No, cos’avete capito. Non sto incitando Biancaneve a sfigurare i suoi sette piccoli amici e questo non è neppure un articolo che invita al razzismo nei confronti di persone di bassa statura.
Ormai avrete imparato a conoscermi, sono il solito burlone. L’articolo di oggi invece è dedicato ad un fenomeno molto popolare negli Stati Uniti d’America e che in Italia esiste, seppur ignorato dai più, già dalla fine del 2007: la class action.
Cos’è la class action? In Italia si chiama azione collettiva ed è una causa intentata da un gruppo di persone che condividono le stesse motivazioni. L’unione fa la forza e in America le class action hanno sovente successo contro aziende diversamente considerate intoccabili. Una delle più famose fu quella condotta da Erin Brockovich contro la Pacific Gas and Electric Company, che valse un rimborso di 333 milioni di dollari per i querelanti nel ’96. Ne ricavarono addirittura un film con Julia Roberts nei panni della protagonista.
Di tutt’altro tenore è la vicenda di cui parliamo oggi, invece, che vede Apple opposta ai cittadini statunitensi che hanno acquistato un iPod Nano di prima generazione: il primo modello infatti non aveva la ricopertura protettiva antigraffio e di conseguenza l’usura, lo sfregamento delle dita e l’attrito con le tasche dei pantaloni ne hanno rovinato la superficie o addirittura reso illeggibili i simboli.
I querelanti si sono organizzati (hanno addirittura creato un sito web per dare informazioni in merito) e sono riusciti ad ottenere il pagamento di ben 22,5 milioni di dollari, comprensivi di 200.000 dollari di spese contrattuali e della parcella degli avvocati (4,5 milioni di dollari). Impressionante.
Chi ha diritto al rimborso? I possessori di tutti gli iPod Nano di prima generazione non ricoperti dall’invisibile pellicola protettiva antigraffio che sono stati venduti dal mese di settembre del 2005 al dicembre dello stesso anno. Ad ognuno di questi, va un risarcimento di 25 dollari.
Coloro che, pur avendo un modello del genere, hanno ricevuto da Apple una custodia insieme all’iPod Nano 1G, avranno invece diritto a soli 15 dollari di risarcimento.
Sono cifre piccole, che ci fanno sorridere, ma che se vengono moltiplicate per il numero dei risarcimenti fanno un gruzzolo notevole e danno l’idea della potenza che ha un consumatore americano, soprattutto se si riunisce in gruppo, rispetto a quello che succede in Italia. Ve lo immaginate l’acquirente italiano di un televisore (solo per fare un esempio) che si va a lamentare perché i simboli sui tasti del telecomando, con l’uso, si sono cancellati?
Ovviamente per noi non è previsto nulla?!?
Certe class action sono veramente stupide, sbattersi così tanto per 20$ è una cosa un po’ stupida ma almeno in USA sanno farsi rispettare come consumatori e quindi in questo modo fanno migliorare i prodotti. Qui ce le sognamo certe cose.
@ andrea:
Ovviamente.
@ Sir Luke:
E’ la potenza del consumatore americano che deve farci riflettere… tieni conto che là se compri una Ferrari e ti schianti, puoi fare causa perché sul libretto di istruzioni della macchina non c’è scritto di guidare con prudenza… solo un esempio, ovviamente… non ho idea di cosa ci sia scritto sul libretto di istruzione di una Ferrari… tutte quelle che ho comprato ne erano sprovviste (forse perché in scala 1:100) ;-)
Un’altra cosa va notata… chi ci ha davvero guadagnato è lo studio legale che ha incassato 4,5 milioni di dollari!
Gli avvocati ci guadagnano sempre: nel bene e nel male!
Per i tasti del telecomando andato via?
Penso ci riderebbero in faccia, ma come mai il telecomando di un televisore di 18 anni fa ha ancora tutti i tasti perfettamente leggibili (un 15″) e il Sony di 4 anni fa, pagato caro e amaro (32″), non li ha più (ed è già andato in assistenza)?
Ciao!
! :) !
ok, pure se 25 $, mi sono stati riconosciuti… Come e dove si ritirano?
@ lupoalberto12:
La qualità di un tempo… perché il primo cellulare acuistato da mio padre a metà degli anni ’90 funziona ancora dopo essere caduto in un laghetto alpino e invece il mio penultimo Nokia del 2005 ha smesso di funzionare perché, secondo l’assistenza, aveva preso umidità?
@ iale89:
Splendida domanda. Chi te li ha riconosciuti? Io chiederei a lui/lei.
un mio amico ha un ipod prima generazione tutto graffiato ma rubato…dici che i 25 dollari spettano anche a lui?? no perchè se no lo avviso.. XD
Lo vai pure a dire in giro che è rubato . . . non c’è da vantarsene.
Ho capito che mo costano 10 euro però
era una battuta stupida non c’è bisogno di fare i moralisti convinti…