Mac OS X su Sandy Bridge? Nessun problema, o quasi

Che esista una vasta community di persone, prevalentemente geek, abituata ad installare Mac OS X su hardware non proprietario Apple è cosa ormai ben nota.

Le motivazioni possono essere molteplici, partendo da quella economica per arrivare alla soddisfazione di crearsi un kernel patchato e stabile su (quasi) qualsiasi macchina.

Qualche giorno fa, Intel ha presentato la nuova generazione di processori quad-core chiamata “Sandy Bridge” e il giorno stesso tonymacx86 e MacMan, ben conosciuti nella scena “hackintosh”, sono riusciti nell’intento di installarvi Mac OS X Snow Leopard.

Ovviamente, non essendo l’hardware ancora supportato ufficialmente da Apple, l’installazione richiede alcuni accorgimenti e comporta parecchie limitazioni in fatto di RAM e impostazioni del BIOS, senza contare il fatto che non si andrà ad installare un kernel vanilla (cioè quello standard di Mac OS X), ma uno modificato e quindi non ideale per essere utilizzato su una macchina di produzione della quale abbiamo necessità.

Se volete cimentarvi nell’impresa quindi, sappiate che il tutto richiede una certa preparazione e anche una certa predisposizione al fallimento, perché non è detto che il tutto riesca al primo colpo. Può essere in ogni caso un’esperienza interessante per approfondire certi aspetti tecnici del nostro amato (o odiato, a seconda dei casi) sistema operativo. Trovate tutte le istruzioni del caso seguendo questo link.

Esperienza riservata ad un più ristretto numero di persone invece, è quella che riguarda il “Cr-48”, cioè il netbook utilizzato per testare Chrome OS e riservato ai dipendenti di Google e alle loro famiglie.

Google stessa ha incoraggiato gli utenti a sperimentare l’hacking del dispositivo, dando così via libera all’installazione di Mac OS X, Windows 7 e Ubuntu. Anche in questo caso sono richieste alcune conoscenze tecniche.

Infatti, grazie a uno switch posto sotto la batteria è possibile bypassare Chrome OS, ma bisogna poi modificare il BIOS in modo tale da farlo funzionare con il sistema operativo desiderato.

Con Snow Leopard in particolare poi, le prestazioni non sembrano essere eccezionali (si tratta pur sempre di  un Atom) e bisogna fare a meno dell’accelerazione grafica, dello sleep e fare i conti con un trackpad a dir poco ballerino.

Potete comunque gustarvi il risultato in questo video:

[via | engadget | electronista]

12 commenti su “Mac OS X su Sandy Bridge? Nessun problema, o quasi”

  1. il Cr-48 non è “riservato ai dipendenti di Google e alle loro famiglie”, è parte di un programma di beta pubblica del nuovo os che si sta svolgendo in usa e a cui chiunque può accedere.

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  2. Vi posso assicurare che far girare Mac OS X su hardware non Apple è una delle cose più difficili fatte nella mia (breve, visto che ho 21 anni) vita.

    Complessità assurda, prova di fallimento tendenti all’infinito…ovviamente ci sono alcuni più avvantaggiati di altri, a seconda dell’hardware che si ritrova…

    Comunque molto divertente. Pensate che ho voluto fare un hackintosh prima di comprare lo splendido iMac che oramai ha 3 anni suonati!!!

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  3. Ad oggi per farsi un hackintosh basta tenersi una giornata libera , sapere un minimo cercare su google e avere taaanta pazienza :D
    Io alla fine ci ho messo un pomeriggio a fare tutto installandolo circa 5 o 6 volte di fila :D
    Però devo essere onesto la fluidità del sistema non è la stessa di un OSX originale o forse avrei dovuto perderci ancora piu’ tempo :D

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  4. Ricordo che installai Tiger su un mio vecchio Asus.. Ci ho messo un po’, ma è stata una soddisfazione immensa!

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  5. @ permissiondenied:
    Infatti, se non trovi la combinazione perfetta fra driver e kernel compatibili è un processo lungo e piuttosto snervante..

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  6. @Andrea
    Io ho un triplo boot su un eeepc 1005ha fra ubuntu, 7 e osx e non è stato tanto difficile..l’unico problema si è presentato quando non ha funzionato più il touchpad ma installando il kext giusto si è risolto tutto al riavvio..
    Ormai ci sono milioni di guide per qualsiasi configurazione hardware quindi non è piu complicato come una volta.

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  7. Guardate io vi parlo del 2007, avevo componenti mai visti su Mac, ecco perchè ho faticato tanto. Alcune varianti di driver ho dovuto modificarli io manualmente…pensate che avevo un AMD e una scheda grafica schifosa e incompatibilissima…tutto il resto più o meno andava…

    Poi vabbè, appena mi sono stufato ho preso un Mac vero!! :D

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  8. @ andrea
    non è così difficile, basta documetarsi un po’ e tutto è possibile, in casa ho 4 hackintosh tutti che funzionano molto bene. Ho deciso che il prossimo acquisto sarà un iMac da 27… perché il mac originale rimane un’opera d’arte.

    @chi ha redatto l’articolo, non siamo tutti geek… anzi… ti stupiresti della varietà di gente della community Hackintosh italiana ;)

    in linea generale: concordo con quanto detto nell’articolo, avvicinarsi al mondo hackitosh permette di conoscere meglio “da dentro” questo splendido sistema operativo e garantisce un grado di competenza tecnica lievemente superiore a quella di un utente medio della mela. Foss’anche solo che per certi tipi di installazione è necessario “smontare” il sistema operativo con kernel non originali appunto e sostituirli al vanilla.

    In ogni caso il lavoro di tonymac rimane egregio visto che i core i5 rappresentano ancora uno scoglio per molti…

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  9. cura dice:

    ti stupiresti della varietà di gente della community Hackintosh italiana

    La conosco bene.
    In effetti ho tagliato corto e mi sono espresso male, ma non intendevo chi installa Mac OS X seguendo le istruzioni. ;)

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