iFixit smonta il Magic Trackpad

Gli smanettoni di iFixit hanno già provveduto a smontare completamente il nuovo Magic Trackpad lanciato martedì scorso da Apple. Non è stata un’impresa facile e si ha tutta l’impressione che l’unità su cui hanno messo le mani gli smontatori di prodotti Apple più famosi del Mac Web difficilmente tornerà ad essere utilizzabile.

Difficoltà di smontaggio a parte, il Magic Trackpad è un altro piccolo capolavoro di design che porta la firma del team di progettazione di Jony Ive. Ai geek di iFixit sono piaciuti in particolar modo due aspetti del nuovo trackpad: il meccanismo di innesco del click (in pratica uno switch innescato alla pressione del trackpad da una piccola sporgenza in corrispondenza dei piedini di appoggio) e la vite a profilo quadrato, come quella delle tastiere wireless Apple, che chiude il vano batterie (è un tipo di vite tanto costoso da realizzare quanto efficiente da un punto di vista meccanico).

C’è voluto un po’ di olio di gomito e un set di attrezzi specifici (fra cui una pistola a caldo) per riuscire a “smembrare” il nuovo Magic Trackpad. Le necessità di miniaturizzazione e il design pulito che non fa uso di viti richiedono in alternativa l’implementazione di incastri che è facile rompere e di una buona dose di collante. In poche parole, il Magic Trackpad non è il tipo di prodotto che si può riparare facilmente in garage.

All’interno del dispositivo si nasconde una scheda che contiene tutto il necessaire elettronico per il funzionamento del trackpad, dal chip Broadcom per il Bluetooth al microprocessore BCM5974 che gestisce le funzionalità Multi-Touch (sempre Broadcom). E’ lo stesso chip implementato sugli iPhone, gli iPod touch e sul MacBook Air.

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