In fondo, la WWDC è l’evento dedicato agli sviluppatori e sul loro target sono pensate le presentazioni, anche il Keynote.
Invece MobileMe e le applicazioni per iPhone hanno fatto da padroni sul palco del Moscone Center.
Vediamo come.
La presentazione dell’SDK è stata caratterizzata dalla creazione di un’applicazione che acceda ai contatti della rubrica, per visualizzare i contatti più vicini nell’arco di 10 miglia sfruttando la teconologia Core Location, che individua la posizione grazie ad Assisted GPS, wifi e rete cellulare.
Durante questa demo sono state mostrate feature dell’ambiente di sviluppo ancora non presenti nell’ultima beta di SDK.
Infatti, qualche ora dopo la fine della presentazione, una nuova beta 7 è stata resa disponibile al download dal sito Apple per gli sviluppatori, l’iPhone Dev Center.
Svelata anche la tecnologia proposta da Apple per evitare di far girare in background applicazioni sull’iPhone: Push notification service. Una connessione persistente tra i server di terze parti ed i server Apple e tra quest’ultimi e gli iPhone. Quando un’applicazione come un IM deve ricevere una notifica, ma è chiuso, la notifica viene rilasciata attraverso questa tecnica.
Ingegnosa, scalabile e ottima per bilanciare performace e stabilità con la possibilità di applicazioni sempre connesse.
Incredibilmente lunga è stata la carrellata di applicazioni dimostrate sul palco, tant’è che Ryan Block, il live blogger per Engadget, ad un certo punto ha postato nel suo resoconto: “Man, these demos are crazy boring“, queste demo sono terribilmente noiose e un po’ più avanti: “Someone, wake us when Steve’s back“, qualcuno ci svegli quando Steve è tornato.
Una carrellata interminabile di applicazioni per iPhone, magari un po’ noiosa per la stampa, che dopo aver visto la qualità impressionante dei giochi 3d e le potenzialità di applicazioni come quelle per il mobile blogging, non sono certo interessate ad ogni minimo aspetto di programmazione, ma importante per i developer presenti alla conferenza dedicata loro.
Il suo lavoro deve aver impressionato talmente Apple da chiamarlo sul palco a dimostrare a tutti Band, la suite di strumenti virtuali per iPhone.
A controllare i movimenti, direttamente l’accelerometro di iPhone, rendendolo in alcuni casi il volante della macchina che si sta guidando.
Alcune applicazioni saranno gratuite, altre, come annunciato durante le stesse demo, a pagamento (e quasi tutte annunciate con un costo di 9,99$).
Fremiamo di poter mettere mano su delle applicazioni native per testarne qualità e differenze in usabilità, velocità e stabilità rispetto a quelle funzionanti con il jailbreaking.
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