Nelle puntate precedenti:
– Prologo
Eccoci alla prima puntata della nostra storia. Come, avrete intuito, ci dedicheremo alla fase di configurazione ed ordine del prodotto e della spedizione dello stesso.
La fase di ordine è sicuramente ciò che di più semplice esista. Basta scegliere il proprio MacBook Pro, configurarlo come più si preferisce (per quel che Apple permette) e passare alla successiva fase di acquisto. A quanti non volessero utilizzare la propria carta di credito per acquisti online diciamo che il nostro acquisto di oltre 2000 € è stato effettuato con una normalissima PostePay che Apple accetta senza alcun problema (a patto che sulla carta sia disponibile l’importo da pagare).
Me vediamo qualcosa in più.
Come mostra nell’immagine il MacBook Pro ordinato è proprio quello di cui via abbiamo parlato nel prologo della nostra storia. La spedizione indica 1-3 giorni lavorativi. Ma cosa significa? Sicuramente l’indicazione di Apple è fuorviante. Chi non ha mai ordinato un computer “personalizzato” (CTO) potrebbe facilmente essere indotto a pensare che in massimo tre giorni lavorativi il computer sarà nelle proprie mani. Così non è!
Nel nostro caso abbiamo effettuato l’ordine nel tardo pomeriggio del 25 marzo 2011 (venerdì). L’indicazione degli 1-3 giorni lavorativi sta ad indicare che entro questa tempistica il nostro computer sarà assemblato. E così è stato. Dopo tre giorni lavorativi (30 marzo 2011) il nostro MacBook Pro Early 2011 era assemblato e pronto per essere spedito dalla Cina orientale.
La consegna, inizialmente prevista entro e non oltre il 7 aprile 2011, è stata poi corretta con previsione anticipata al 6 aprile 2011. Ma quanto ha impiegato il MacBook Pro ad arrivare dal luogo di produzione, Songjiang nei pressi di Shangai, fino al luogo di consegna (Milano)? Vediamo insieme il tracking del corriere.
È sicuramente estremamente chiaro dal 25 marzo al 6 aprile intercorrono ben dodici giorni di cui otto di questi sono lavorativi. E ciò va a dimostrare ciò che vi dicevamo all’inizio riguardo al fatto che la spedizione di cui parla Apple non sta a significare che il prodotto arriverà nelle mani del cliente entro quella tempistica.
Ed ora vediamo come è andata la nostra spedizione.
Come mostra l’immagine, il MacBook Pro ha velocemente raggiunto l’aeroporto internazionale Pudong di Shangai (circa 50 Km da Songjiang) ma fino alla 23.00 ca. del primo aprile 2011 non avevamo notizia di dove fosse il nostro portatile visto che ci venivano indicati dei problemi nella spedizione. È proprio nella tarda serata del primo aprile che scoprimmo che il MacBook Pro era ancora piuttosto distante: Arnhem in Olanda. Fino al 5 parile 2011 non abbiamo avuto notizia della spedizione finché, appunto il 5 aprile, abbiamo scoperto che il MacBook Pro era finalmente a Milano e, con un giorno di anticipo, ci è stato consegnato intorno alle 11.00 del mattino. Non sappiamo, però, se il corriere che lo ha consegnato sia venuto in ginocchio sui ceci fin da Arnhem visti i quattro giorni impiegati per raggiungere Milano dall’Olanda. Ma andiamo avanti.
A questo punto ci poniamo una domanda. Apple ha molto lavorato per ridurre il packaging dei suoi prodotti. Ciò per ridurre l’impatto ambientale prodotto dal packaging in sé ma anche per ridurre quello generato dal trasporto. Se i pacchi son più piccoli, se ne possono spedire di più rispetto al passato. Ma a cosa serve un tale sforzo se poi un pacco deve fare il giro del mondo?
Mentre attendevamo l’aggiornamento dello stato della spedizione tra il 30 ed il 31 marzo, abbiamo cercato di capire i motivi del ritardo visionando il sito dell’aeroporto internazionale di Shangai. Non abbiamo capito i motivi del ritardo ma abbiamo scoperto, visionando i voli cargo in partenza da Shangai, che esiste almeno un volo diretto per Milano Malpensa che, oltre a poter ridurre i tempi di spedizione, ridurrebbe l’impatto ambientale per il trasporto da Arnhem a Milano nel nostro caso. Sicuramente questo “giro del mondo” non è imputabile ad Apple bensì al corriere, ma non ci sembra un comportamento degno dell’azienda di Cupertino non fare attenzione a tali aspetti.
Se Apple intervenisse sui processi di spedizione, sicuramente si potrebbero ridurre sia i tempi di consegna che i gas inquinanti prodotti per portare a destinazione un scatola (perché alla fine di questo si tratta).
A questo punto alcuni si chiederanno quando inizia la garanzia del prodotto ed il periodo entro in cui si può chiedere il recesso. Inizia quando è avviato l’assemblaggio del prodotto? Quando il prodotto parte dalla fabbrica? Quando viene fatturato? Quando viene consegnato? Quando viene acceso? Di questo ne parleremo nella seconda puntata di questa storia.
Adesso che abbiamo fatto chiarezza su cosa significa la spedizione che Apple indica sul negozio online, raccontateci le vostre esperienze con le spedizioni della Mela.
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Adesso che abbiamo fatto chiarezza su cosa significa la spedizione che Apple indica sul negozio online.
Beh se uno dice "tempo per la spedizione" è chiaro che non sta dicendo "tempo per la consegna". Voglio dire: la scritta "tempo per la spedizione" non è interpretabile in più di un modo, quella è, non c'è molto da interpretare mi pare :)
@ rogerdodgerTM su twitter:
Questa parte della storia è stata scritta sulla base di alcuni commenti che nel passato (più remoto o più recente) sono stati lasciati dagli utenti. :-)
SI veda ad esempio la questione iPad. In molti si chiedono come mai i tempi (indicati nel riepilogo) non siano gli stessi che poi ricevono nella e-mail di conferma ordine. :-)
Un commento ad un vecchio articolo mi è arrivato proprio oggi. Vedi te! :-D
Insomma, l'articolo nasce per gli utenti un po' meno attenti e che si lasciano un po' ingannare da "spedizione:"! ;-)
Tu non fai parte di chi si lascia ingannare. :-)
Ordinato il 3 di marzo il macbook pro 2011 i7 17 2.3 con processore e disco in opzione... "CONSEGNATO IL 31 MARZO ALLE 11"...
ma non è un problema... i soldi però li hanno presi con una precisione maniacale.
Gli hub internazionali dei corrieri sono "quasi" tutti in Olanda o Germania, perché sono più efficienti, la dogana su tutto.
C'è da sottolineare l'aspetto positivo del fatto che Apple nel prezzo di vendita include una spedizione aerea (che le costerà poco di certo rispetto ad un normale cristo o a una normale azienda).
Non è nemmeno strano il tempo trascorso dall'ingresso in Olanda all'uscita per l'Italia. Il primo aprile era venerdì, quindi vuol dire che è partito dall'Olanda il 4, probabilmente nemmeno al mattino visto l'ingresso notturno.
Ed è arrivato il 5 in Italia e di solito si consegna il giorno dopo.
6 giorni, di cui 2 di weekend, per una spedizione aerea verso un cliente consumer sono un ottimo risultato. Di solito qui in azienda riceviamo dalla Cina via aerea in 7 giorni, passando dall'Italia.
Sui tempi indicati per la spedizione per esperienza personale ho sempre visto che trattasi del tempo per la preparazione della spedizione (ma non è roba di oggi, è così da qualche anno): poi nel caso di piccole parti a volte coincidono.
io penso sia stato uno dei più fortunati...ho acquistato il macbook pro 13 i7 versione standard...pagato con postepay il 14 marzo ore 9:30 circa.....arrivo il 15 marzo ore 18:00 circa....forse vivendo a 100 km da Roma avevano il computer il un apple store della capitale. è possibile che l'ordine possa essere arrivato ad un apple store e spedito direttamente?
PS: nei tempi di consegna c'era scritto spedizione entro 24 ore (a me è arrivato quasi in 24 ore:-)...)
Andrea wrote:
Questa è un'ottima osservazione :)
Con me, sia con MacBook che con iPhone sono sempre stati puntualissimi.
Il Macbook mi è arrivato con un giorno di anticipo, addirittura con iPhone il tempo di consegna era stimato per 2 settimane (si, era settembre del 2010, quando iPhone 4 veniva venduto ancora con il contagocce qua in Italia, quando ancora nessun operatore ve lo cedeva se non concludevate prima un contratto con abbonamento che partiva da almeno 30€ mensili), e mi è arrivato miracolosamente 3 giorni dopo. Fortuna?
Semplicemente per una società di trasporto è più economico avere un grosso hub per i voli intercontinentali e poi spedire localmente via gomma o con un aereo più piccolo nel resto d'europa.
Cmq si scrive Shanghai, non Shangai
Giuseppe Benevento
ci ho pensato un po' su se scrivere quel mio commento, e detta per come la dici tu forse non dovevo scriverlo. Nel senso che ovviamente non volevo essere minimamente polemico :) ci mancherebbe. E' che lo sai quanto sono puntiglioso e a volte non mi trattengo :D Tutto ottimo comunque, non volevo mancare di rispetto, sia chiaro. Voleva essere solo una considerazione. Buon lavoro ;)
C'era comunque un'alternativa: potevi recarti personalmente a Songjiang e ritirare il tuo Mac. Tra andata e ritorno avresti impiegato solo 3 giorni invece dei 6 impiegati dal corriere.