Al momento i processori ARM non hanno la potenza necessaria per sostituire i Sandy Bridge montati su tutta la gamma Mac, ma non è improbabile che nel giro di qualche anno i processori ARM siano in grado di raggiungere le performance necessarie a far funzionare un computer. Se Apple dovesse cambiare i suoi processori oggi, sarebbe un guaio per Intel, che è uno dei più importanti partner per Cupertino. Come confermato dal responsabile della divisione Ultrabook ad Intel, la compagnia che produce processori teme per il futuro della collaborazione con Apple: Sentiamo gli stessi rumor e sarebbe una leggerezza non dare loro ascolto. Noi ci impegniamo per innovare così che loro continuino a vederci come dei fornitori.
Software e hardware integrato hanno dimostrato di poter fare la differenza. Non soltanto sugli iDevice che è attualmente possibile comprare, ma anche nel passato storico di Apple. Con i recenti sviluppi che hanno visto Cupertino lamentarsi dell’eccessivo consumo energetico dei chip di Intel, e la chiara volontà di unire iOS e OS X, non è forse così improbabile immaginare un A10 montato su un iMac o un MacBook Air.
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beh…anche un A7.
gli ARM si evolvono in fretta.
basti vedere la differenza tre l’A4 & L’A5.
così la mission di Steve sarebbe conclusa .. rendere Apple indipendente ..