Eccoci giunti alla sintesi del secondo intervento della iPhone Conference 2008, svoltasi a Ginevra lo scorso 31 Ottobre. Ieri vi abbiamo presentato una sintesi del primo intervento ad opera del giornalista Fabrice Delaye che, introducendo tutta la conferenza e preparandosi al ruolo del moderatore, ha posto dei quesiti che saranno poi esemplificati in questo articolo e nei seguenti. Speaker di questo secondo intervento è stato Bruno Von Rotz di Optaros (società multinazionale che crea soluzioni web per le aziende) che ha provato a spiegare, dati alla mano, perché la rivoluzione introdotta da iPhone sia così speciale.
Intervento subito diverso dal precedente questo di Bruno Von Rotz dal nome “iPhone Revolution: what makes it so special?”: dopo una veloce presentazione di sé, Bruno Von Rotz entra subito nella problematica aiutandosi con delle slide. Perché dunque iPhone è speciale? Bruno trova la spiegazione nella bellezza del design (coolness), nella versatilità (versatility), nella usabilità (usability) e nella grandissima diffusione del mercato (big market spread).
Coolness: tutto quello che di iPhone si vede e si tocca è cool. Sembra di trovarsi davanti a un oggetto puramente di design piuttosto che davanti a un telefono cellulare: iPhone ha un design decisamente migliore nei particolari rispetto a qualsiasi altro telefono cellulare.
Versatility: Con iPhone è possibile fare un sacco di cose sempre diverse. iPhone è un telefono, un PDA, un piccolo laptop, un macchina fotografica, un riproduttore di filmati, un iPod, un GPS, una specie di PSP, etc.
Usability: l’ampio schermo touch permette un’ottima visuale e un sistema di controlli sempre efficace. L’accelerometro rappresenta quel “quid” che lo rende ancora più affascinante. Per Bruno, iPhone è una sorta di via di mezzo (insieme al recente T-Mobile G1 con Android) tra un EeePC e un BlackBerry.
Big Market Spread: alla fine del 2008, si stima che saranno 16794700 le unità di iPhone vendute e addirittura 19703800 gli iPod touch nelle mani degli utenti. Solo nella piccola Svizzera, alla fine dell’anno gli iPhone venduti saranno circa 180000. Capite ora il bacino potenziale di utenti creando una App dedicata.
Tutto ciò porta Bruno a definire iPhone ed App Store come una sorta di “Eco-Sistema” che, per raggiungere una tale maturità, è dovuto scendere a compromessi. Primo fra tutti è il design (è davvero così funzionale?), poi la versatility (è il miglior device per tutte queste funzioni?), in seguito anche per quanto riguarda l’usability (ridotta durata della batteria non intercambiabile e la mancanza di una tastiera fisica) e alla fine il market spread (è veramente un device per tutti? Prezzo troppo alto oppure abbastanza economico?). Inoltre, questo “Eco-Sistema” ha un’altra particolarità: è un sistema chiuso e Apple vuole custodire gelosamente lla chiave. Non è che Apple forse sia un po’ troppo restrittiva?
È interessante anche la parte finale del suo intervento in quanto tocca la percezione dei consumatori e delle aziende. Per i consumatori, iPhone non è solamente un altro “gadget” mentre dovrebbe essere un “productivity device“? iPhone per il consumatore è un “vero valore aggiunto”? Per le aziende, invece, iPhone è un ottimo modo per raggiungere i consumatori mentre, allo stesso tempo, potrebbe essere anche una maniera di aumentare la produttività dei propri dipendenti con App dedicate all’azienda.
Bruno Von Rotz conclude il suo intervento con un’interessante predizione: iPhone, attualmente, è solo l’inizio di questo “Eco-Sistema“. I frutti di esso, e il vero iPhone, si potranno vedere e raccogliere solo tra 2-3 anni: Apple nel frattempo avrà deciso se mantenere iPhone come un sistema chiuso oppure aprirlo alla concorrenza.
Vi invitiamo caldamente a seguire gli sviluppi della iPhone Conference 2008: questo perché, uscendo dalla normale concezione di iPhone come telefono multimediale, si scopre il mondo che si trova dietro e da tale mondo dipende tutto ciò che noi troviamo (o troveremo) disponibile per iPhone su App Store.
Vi aspettiamo domani con la sintesi del secondo intervento: “The iPhone is ready for companies, but are companies ready?”