Kingston SSD HyperX 240 GB Upgrade Kit – la recensione di TAL


Come promesso, rieccoci qui. Apriamo la recensione del Kingston SSD HyperX 240 GB Upgrade Kit proprio da dove ci eravamo lasciati e cioè dall’unboxing. Il passo successivo è stato quello di eseguire l’aggiornamento del MacBook Pro Early 2011 con il nuovo e velocissimo hard disk.

Vi anticipiamo solo che il Kingston SSD HyperX potrebbe essere un ottimo regalo per il Natale 2011 da fare al vostro Mac o quello di un vostro amico/parente, ma per scoprire nel dettaglio il nostro parere, vi invitiamo ad entrare nel vivo della recensione dopo il salto.

Le istruzioni in formato PDF presenti sul CD sono chiare tanto quanto la dicitura sulla scatola del Kingston SSD HyperX (sia singolo SSD che Upgrade Kit): il software per la clonazione dei dati dal vecchio HD al nuovo SSD è compatibile solo con sistemi Windows (XP SP3, Vista SP1, 7). A scanso di equivoci, sperando che ci fosse stato qualche cambiamento dell’ultimo minuto così come per le velocità del SSD da 240 GB, abbiamo provato a seguire le istruzioni con il nostro MacBook Pro Early 2011. Inutile dire che ogni nostra aspettativa è stata delusa. Pertanto abbiamo riposto nella scatola il CD e proceduto ad inserire il Kingston SSD 240 GB nella custodia esterna per HD e collegato quest’ultima alla porta USB 2.0 del nostro Mac. Con l’aiuto del gratuito Carbon Copy Cloner per Mac abbiamo trasferito i dati dal vecchio HD 5400 rpm al nuovo SSD. Durata dell’operazione per circa 123 GB: 140 minuti. La custodia esterna è utilissima per il trasferimento dei dati e, successivamente, per inserirvi il vecchio HD da usare come disco di back up. Vi sconsigliamo, però, di portare il disco in giro con voi in questa custodia esterna in quanto le plastiche con cui è realizzato non sono sicuramente adatte ad una “vita da strada”. Un urto un po’ più forte o una caduta accidentale potrebbe rompere la custodia e, ancora peggio, danneggiare il disco rigido al suo interno.

Terminato il trasferimento dei dati da un HD all’altro, il passo successivo è stato quello di montare il Kingston SSD HyperX nel MacBook Pro Early 2011. E qui, ancora una volta, abbiamo notato come il kit per l’upgrade sia molto più Windows oriented che Mac Oriented. Le punte del cacciavite fornite da Kingston non sono state tutte utili per il cambio di HD. Le due punte del cacciavite Kingston, infatti, sono una Phillips #00 ed un Phillips #1. Come indicato nella guida per il cambio di HD messa a disposizione su iFixit, le punte necessarie per il detto cambio sono una Phillips #00 ed una Torx T6. Pertanto solo una punta tra le due fornite può essere utile ed è la Phillips #00 con cui si svitano le viti che chiudono il coperchio posteriore del MacBook Pro. Inoltre, dalla nostra prova, consideriamo appena sufficiente la qualità dell’unica punta utile al MacBook Pro user. La precisione e la “presa” sulla vite di un giravate dedicato e già in nostro possesso ci ha soddisfatti maggiormente nelle procedure di smontaggio e rimontaggio. Inoltre, vista la mancanza della punta Torx T6, abbiamo dovuto acquistare anche un cacciavite con quest’ultima punta per eseguire lo step 9 riportato da iFixit e completare l’upgrade con il Kingston SSD HyperX 240 GB. Nell’immagine seguente potete vedere, da sinistra verso destra, il corpo cacciavite presente nel kit di Kingston a cui si agganciano magneticamente le punte Phillips #1 e Phillips #00. A seguire i cacciavite in nostro possesso di tipo Phillips #00 e Torx T6.

Con i giusti cacciavite siamo riusciti a portare a termine l’operazione di upgrade montando il nuovo Kingston SSD HyperX 240 GB al posto del vecchio HD di serie, un Toshiba 750 GB 5400 rpm. Nell’immagine seguente potete osservare quale sia l’impatto visivo del SSD di Kingston nel MacBook Pro Early 2011. Sicuramente un tocco di colore nel minimalista (da un punto di vista cromatico) interno del portatile designed in Cupertino basato principalmente su scale di grigio.

E adesso vediamo come è cambiato il nostro MacBook Pro Early 2011 con questo SSD. Quando acquistammo il portatile di Apple, optammo per la versione con la CPU con la potenza massima disponibile, salvo aggiornare in un secondo momento la RAM portando anche questa alla configurazione massima. Ciò che mancava era, appunto, l’aggiornamento del disco rigido. La scelta del disco era ricaduta sul modello da 750 GB 5400 rpm per diversi fattori. Uno su tutti il costo (nessun aumento di prezzo con questa configurazione), poi la capienza (750 GB in un portatile sono una garanzia di tranquillità) ed infine i consumi (un disco da 5400 rpm consuma meno di uno da 7200 rpm). Curiosi di provare l’ebrezza della velocità di un SSD, però, abbiamo ceduto a rinunciare ai 750 GB. L’upgrade ha portato un beneficio in termini di consumi. Abbiamo notato un lieve incremento della durata della batteria ed una maggiore velocità nella ricarica della stessa. Ma le maggiori differenze, ovviamente, le abbiamo notate nelle prestazioni. Di seguito potete vedere il raffronto delle prestazioni dei due HD (il vecchio 5400 rpm ed i nuovo SSD) ottenute con Xbench.

I numeri, come avrete notato, parlano da soli. E sono numeri ottenuti non creando delle condizioni ottimali per il test. I dati che potete leggere sono quelli di un semplice passaggio di dati da vecchio HD al nuovo SSD senza installare ex novo tutto. Ancora, i dati presenti sul vecchio HD erano quelli presenti su un MacBook Pro Early 2008 con Mac OSX Leopard, poi aggiornato a Mac OS X Snow Leopard, poi trasportati sul MacBook Pro Early 2011 con Assistente Migrazione ed infine aggiornato a OS X Lion. Le velocità del Kingston SSD HyperX 240 GB sono di gran lunga superiori al modello da 750 GB 5400 rpm. Il SSD, montato come HD principale e non al posto del SuperDrive in un OptiBay, sfrutta la velocità a 6 Gb e supporta le funzionalità Garbage Collection e T.R.I.M.. Quest’ultima, però, è stata attivata manualmente. Per gli SSD non Apple (o meglio non montati da Apple),è necessario attivare il T.R.I.M., appunto, manualmente. E l’attivazione deve riavvenire ad ogni major upgrade di OS X Lion.

Per avere sempre il massimo dal proprio Kingston SSD HyperX (così come da qualsiasi altro SSD), è bene tener presente che più il disco viene riempito e più, man mano che ci si avvicina al limite della capienza massima, le prestazioni possono subire dei peggioramenti. Per non incorrere in questo tipo di “problema” è bene sempre cercare di non riempire il disco oltre lo 85% della sua capienza totale. Un esempio su come gestire gli spazi del proprio SSD lo potete vedere nella tabella di seguito.

Inoltre, ricordiamo che alcuni utenti di MacBook Pro 2011 (Early e Late) hanno lamentato problemi con i dischi a stato solido come riportato in passato e più recentemente da Hardmac.com (aka Macbidouille.com). La nostra esperienza, comunque, è ben più che soddisfacente con il MacBook Pro Early 2011 15” usato per i test. E, a proposito di test, vediamo adesso un raffronto delle velocità del MacBook Pro con il disco rigido da 750 GB rpm e con il Kingston SSD HyperX 240 GB. Nel video ci siamo limitati a confrontare le velocità con i due HD all’accensione del Mac, durante l’avvio di Adobe Photoshop CS 5.1 e poi nello spegnimento del portatile. Se lo spegnimento vi sembra “lento” è solo perché quest’ultimo è piuttosto ravvicinato all’avvio. Vi assicuriamo che spegnendo il MacBook Pro con Kingston SSD HyperX 240 GB dopo una sessione di lavoro normale e dopo un po’ di tempo dall’avvio, lo spegnimento avviene in circa 3 secondi. Niente male vero? Ma adesso, come promesso, il video che mostra sulla sinistra il comportamento con il vecchio HD e sulla destra quello col nuovo SSD HyperX.

Il video parla da solo: con il Kingston SSD HyperX 240 GB si vola! Con questo HD il MacBook Pro diventa davvero Pro. Se poi considerate che anche Kingston offre 3 anni di garanzia con aggiunta di supporto telefonico 24/7, gli SSD HyperX diventano perfetti per accompagnare il vostro MacBook Pro magari per lo stesso tempo tempo della durata dell’AppleCare Protection Plan. Non c’è da dimenticare, comunque, che dai test di laboratorio svolti da Kingston, la vita dei SSD HyperX è stimata in ben più di 3 anni. Si parla di 1000000 di ore pari a circa 114 anni. Una durata inferiore rispetto a quella degli SSD di alcuni concorrenti, ma sfidiamo chiunque ad usare tra più di un secolo un SSD da 120 GB o da 240 GB.

Traendo le fila, ci riteniamo estremamente soddisfatti del Kingston SSD HyperX 240 GB. Un disco rigido a stato solido che, come potrete vedere anche voi con delle semplici ricerche nella rete, si pone tra i top del settore alla pari (o giù di lì) con gli SSD top di gamma dei principali competitor di Kingston. Ciò che ci ha lasciati perplessi, invece, è il kit di upgrade che risulta ben poco utile per gli utenti Apple. Di tutta la dotazione del kit, l’unica realmente utile (almeno in ambito casalingo) è la custodia esterna per HD. Infine, il vero punto dolente: il prezzo. Come tutti gli SSD anche il Kingston HyperX non ha prezzi proprio popolari come abbiamo già accennato nell’articolo riguardante l’unboxing. Attualmente, considerando il prezzo di € 436,00 per il Kingston SSD HyperX 240 GB, otteniamo un prezzo medio di circa € 1,80/GB che non è certo poco raffrontato ai prezzi al GB degli HD tradizionali che si aggirano tra gli € 0,15 e € 0,22/GB. C’è però da dire che le intenzioni dei produttori sono quelle di riuscire a produrre delle NAND per gli SSD con dei prezzi medi che si attestino intorno a 1$/GB. E, come detto da Nathan Su, direttore delle vendite per il reparto memorie flash di Kingston APAC, questo dovrebbe iniziare ad avvenire a partire dal Q3 del 2012. Staremo a vedere.

Fino ad allora non possiamo che suggerirvi vivamente di prendere in considerazione di regalarvi per il prossimo Natale 2011 un ottimo disco rigido a stato solido quale il Kingston SSD HyperX 240 GB è. Siamo sicuri che di questo HD sarete estremamente soddisfatti. Il vostro Mac (portatile o no) vi “ringrazierà”. Per concludere, diteci nei commenti cosa ve ne pare di questo SSD e raccontateci le vostre esperienze, se ne avete, con i dischi rigidi a stato solido.


Prodotto: Kingston SSD HyperX 240 GB Upgrade Kit
Prezzo: € 436,00 (+ s.s.)
Dove trovarlo:
apmshop.it (non affiliato)
– in tutti i negozi on line suggeriti da Kingston
Giudizio: 9=/10. Il SSD in sé per sé merita un 9.5/10 che però scende a 9= (“meno, meno”) visto il contenuto del kit per l’upgrade che non è adeguato per gli utenti dei MacBook Pro. Altamente suggerito per l’upgrade del proprio portatile designed in Cupertino, è un’ottima idea regalo per chi ha un budget piuttosto alto per il prossimo Natale 2011. Non ne rimarrete delusi!


Redazione

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  • Ebbene io ho sul MacBook Pro early 2011 un fantastico OWC mercury e le prestazioni sono superlative senonché dopo 6 mesi di duro(montaggio video) lavoro ha tirato le cuoia..OWC l'ha prontamente sostituito però ho dovuto ri-pagare l IVA alla dogana (ladrona!)italiana quando è tornato dagli USA..

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