I sondaggi sono un’arma efficacissima da brandire per difendere questa o quella causa. Oggi i detrattori di iPhone possono sguainare una nuova spada, grazie allo studio condotto da iShare in Giappone, secondo il quale il 91% dei nipponici non è affatto intenzionato a comprare iPhone 3G. La causa del malcontento, secondo quanto mostrato dal sondaggio, sarebbe quasi totalmente imputabile all’impossibilità di sostituire la batteria. E’ vero, è un duro colpo (lanciare uno smartphone 3G che non piace alla gran parte dei giapponesi è come lanciare un nuovo tipo di pasta che non piace alla maggior parte degli italiani) ma è vero anche che le modalità secondo le quali iShare ha condotto la propria ricerca lasciano parecchio a desiderare. Vediamo perché.
Questione di campione. Il primo problema della ricerca è rappresentato dal ristretto campione di intervistati. Naturalmente si accetta di buon grado che un sondaggio riveli le tendenze di una nazione, con le ovvie approssimazioni, anche se condotto su un gruppo ben diversificato ma ristretto di abitanti. In questo caso il gruppo è pero particolarmente limitato: 402 utenti di telefonia mobile intervistati, tutti di età compresa fra i 20 e i 40/50 anni.
I tempi cambiano. Anche la tempistica dell’intervista non è stata studiata al meglio. Il sondaggio è stato condotto fra il 5 e il 6 di giugno scorsi, prima che Steve Jobs presentasse ufficialmente il nuovo iPhone 3G e ne annunciasse la riduzione del prezzo. iShare aveva colto la palla al balzo subito dopo l’annuncio dell’accordo fra Apple e Softbank per la distribuzione di iPhone in Giappone.
Così come non è nostra abitudine parlarvi di quegli studi secondo i quali i Mac User sarebbero più creativi, intelligenti, tombeur de femmes o portati alla poligamia (gli ultimi due non si sono ancora visti ma prima o poi arriveranno), a meno che non siano particolarmente stupidi e divertenti, alla stesso modo non vogliamo smontare questo sondaggio solo perché mette in luce una realtà negativa per Apple.
Anche perché, nonostante i limiti tecnici, questo sondaggio evidenzia un limite reale. L’impossibilità di rimpiazzare la batteria è uno di quei problemi che in molti speravano che Apple riuscisse a risolvere nel nuovo iPhone 3G. Ma non è l’unico, come dimostrano l’assenza di una fotocamera frontale, o ancora peggio, di un qualche tipo di funzione che permetta il copia-incolla. A dirla tutta più che di un vero e proprio problema si tratta di una decisione cosciente di Cupertino che si è resa necessaria per non inficiare la compattezza del design, come avvenuto del resto per il MacBook Air. Tutte questioni di cui abbiamo discusso a caldo, a breve distanza dalla presentazione ufficiale del 9 giugno. Da non sottovalutare nemmeno l’importanza strategica del mercato Giapponese, (fiore all’occhiello di Apple in estremo oriente), in un ottica di distribuzione mondiale di iPhone 3G. In ogni caso non sbilanciamoci: è decisamente presto per fare qualsiasi previsione e per capire se dall’undici luglio i giapponesi risponderanno con un gentile arigato oppure con un secco colpo di katana.
ma li avete mai visti i cellulari che usano i giapponesi? come possono “scendere” al livello dell’iphone?? :)
Che poi, come se cambiare la batteria fosse una cosa che uno fa tutti i giorni. Non è nemmeno detto che venga fatto nel ciclo di vita di un dispositivo (mai fatto in vita mai, e ho avuto telefoni che so’ duranti anche 6 anni, cambiati per motivi diversi dalla batteria).
Secondo iLounge il sondaggio è stato condotto su online, hanno risposto 400 persone, di cui 36 vogliono un iPhone.
Senza neppure considerare i tempi del sondaggio possiamo tranquillamente cestinarlo come fuffa.
http://www.ilounge.com/index.php/articles/comments/its-not-news-its-iphone-3g/
Mah io nn credo che sia fondamentale nella vita di un telefono cambiare ogni giorno la batteria…
Io è da più di 3 anni che nn cambio la batteria al mio amato nokia (ho una cura maniacale per il telefono) e quindi la batteria nn ne risente per nulla…
Chi sa dirmi alcune info su iphone in america (contratto,e altre cose)
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