SONY VAIO ed il presunto computer Apple

* AGGIORNAMENTO SULLA VICENDA A FINE ARTICOLO

Se questo titolo vi ricorda qualcosa allora vuol dire che siete assidui lettori di The Apple Lounge e ci accompagnate in ogni scoperta che facciamo e che vi documentiamo. Il titolo, infatti, ricorda quello di un nostro vecchio articolo: Microsoft ed il presunto PowerBook.

Questa volta non “puntiamo il dito” verso Microsoft ma, come si intuisce dal titolo, verso un colosso come SONY che, tra i tanti ottimi prodotti, commercializza i computer della gamma VAIO la cui immagine di apertura non sappiamo se sia un esempio.

Ma vediamo i dettagli dopo il salto.

Tutto è iniziato una decina di giorni fa quando abbiamo avuto modo di testare sempre più a fondo i servizi dell’AppleCare Protection Plan. Come accennavamo in quell’articolo, negli stessi giorni, avevamo avuto la “fortuna” di scoprire anche i tempi di assistenza per i notebook SONY VAIO. Assistenza che si è rilevata davvero ottima e molto vicina, per tempistiche, a quella di Apple. Il cambio di un lettore di CD/DVD di un SONY VAIO è durato 5 giorni lavorativi contro i 3-4 di un Mac. Insomma, SONY ed Apple, da grandi e serie aziende quali sono, ci hanno dimostrato che i loro servizi di assistenza post vendita sono davvero molto buoni. Ma andiamo avanti.

Durante la nostra avventura con il SONY VAIO, navigando nella sezione supporto per i prodotti VAIO, ci siamo imbattuti in una strana immagine.

L’immagine è quella di apertura, adeguatamente ingrandita ed evidenziata in una sua parte. L’abbiamo scovata nella sezione Ergonomia e Sicurezza mentre cercavamo notizie per il supporto di un SONY VAIO VGN-NR21Z/S. Ai più potrebbe passare inosservata quell’immagine, ma non a chi, come chi scrive, ha un notebook molto simile a quello rappresentato nell’immagine.

A giudicare dal colore, dal design del computer portatile presente sul sito SONY ed a giudicare dal numero e dalla forme di porte presenti sul lato destro, sembra che quello rappresentato non sia un notebook della casa nipponica bensì un MacBook Pro 15” (pre unibody) oppure un PowerBook. Sembra, quindi, che anche SONY non sia stata molto attenta alle immagini usate nel proprio sito. Qualcuno, magari avvezzo a studi psicologici, potrebbe affermare che quello di SONY è un tentativo di lanciare un messaggio subliminale per convincere la clientela a rimanere fedele ai propri PC e non prendere in considerazione il passaggio ai Mac. Ma ci sembra un’ipotesi incredibilmente esagerata. Una vera illazione senza alcun fondamento atta più a far sorridere che altro.

Più verosimile è che anche i web designer di SONY, come già fecero quelli di Microsoft, si siano avvalsi di servizi quali iStockphoto o affini in cui è rappresentato un computer Apple invece di creare un’immagine ad hoc con un VAIO o, almeno, con un PC. Tutto ciò sempre che quello dell’immagine sia effettivamente un computer della Mela. Magari questa volta ci sbagliamo clamorosamente visto che non conosciamo la storia di tutti i portatili della serie VAIO. In quel caso le nostre scuse sarebbero d’obbligo. Ma se fosse un portatile della Mela, sarebbe una grande disattenzione. Disattenzioni macroscopiche che a Cupertino non hanno.

E voi cosa ne pensate? Credete anche voi che si tratti di un computer Apple? Fatecelo sapere nei commenti.

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* AGGIORNAMENTO

Il nostro articolo ha fatto scalpore o, quanto meno, è arrivato alle orecchie di SONY (magari qualcuno ci legge). Come il 22 aprile (appena 3 giorni dopo l’articolo) ci ha fatto notare il nostro lettore Raffaele che ringraziamo per la segnalazione, il gruppo nipponico ha modificato la propria pagina con l’immagine oggetto dell’articolo inserendo l’immagine di un SONY VAIO che riportiamo al lato. Insomma, SONY, da grande e rinomata azienda quale è, ha dimostrato quanto sia attenta a ciò che si dice di lei nel web e quanto ci tenga alla propria immagine.

Una modifica simile, invece, non ha apportato Microsoft che, ad oggi, mostra in un video di un suo software un PowerBook al quale è stata cancellata la Mela. Che a Redmond non leggano The Apple Lounge? Peccato.