte potenza (e neanche esaggerata), di PRO non ha proprio un fico secco:
la CPU è l’ultima cosa che andresti a sostituire perchè:
– i cambi di socket non permettono un aggiornamento nel tempo (cioè trovi gli stessi processori del periodo di acquisto iniziale)
– gli xeon hanno un mercato molto asciutto con canali di vendita per OEM e/o assemblatori di server, quindi nel mercato retail non ci sono prezzi bassi o vantaggiosi
– una “workstation” (con virgolette d’obbligo) fregasega del cambio cpu, son piu hard disk, schede video e ram i punti critici (ben tesi a riempire il portafogli di Apple)
mi dispiace solo che
@bLax:
sono d’accordo con te. l’analisi che hai fatto e’ convincente. meglio comunque un mac pro espandibile da 3000 euro (anche con alcuni limiti da te citati) che un imac da 2000 euro dove non puoi neanche cambiare la ram. poi per parte le prestazioni aumentano in base all’ investimento. certo che se non se non lavori alla pixar un mac da 15000 euro serve a ben poco. per quel che riguarda l’ espandibilita’ apple sa come rendere obsoleti i suoi mac se no nessuno comprerebbe i nuovi modelli. la domanda e’: a che costo?