MobileMe è il servizio che ha rappresentato per Apple una sorta di “Caporetto“: nato dalle ceneri del glorioso .Mac non è riuscito ad essere la vera svolta della comunicazione mobile che si aspettavano a Cupertino. Sarà anche stata colpa dei problemi iniziali che hanno flagellato sia i nuovi utenti che quelli che migravano da .Mac ma, tanto per fare un esempio, il “Push” manca ancora. Se siete ancora indecisi riguardo all’acquisto della “nuvoletta magica di Apple“, oggi vi raccontiamo una storia che potrebbe aiutarvi a propendere per l’acquisto di MobileMe anche se è ancora lontano dall’essere perfetto. Immaginate di avere un iPhone che, per uno strano scherzo del destino, vi viene rubato: MobileMe vi aiuterà a ritrovarlo. Ecco l’incredibile avventura di Rob.
La storia di Rob ci viene raccontata da TUAW: è difficile stabilire se questa storia sia reale o meno, ma è davvero curiosa. Rob, il nostro protagonista, è un cittadino americano che possiede un iPhone 3G e ha anche attivato l’abbonamento per MobileMe. Un giorno, mentre si trovava all’interno di una di quelle lavanderie, che noi siamo abituati a vedere nei film, gli viene rubato il suo amato iPhone 3G in un momento di distrazione.
Pensando di non poterne fare a meno e siccome crede di non poterlo più ritrovare, la sera stessa ne acquista un secondo (evidentemente il nostro Rob non ha problemi economici): una volta a casa lo attiva e sincronizza con iTunes e il nuovo melafonino diventa come il precedente. Il giorno dopo succede una cosa curiosa: nell’elenco dei contatti trova dei nominativi che lui non aveva inserito.
Il ladro aveva inserito all’interno dell’iPhone rubato i suoi contatti senza probabilmente conoscere di avere attivo il servizio MobileMe: la nuvoletta magica di Apple con una sincronizzazione aveva dunque inserito i contatti del ladro anche nel telefono del legittimo proprietario.
Rob, capendo l’accaduto, il giorno seguente spiega il tutto alla polizia che la sera stessa gli riconsegna il telefono rubato. MobileMe ha dunque permesso a Rob di riappropriarsi del suo melafonino e di acciuffare. Non sappiamo se la storia sia vera o inventata: certamente è una bella fiaba natalizia.