iPad, anteprima italiana con il Funky Professor

Molti di voi, prima ancora di chiedersi chi siano le persone ritratte in questa foto, avranno notato che c’è l’oggetto del desiderio del momento in mano alla prima persona da sinistra. Probabilmente penserete che si tratti di uno dei tanti fortunati cittadini del paese dello zio Sam che è riuscito ad accaparrarsi uno dei 450000 iPad venduti negli ultimi giorni. Così non è. La foto non è stata scattata negli U.S.A. ma in Italia, ieri, a Milano.

Facciamo un passo indietro ed iniziamo a dire chi sono le persone nella foto. Da destra verso sinistra trovate Roberto Polillo e Alessandra Agostini che sono i docenti di Design dell’Interazione del corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Loro sono gli organizzatori di una lezione speciale sul mobile internet tenuta proprio dall’ultima persona della foto. La persona che ha l’iPad in mano: Marco Zamperini.

E noi eravamo lì. Scopriamo qualcosa in più dopo il salto.

Per chi ancora non lo conoscesse, Marco Zamperini, è conosciutissimo nel web come Funky Professor (o anche come FunkySurfer). Il Funky Professor, come citato sul suo profilo LinkedIn, è un technology evangelist che al momento ricopre la carica di VP (vice president) e CTO (chief technology officer) di una delle più importanti società di consulenza e servizi IT di Italia: Value Team S.p.A..

Da persona prestigiosa quale è (e quale simpaticamente ama definirsi), Marco Zamperini é sempre al passo con le nuove tecnologie. Non poteva, quindi, non avere un iPad prima di altri. Anche per comprenderne prima e meglio degli altri l’impatto che il nuovo device di Apple avrà sulle nostre vite.

Quello nelle immagini, ovviamente, è un iPad WiFi ma, se glielo chiederete, il Funky Professor ci terrà a specificare che questo non limita affato. Il suo iPad naviga in rete e, all’occorrenza, può far parte di una piccola rete di device vari grazie al suo MiFi.

Per l’occasione, una sorta di mini anteprima nazionale, il Funky Professor ci ha permesso di usare un po’ il suo iPad, scattare qualche foto e girare un paio di video.

Iniziamo a dire che l’iPad è di una maneggevolezza che non immaginavamo. Nonostante i suoi 680 grammi circa dichiarati c’è stato qualche possessore di iPhone presente all’incontro a cui l’iPad sembrava più leggero del melafonino. Certo, era un’impressione. I pesi sono molto differenti. Un’impressione forse data da una diversa distribuzione del peso. Mentre su iPhone il peso è tutto sulla mano che lo regge, su iPad il peso è quasi sempre distribuito sulle due mani.

La qualità visiva offerta dallo schermo è degna di uno dei migliori schermi LED full HD. Le immagini sembrano davvero prender vita da iPad. Di seguito un paio di foto di come si vede l’iPad con lo sfondo che cambia posizione (orizzontale o verticale) a seconda dell’utilizzo. Per chi non lo sapesse, quello sullo sfondo è l’avatar di Marco Zamperini.


A differenza di altri noi non abbiamo effettuato stress test sull’iPad, ma l’impressione che abbiamo avuto, visto anche il retro in alluminio unibody, è che sia davvero resistente (entro certi limiti dettati dalle dimensioni e dai materiali utilizzati). Certo è che il business che potrà girare intorno ad iPad, come quello delle custodie, potrà essere molto importante.

La “nota dolente” arriva nel momento in cui si deve iniziare a scrivere su iPad. Nonostante gli utenti iPhone siano sicuramente più abituati all’uso della tastiera touch, l’impatto con una tastiera simile su iPad è diverso da quello di una fisica QWERTY come quella di un normale laptop (con anche alcuni caratteri speciali già disponibili). Un “problema” che con l’abitudine può essere facilmente superato. La tastiera, però, risponde benissimo alla pressione ed offre una velocità di scrittura non molto più lenta di quella che normalmente abbiamo sulla tastiera del nostro MacBook Pro.


A questo punto qualcuno si starà chiedendo come sia però iPad nella realtà. È un grade piccolo tablet. Non c’è meglio di questo ossimoro per spiegare a parole come sia iPad nella realtà. Lo schermo ricopre quasi tutta la superficie del device, e ciò lo fa sembrare grande nonostante i suoi 9,7” ed i suoi 13 millimetri circa di spessore. E siccome le parole ci sembravano troppo poco per farvi comprendere come sia nella realtà iPad ecco di seguito alcune foto in cui lo potete vedere a confronto con un MacBook Pro Early 2008, con un iPhone 3GS e con la rivista Uomini & Business che questo mese ha dedicato la copertina proprio a Marco Zamparini.




Sulla velocità di esecuzione delle app dovrete un po’ fidarvi di ciò che vi diciamo. Vi garantiamo che iPad è velocissimo. Molto più di iPhone 3GS che, in confronto, è qualcosa di improponibile. Per quel poco che abbiamo avuto modo di usarlo o vederlo all’opera, possiamo dirvi che non ha dato alcun problema e che la risposta ai comandi è veloce e precisa. Dopo un primo utilizzo viene voglia di metter da parte il proprio laptop per passare ad un iPad. Non tanto per la potenza (imparagonabile col MacBook Pro avvicinatogli in una delle precedenti immagini), quanto per la maneggevolezza, leggerezza e semplicità d’uso del nuovo device made in Cupertino. Lo si può addirittura tenere con una mano (questo non crea problemi durante l’uso del touchscreen) ed usare l’altra per interagire sul display touch.

Le nostre prime impressioni sono quindi più che positive. iPad è un dispositivo rivoluzionario che può fare la differenza non solo nel mondo dell’editoria ma nei campi più disparati (dall’edutainment grazie alla collaborazione con Disney al gaming, dalla domotica alla vita digitale di tutti i giorni, etc.).

Ma non finisce qui. Vi lasciamo con due brevi video di come iPad si comporta. Una è un’applicazione per bambini seguita dall’avvio del reader di Kindle (ovviamente non ai livelli di quello di Apple). L’altro è un esempio di come vengono visualizzati i fumetti, nella fattispecie quelli della Marvel, sul rivoluzionario iPad. Prima dei video, però, vorremmo ringraziare il professor Polillo e la professoressa Agostini per aver organizzato un evento di tale rilevanza. Un ringraziamento particolare, inoltre, va al Funky Professor Marco Zamparini per la massima disponibilità avuta nel mostrarci e farci usare il suo nuovo iPad.

Attendiamo commenti con le vostre impressioni e se volete aggiungervi ai ringraziamenti agli organizzatori dell’evento a cui abbiamo partecipato ed al Funky Professor siete i benvenuti.

11 commenti su “iPad, anteprima italiana con il Funky Professor”

  1. mah io aspetto sempre la prossima versione, che colmerà le carenze come sempre presenti…..lo regalerei a mia madre, lei sarebbe la perfetta user: non è in grado di gestire i file nella linuxbox di casa, questo apparecchio le semplificherebbe l’uso di internet a casa….

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  2. Giuseppe
    Quando qualcuno chiede a cosa serve iPad, a parte le mille cose di cui vado blaterando, io rispondo che fa delle cose che non fa nè un Laptop nè un iPhone.

    E l’esempio lampante sono applicazioni come ELEMENTS oppure, e qui mi riaggancio al post, quella applicazione della disney che si vede nel primo video. Come fai a fare quelle cose su un laptop? semplicemente non puoi. E se hai un bimbo per farlo giocare è l’ideale. Su un computer sbaglierebbe i tasti perchè bisogna associare il tasto al comando. Qua è tutta un’altra cosa.

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  3. Hemmm…ci inchiniamo davanti all’Illustre professore, ma vi assicuro che ad aver avuto l’iPad il 4 siamo veramente in tanti anche in Italia.

    Cercate opinioni VERE di un utente Mac/Pc NON finalizzate alla promozione o alla lode fine a sé stessa (come mi sembra un po’ questo articolo).

    Inutile dire che la connessione “solo Wi-Fi” non sia un ENORME limite, prima di tutto perché i test sensibilità dell’antenna sono fallimentari, secondo perché iPad non è compatibile con JokuSpot (perfettamente funzionante con ipod Touch 3G), l’unica ancora di salvezza per un uso outdoor :-(

    “Iniziamo a dire che l’iPad è di una maneggevolezza che non immaginavamo. Nonostante i suoi 680 grammi circa dichiarati c’è stato qualche possessore di iPhone presente all’incontro a cui l’iPad sembrava più leggero del melafonino.”

    Mi sembra abbastanza assurdo: nonostante si rispettino i 680 gr dichiarati (681, per la precisione, pesati su bilancia farmaceutica, ma le condizioni climatiche potrebbero infierire) è praticamente impossibile scrivere un testo di più di 20 parole senza appoggiare l’iPad.

    Ho fatto testare ad un avvocato il terminale e, per quanto fosse impressionato per l’uso su una scrivania (a parte l’assenza dei riferimenti, ovvia, su tastiera, la digitazione rimane scorrevole), ha subito notato come non possa rimpiazzare block-notes e penna.

    Di fatto una semplicissima analisi di ergonomia occupazionale fa notare una pressione troppo elevata sul polso che, se continuato, potrebbe avere conseguenze dolorose.

    La tendenza delle persone alle quale l’ho prestato fino ad oggi è stata quella di usarlo non più di mezz’ora per poi “abbandonarlo” di propria spontanea volontà, nonostante le romai decine e decine di giochi ed apps che vi ho istallato (non si tratta quindi di contenuti, ma di forma).

    Non so, inizio a sospettare che, pur di farsi vanto dell’avere un iPad, molte persone ne tessano le lodi per giustificarne l’acquisto.

    A un prezzo tra i 250-300 euro (il prezzo medio di un netbook di qualità) potrebbe godere di una diffusione enorme, ma per prezzi (come stimati) tra i 500 e i 700 euro sarà l’ennesimo accessorio per il popolo fashion o gingillo tecnologico per nerds.

    Speriamo in bene :-)

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  4. Anche il mouse causa il tunnel carpale, non siamo stati creati per stare otto ore davanti a un monitor, semmai sarebbe opportuno dire che il bordo dell’iPad è parecchio tagliente e una “limatina” come ha fatto il signore dell’altro video sarebbe gradita dal team di Ive.
    Quello che le persone non capiscono è che l’iPad non è un dispositivo che deve sostituire un normale computer e tanto meno le applicazioni complete di questi ultimi, è accessorio a un pc punto, se ti serve lo compri altrimenti guarda e passa e non ti curar di loro.
    Quello che farà la differenza saranno le applicazioni degne di nota complementari a quelle professionali che usiamo tutti i giorni, ma bisognerà attendere un po’ di tempo per vedere gli sviluppi.

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  5. ho qualche prodotto apple e non mi va affato di difendere l’azienda tanto per partito preso, ma trovo davvero stupido riferirsi ad ipad e alle sue problematiche relative all’uso come se fosse un problema solo di ipad (lo vedo fare su tanti siti italiani e non). Nel tablet stanno investendo quasi tutti i produttori di tecnologia consumer sul mercato quindi se proprio vogliamo rivolgere delle critiche facciamo al concetto di dispositivo “tablet” che non significa solo ipad, forse sarà un fuoco di paglia simile ai netbook (dico forse!) ciao a tutti

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  6. Sig. Giuseppe Benevento,
    sono un tirocinante post laurea della facoltà di Psicologia dell’Univeristà di Milano Bicocca.
    Avrei bisogno di contattarla in privato…..grazie
    Cordiali saluti

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