C’è però una nota stonata. Ciò che si può ricavare riciclando uno di questi portatili. Se nel mercato dell’usato hanno un valore non indifferente, sulla sezione approntata da Apple si possono recuperare delle cifre al limite del ridicolo. Per un MacBook Air Core i7 1.8 GHz 13″ Mid-2011 MC966LL/A si arriva ad avere la cifra di € 821 (il prezzo di listino per questo portatile in versione top di gamma si aggirava intorno agli € 2200). Peggiore valutazione per un MacBook Pro Core i7 2.3 GHz 15″ Early 2011 (prezzo di listino al momento dell’acquisto circa € 2300). Si recuperano appena € 565,00. A questo è da aggiungere che non tutti i dettagli sono valutati.
Il sistema di valutazione, ad esempio, non tiene conto del tipo di schermo presente sul portatile (lucido o antiriflesso), del quantitativo di RAM, del tipo di HD (HDD o SSD) e della presenza di una AppleCare Protection Plan attiva. Appare ovvio, infatti, che se viene richiesto anche il disco del sistema operativo, non è per riciclare un semplice DVD, ma per provare ad immettere il prodotto nel mercato dell’usato. Perché quindi non valutare anche una garanzia di lunga durata di Apple?
Insomma, lodevole l’iniziativa di Apple per aumentare il numero dei prodotti riciclati, ma vergognosa l’offerta della società designata per svolgere questa attività. Voi cosa ne pensate di queste valutazioni? Avete già provato a vedere il valore del vostro portatile Apple? Come sempre, ditecelo nei commenti.
Non oso immaginare per un MacBook pro late 2009…
@Andy: Per quello devi pagare te XD