Una delle caratteristiche che proprio non va giù a chi avrebbe voluto che iPad fosse un “vero” lettore di ebook, è stata la scelta, da parte di Apple, di utilizzare un LCD a retroilluminazione LED. C’è tuttavia un particolare del display di iPad che viene spesso omesso da chi parla delle caratteristiche tecniche, ovvero l’utilizzo della tecnologia IPS (In-Plane Switching), che finora non aveva ancora debuttato su dispositivi portatili di così largo consumo. Ma che cos’è di preciso l’IPS e quali benefici comporta?
Partiamo intanto dal nome. IPS, come già accennato, significa In-Plane Switching. La definizione fa riferimento all’orientamento delle celle di cristalli liquidi del display, che vengono disposte in direzione orizzontale. Sui comuni schermi LCD TFT TN (Twisted Nematic) le celle dei cristalli sono invece disposte a diverse angolature per consentire un differente passaggio di luce.
Detta in questo modo c’è di che far contenti un fisico o un ingegnere, ma in soldoni questo differente metodo di orientamento si traduce in un angolo visivo dello schermo molto più ampio. Nel realizzare un dispositivo come iPad, che a differenza di iPhone e iPod touch implica una maggiore condivisione fra più persone dei contenuti mostrati a schermo, era fondamentale adottare una tecnologia di questo genere (anche se qualcuno potrebbe obiettare che ne deriva un serio problema di privacy, soprattutto nell’ottica di un uso professionale).
La tecnologia IPS ha alle spalle una lunga storia di ricerca e sviluppo. Creata da Hitachi nel 1996, nei primi anni di esistenza l’IPS non fu adottato se non in soluzioni professionali di alto livello a causa degli alti costi di fabbricazione. Uno dei fattori che ha da sempre fatto lievitare i costi di questo tipo di display sta nel fatto che la disposizione orizzontale dei cristalli liquidi necessita di una retroilluminazione più potente per raggiungere gli stessi livelli di luminosità di un comune monitor TFT con tecnologia TN. Per lo stesso motivo la tecnologia IPS non è riuscita a fare troppa strada nel settore laptop, dato che per ottenere una maggiore luminosità è inevitabilmente necessario consumare più energia, riducendo di molto la durata delle batterie di un portatile.
Come ha fatto dunque Apple a introdurre una tecnologia costosa e riservata a monitor da scrivania di alto livello su un dispositivo ancor più portatile di un netbook e dal costo contenuto?
Il deus ex machina si chiama LG Display. Nel 2009 l’azienda sudcoreana, da tempo fornitrice dei monitor dei Mac, ha avviato la commercializzazione di display LCD e-IPS (la “e” sta per enhanced) che rispetto ai propri predecessori hanno il vantaggio di migliorare le caratteristiche base dell’IPS. Pur costando molto meno i nuovi display IPS garantiscono un minor consumo di batteria poiché necessitano di una minore “quantità di luce” per la retroilluminazione.
I contratti di fornitura di Apple sono top secret e non è possibile avere conferme dall’azienda sul produttore dei display dell’iPad, ma l’ipotesi LGD è probabile in quanto è l’unica che si possa ragionevolmente formulare. LG è di fatto l’unico produttore che possa garantire ad Apple la fornitura di questa tipologia di display in grande quantità. Le altre aziende che offrono soluzioni IPS o sono attive principalmente nella ricerca (come Hitachi) o producono principalmente per altri settori o fasce di mercato (IPS Alpha e Nec).
Un altro indizio del fatto che possa essere effettivamente LG il fornitore dei display di iPad viene dal fatto che questa tecnologia ha debuttato, decisamente in sordina, negli iMac di ultima generazione, i cui monitor sono prodotti proprio dalla multinazionale sudcoreana. Ne abbiamo la certezza grazie allo smembramento operato da iFixit su un modello da 27″ dell’all-in-one della Mela.
Non dubitiamo che a poche ore dalla messa in vendita di iPad gli smanettoni di iFixit riusciranno a mettere le loro manacce sulle interiora e a confermarci questo particolare, anche se la mia curiosità, e penso quella di molti altri, riguarda non tanto il produttore quanto la effettiva resa visiva di questa nuova generazione di display.
Fonti tecniche: Wiki, Displayblog
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A dirla tutta tutti gli iMac da 24" sia bianchi che in alluminio hanno un pannello IPS.
un monitor o è LCD o è LED.. si puo' fare un LCD retroilluminato a LED? Che vuol dire?
@ lordalfa:
Monitor LED significa monitor LCD con retroilluminazione LED.
Forse ti confondi con i monitor OLED, che sono un'altra cosa.
I LED, nel monito LCD LED sono nella BLU (unità di retroilluminazione), e per estensione di dice LED monitor, ma il display rimane LCD.
I monitor piatti sono a LCD o al Plasma e hanno bisogno di retroilluminzaione che può avvenire tramite le comuni lampada CCFL o attraverso dei LED. I LED comportano un'accensione istantanea, un consumo inferiore, una migliore resa visiva e non perdono di luminosità nel tempo
@ lordalfa:
I monitor SONO degli LCD, che sta per liquid crystal display. La tecnologia led si riferisce alla tipologia di retroillominazione, in contrasto con la "vecchia" retroillominazione a lampade.
@ lordalfa:
Si. Il corretto modo di esprimersi è "schermo LCD retroilluminato con microlampadine LED". Solitamente si abbrevia tutta quella descrizione con il solo termine LED.
Con LCD si indicano convenzionalmente i monitor con "schermo retroilluminato con lampade CCFL".
In poche parole è la differenza sostanziale (oltre ad altra cose) è fatta dal tipo di retroilluminazione.
Ma è meglio un LCD TFT o LED?
@ GG:
I bianchi non credo. Quelli in alluminio, sapevo anche io sta cosa, però sono andato a spulciare le vecchie caratteristiche e non si fa menzione dell'IPS (H, S o e- o quel che sia.) In riferimento all'e-IPS quindi credo sia corretto affermare che l'introduzione è avvenuta in sordina con gli ultimi iMac. Per altro i vecchi 20" mid2007 e early 2008 avevano LCD della AU Optitronics.
Molti commentatori e i forum di supporto Apple parlano di IPS anche nei vecchi iMac, ma credo appunto che fosse la precedente generazione (mai pubblicizzata tropo da Apple, curiosamente).
In sostanza, la dicitura "con IPS" pare sia proprio comparsa nelle descrizioni tecniche solo dagli ultimi modelli.
@ iPad:
Sostanzialmente, mio parere e quindi sindacabile, è una questione di gusto personale. I LED consumano un po' meno ed offrono un maggiore contrasto. Inoltre sono più sottili degli LCD "tradizionali". Però i LED attualmente costano anche un po' di più.
Sulla visione della TV normale le differenze non si vedono. Inizi a far caso alle differenze (che comunque non ti cambieranno la vita) solo sui contenuti HD tipo BR o giochi per PS3.
Sta di fatto che se compri un buon LCD puoi fare sonni tranquilli senza stare a preoccuparti del LED.
Il LED, tra l'altro, è una tecnologia "di passaggio" a mio avviso (sempre sindacabilissimo). Il futuro è l'OLED (ancora troppo costoso) e la visione in 3D. Su queste due tecnologie SONY è all'avanguardia visto il TV OLED (ancora solo 11" e costoso) e la serie di TV LX disponibile in estate 2010. Quest'ultima serie è composta da TV LED dotati di occhiali 3D. La TV trasformerà i segnali HD direttamente in HD 3D per farli vedere "fuori dallo schermo".
@ iPad:
Non ti confondere, TFT non è alternativo a LED, perché TFT non si riferisce alla retroilluminazione.
TFT (thin film transistor) è la tecnologia adottata da tutti gli LCD commerciali ormai, e a sua volta si può distinguere in TFT TN, TFT IPS, e diversi altri....
A cui a loro voltasi può applicare una retroilluminazione LED, o CCFL (fluorescente)