Come vi abbiamo preannunciato ieri sera, ecco che torniamo a parlarvi del bel pomeriggio passato insieme ai giochi per iPhone e iPod touch di Gameloft: l’occasione è stato un “Open Day” della sede milanese in cui tra gli invitati c’eravamo anche noi di TAL. Oltre ai giochi per iPhone e iPod touch, ci sono stati presentati alcuni titoli per cellulari con sistema operativo Symbian (abbiamo giocato anche a Assasin’s Creed HD con un Nokia N95) e anche giochi per la Wii di casa Nintendo. Davvero interessanti le parole di Franco Cassani, Country Manager di Gameloft per l’Italia: tutto questo dopo il salto.
Notevole è il contributo di Gameloft al fine di trasformare iPhone e iPod touch in device con cui è possibile giocare, rendendo questi dispositivi touch quasi delle vere e proprie console portatili: Real Football 2009 è la palese dimostrazione sia delle potenzialità del melafonino che della abilità di programmazione di Gameloft stessa.
Gameloft è uno dei maggiori produttori e sviluppatori di videogiochi per dispositivi mobile e console. Fondata nel 1999, si è subito distinta come una delle società più innovatrici in questo settore. La società sviluppa giochi equipaggiati con tecnologia Java, Brew o Symbian; i titoli Gameloft sono anche disponibili nei formati WiiWare, Nintendo DS, Xbox LIVE Arcade, iPod, iPhone e PC.
Un produttore a tutto tondo, oseremmo dire, questa Gameloft: nata sviluppando titoli per telefoni cellulari ha saputo sapientemente cavalcare i trend del mercato approdando, tra le prime grandi aziende, anche su App Store al momento dell’apertura. Titolo forse tra i più famosi di Gameloft è quel Brain Challenge, una sorta di vero e proprio integratore vitaminico per il cervello, di cui vi abbiamo parlato tempo fa: un gioco che da mesi è saldo nella Top 30 delle applicazioni più vendute di App Store, dopo aver passato molte settimane in Top 10 di cui qualcuna solitario in vetta.
Questa è la dimostrazione di come la qualità riesca a “far sborsare” a molti utenti i famosi “7.99 Euro” che sono visti generalmente come “il prezzo massimo spendibile per una applicazione su App Store“: per esperienza personale, ma anche grazie ai vostri feedback positivi, possiamo dire che i 7.99 Euro per titoli come Brain Challenge e Real Football 2009 sono soldi davvero ben spesi. Anche di questo abbiamo parlato con Franco Cassani, ponendogli la questione sotto un profilo più velato, ovvero chiedendogli la posizione di Gameloft nei confronti delle Apps Crackate.
Siccome noi di TAL osserviamo da vicino anche “il mondo underground legato ad iPhone“, dovete sapere che le Apps di Gameloft sono tra le più scaricate illegalmente: ciò possiede una duplice interpretazione. Se da una parte tutto questo significa un enorme interesse per tali giochi, dall’altra potrebbe anche significare che il prezzo proposto da Gameloft sia, in taluni casi, elevato. Cassani ci ha confidato che l’azienda di cui lui è il rappresentante per l’Italia è molto attenta alla politica dei prezzi: iPhone e App Store sono delle realtà nuove per tutti e non esclude in futuro, se necessari, dei ritocchi a tali prezzi. Prezzi che sono “sopra la media” per i giochi più complessi: i titoli il cui lavoro di sviluppo sembra apparentemente minore hanno dei prezzi decisamente abbordabili.
App Store ha significato un’evoluzione del mondo del “mobile entertainement” e questo Gameloft lo riconosce appieno: “il poter proporre lo stesso identico prodotto in tutte le parti del mondo (ad eccezione per la localizzazione del linguaggio) è un punto a favore di App Store – dice Cassani – perché a volte per le altre piattaforme mobili siamo costretti a proporre lo stesso gioco con delle piccole differenze volute dai gestori telefonici stessi“.
Giusto il tempo di gustare un buon succo di frutta e scambiare ancora due chiacchiere prima di uscire sotto la pioggia battente di Milano, ma, con una consapevolezza in più rispetto a quando siamo arrivati presso la sede milanese di Gameloft: la qualità (grazie di esistere ancora), si paga.
Ringraziamo pubblicamente Gameloft per l’invito e la gentilezza nel riceverci.
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