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iFixit e la polemica sul MacBook Pro Retina

Se il MacBook Pro Retina rappresenta il futuro dei netbook, allora quello che ci attende sarà un futuro di computer poco smontabili, poco riparabili, e sempre dipendenti da interventi che possono condurre solo i riparatori autorizzati. E’ una prospettiva che paventa (con un po’ di preoccupazione) iFixit ma che è forse il prezzo, neppure altissimo, da pagare perché ad oggi sia possibile la commercializzazione di un prodotto così avanzato.

Lo avevamo visto nel nostro articolo dedicato proprio allo smontaggio del nuovo MacBook Pro ad opera di iFixit: il super-portatile Apple di nuova generazione eredità alcuni degli stratagemmi costruttivi dell’iPad e dei MacBook Air.

In parole più spicce, Apple ha fatto largo uso della colla, nemica giurata di tutti i riparatori, per tenere insieme varie parti del prodotto finito.
Ad iFixit, come comprensibile, non piace questa “deriva”. Forse, dice qualcuno, perché mette a rischio il core business su cui l’azienda è fondata (la fornitura di pezzi di ricambio e guide per l’installazione fai da te).

 

John Gruber, ad esempio, ironizza sulle critiche e minimizzando il problema fa presente che alla gente (che ha dimostrato di amare i MacBook Air come pochi altri portatili Apple prima d’oggi) non gliene frega nulla della riparabilità, fondamentalmente.

E’ un approccio drastico che non si può condividere a pieno, perché ragionare solamente sul piano dell’interesse ( la teoria per cui ad iFixit interessa la riparabilità perché vendono pezzi di ricambio) tradisce una limitatezza che è bene superare.

Della comunità di iFixit fanno parte persone che da un punto di vista etico credono sinceramente nel motto “if you can’t open it, you don’t own it”.
Se non puoi metterci le mani, se non puoi smanettarci, per quanto con difficoltà, e ti devi per forza rivolgere ad un tecnico del produttore, allora non sei davvero il possessore del prodotto che hai comprato.

La verità è che questo, nel caso di Apple, è uno “svantaggio” che sempre più spesso finiamo per accettare, coscientemente, perché è controbilanciato da ciò che il prodotto ci offre. iPad e MacBook Air ne sono gli esempi più lampanti. E soprattutto perché, come scrive Rafe Colburn,  di tutti i trade-off possibili, la rinuncia alla “riparabilità” e “aggiornabilità” è probabilmente quello più accettabile data la piccola percentuale di smanettoni che effettivamente tende ad aggiornare e riparare a mano il proprio laptop.

Per realizzare un prodotto come il MacBook Pro Next Generation Apple ha dovuto dosare sapientemente i compromessi di cui il percorso progettuale è inevitabilmente costituito. Uno di quei compromessi, in questo caso, è la fonte delle critiche: per raggiungere quella sottigliezza, per poter infilare tutto in quel formato di forma, per creare, insomma, quel prodotto che ha già riscosso un enorme successo di critica e pubblico, è stato necessario prendere delle decisioni drastiche.
Alcuni componenti, come la RAM, non si possono aggiornare, e le batteria sono avvolte in alcune fasce appiccicate con la colla che ne rendono difficile la riparazione manuale.

Qualcuno potrà ipotizzare, applicando un po’ di dietrologia, che Apple voglia guadagnare sulle riparazioni. E’ una considerazione totalmente “fuori scala”, però, e così come offriamo ad iFixit il beneficio del dubbio (non lo fanno per l’interesse, ma perché credono in ciò che fanno) è giusto che anche Ive e soci godano dello stesso vantaggio.

Perché anche il Design Team di Apple segue una seria motivazione con sincera devozione, ed è la realizzazione del miglior prodotto possibile. Questo MacBook Pro Retina, dunque, non fa eccezione, con tutti i compromessi che sono stati necessari perché un simile computer potesse essere realizzato e venduto a 2300€, nel 2012.

Redazione

View Comments

  • Mah, che la non riparabilità non sia un costo alto, è opinabile.
    Il mio MacBook di 5 anni è ancora vivo solo (e insisto SOLO) perché sono stato in grado di regalargli disco nuovo, ram nuova, batteria nuova e di recente anche un nuovo top case.
    Senza tutte queste migliorie, l'avrei cambiato già almeno un anno e mezzo fa.
    Francamente, cambiare un mac ogni 5 anni e cambiarlo ogni 3 non è proprio la stessa cosa in termini di portafoglio.
    Inoltre, ora per avere un Mac più longevo bisogna prenderlo subito top di gamma, perché una espansione a posteriori non è più fattibile (tenendo comunque presente che una batteria più di 2-3 anni non dura). E il top di gamma non costa poco, quale che sia il modello che uno si vuole prendere.

    Anche a me sinceramente questa moda della colla piace molto poco...

    • Sono d'accordo con te. Il mio MBP early 2009 (1700€) è vivo solo per una trasfusione di RAM e tra poco tocca alla batteria. Non avrei potuto spendere di +. Ma se la politica è questa tocca prendere il top di gamma sempre, per cercare di anticipare cosa ti servirà tra 3-4 anni. Ma tra 6 mesi la RAM costa metà, gli Ssd costano metà noi ci roderemo il fegato...

    • @Piddy: Sono d'accordo, anche se (purtroppo) questa tendenza è ormai presente in altri settori: penso a quello dell'auto dove una volta cambiare un lampadina era una cosa da 5 minuti, ora devi smontare spesso anche il paraurti e vari altri componenti interni, cosa che non tutti sono in grado di far da se.
      Anche qui, poter sostituire HD, RAM e batteria è molto utile, e molto facile e sicuro se il costruttore vuole permetterlo. Certo magari su prodotti particolari come l'Air ci può stare un compromesso che possa compromettere riparabilità e espandibilità. Su un prodotto (che si dice) destinato ad un mercato pro, la cosa è molto meno accettabile.. ma sappiamo che ad Apple dei pro ultimamente non gliene frega niente!
      Vedremo quando sarà passata la moda dei vari icosi, che faranno..

  • non vedo cosa ci guadagnerebbe dalle riparazioni dato che spesso i genius bar degli apple store fanno assistenza gratuita. mah..
    iFixit semplicemente ha capito che il loro business sulle parti di ricambio per Mac sta finendo e trovo sia giusto che sia la casa madre stessa a fornire assistenza. Cosa che fa bene solo Apple tra l'altro.

    • Chiaramente Apple ci guadagna, spingendo verso l'alto gli acquirenti dubbiosi. Se dovessi scegliere, io non avrei dubbi a comprare un Retina entry level per poi cambiare ram e flash, se solo si potesse. Così invece avrei forti dubbi se comprare il top gamma o l'entry level. Il mio Pro di 2 anni fa ha già subito 2 aggiornamenti di questo tipo, e anzi avrei anche potuto risparmiare qualcosa prendendolo ancora più entry level. Invece con i Retina la scelta è se prendere il modello base e trovarselo poco performante dopo poco tempo oppure pagare a caro prezzo subito il modello top gamma. Considerando il fatto che Apple non è mai stata economica in quanto ad upgrade (ram, ssd, e tutti gli optional interni non sono mai stati offerti a prezzi concorrenziali con soluzioni aftermarket magari anche più veloci), direi che tutte queste "colle e saldature" fanno il gioco di Apple. Per quanto riguarda le riparazioni, il mondo va sempre più nella direzione del "se è rotto, cambialo" invece del "se è rotto, riparalo", e Apple non è da meno. E più è difficile ripararlo, più costa qualunque riparazione (Applecare prima o poi finisce, no? E non contiamo i danni accidentali) più sarai invogliato/costretto dalle necessità a sostituirlo con uno nuovo.

    • @Federico: Non posso che quotarti, credo che Apple abbia molti interessi nelle riparazioni e pezzi di ricambio, che che nell'espandibilità: vogliamo sostituire il nostro HDD con un SSD performante? Chi crede davvero che non ci fosse la possibilità tecnica di supportare gli SSD di terze parti (almeno i soliti marchi noti) da parte di Apple? Spero nessuno..

    • @dmneye:
      "...dato che spesso i genius bar degli apple store fanno assistenza gratuita".
      Ammesso che siano in grado di intendere e di volere.

  • Metti questo Questo MackBook in una casa con due gatti e vedi quanto dura...

  • Adoro l'odore del biadesivo 3M che usa la Apple. Ma effettivamente per un riparatore è molto fastidioso.

  • Avevo aspettato questo portatile per più di un anno. Quando è uscito ho gridato al miracolo e mi sono lanciato subito ad ordinarlo. Poi, a mente lucida, dopo aver letto l'articolo di iFixit ho cominciato a pormi dei dubbi.
    Il Retina è sicuramente un prodotto meraviglioso e all'avanguardia. Non oso immaginare come possa essere guardare dal vivo a quello schermo e avere un computer così grande e così sottile sotto le dita.

    Il problema però è che stiamo parlando di un computer che, teoricamente, è destinato ai professionisti. Qualsiasi professionista è in qualche modo capace e consapevole che un computer si può aprire, espandere e in caso pure riparare... e per questo se necessario lo farà, sicuramente.

    Il rischio serio e assolutamente sacrosanto che l'autore dell'articolo di iFixit sottolinea e che stiamo rischiando di andare in contro ad avere prodotti "professionali" costruiti con logiche consumer giacché il mercato stesso (quindi noi con i nostri acquisti alla ricerca sempre dell'ultimo modello di iPhone/iPad e compagnia bella) sta indicando ad Apple che gli conviene fare prodotti con vita limitata piuttosto che dare la possibilità a chi lo volesse di aggiornare e continuare ad usare la propria macchina. Dal mio punto di vista questo è sbagliato, assolutamente sbagliato.

    Apple sta perdendo ogni giorno di più attenzione verso il mercato dei professionisti (mercato che storicamente l'aveva supportata e glorificata) puntando solo sulla gente "normale" che gli sta bene aggiornare il proprio Air o iPhone ogni anno (spendendo barcate di soldi).

    Ben venga avere prodotti come Macbook Air, iPhone, iPad, sono bellissimi e hanno senso per il mercato a cui puntano. Quando però tali logiche vengono applicate a prodotti PROFESSIONALI che dovrebbero durare negli anni (i professionisti investono sul potenziale delle macchine che usano per creare reddito) allora è il momento di porsi qualche serio dubbio e preoccupazione.

    P.S: ho sostituito l'ordine del Retina con il Macbook Pro tradizionale, sono assolutamente felice e convinto della mia scelta. Ho risparmiato €700

    P.P.S: il mio Macbook bianco del 2007 mi ha accompagnato fino ad ora anche perché gli ho espanso RAM e Hard Disk (gli servirebbe anche una batteria nuova, cosa che potenzialmente potrei fare senza problemi e spendendo poco).

    • @Jack: Il Pro tradizionale non ha senso per me, se lo equipaggi con gli stessi componenti del Retina vai a spendere 200€ in più -__-
      È anche vero che potrai fare l'upgrade più avanti spendendo meno ma lo schermo, l'HDMI e la doppia thunderbolt te le perdi.

      Secondo me Apple spinge in questa direzione perché troppe volte utenti che si credono esperti e capaci nello smontare e rimontare i loro portatili hanno fatto solo casini.
      In più la porta thunderbolt è già stata utilizzata per ampliare notevolmente le capacità dei computer, basti pensare agli Air che montavano fluidamente video a 4k in Final Cut grazie ad una scheda video esterna collegata in thunderbolt...
      Il mercato Pro è legato prevalentemente agli uffici, agli studi e la loro idea è di proporti un portatile leggero e compatto ma velocissimo con la possibilità di dotarlo di maggiore potenza collegandolo alla tua postazione fissa.

    • @iJosh90: Infatti io non ho comprato il Pro tradizionale con l'SSD. Aspettero' tempi piu' maturi quando potro' comprare un SSD a meta' del prezzo attuale. E in quel momento potro' farlo perche' potro' espandere il mio mac. Cio' mi permettera' di espandere notevolmente la longevita' del computer... nel frattempo credo che passero' presto ad un HD ibrido.

    • @Jack: Si certo quello che dici è verissimo, in pratica tra qualche anno raggiungerai le prestazioni del MBP Retina spendendo leggermente meno.

      Ti faccio due conti:
      Il MBP normale costa 1900€, il Retina 2300€, quindi ci sono 400€ di differenza.
      Diciamo che per mettere 16GB di ram dovrai spendere circa 80€ e per l'SSD da 256GB (se ci sarà ancora) spenderai 150€, la metà di quello che costa adesso. Ma facciamo che con 200€ prendi entrambe le cose alla fine avrai risparmiato solo 200€ e ripeto, non avrai quello schermo, non avrai l'uscita diretta HDMI e non avrai la doppia thunderbolt...

    • @iJosh90:
      Io non mi sarei preso il modello base perché ho bisogno di molto spazio sul mio HD interno. Quindi avrei speso circa €2900 per il modello punta + 16GB di RAM (quantitativo che non so se mi sarebbe stato effettivamente utile (aspetto di vedere quando avrò il mio).
      La doppia thunderbolt allo stato attuale è inutile, non ci sono ancora periferiche che mi possono essere utili. L'HDMI non la userei... non lavoro con grafica, lavoro con audio.
      Fra un paio di anni mi prenderò un SSD più grande e più performante a meno. Se avrò problemi alla batteria la sostituirò a poco e con le mie mani senza ricorrere ad Apple Care, ecc...

      Anyway, ognuno faccia le valutazioni che considera migliori per se stesso.

  • Sinceramente non capisco dove sta il problema rispetto i normali MacBook Pro degli ultimi anni...

    Io ho un MacBook Pro del 2007 e li potevi cambiare la batteria, la RAM, l'HD e basta. Già allora non potevi cambiare molto e le cose sono rimaste tali e quali.

    Dai MacBook Pro unibody RAM, HD e batteria si potevano ancora cambiare, anche se bisognava smontare il retro. I veri smanettoni non avranno mai avuto problemi a far tutto in casa non lo dubito, ma recarsi da un riparatore autorizzato apple (attenzione non parlo di apple store perché sono solitamente meno competenti in queste operazioni manuali) e far fare a loro la sostituzione non cambierà molto... Per risparmiare si comprava (e si farà ancora così) il pezzo compatibile (non originale).

    L'unico vero cambiamento riguarda la RAM che è saldata, ed è preferibile optare subito per i 16GB. Per me il problema non è tanto spendere di più subito ma piuttosto che se un giorno dovessero friggersi le RAM sarei costretto a cambiare tutta la scheda logica, e li son cazzi XD

    L'SSD si potrà cambiare, l'azienda OWC produce già i dischi SSD per gli Air del 2011 e adesso faranno anche quelli per i nuovi modelli.

    Il top di gamma non ha senso, costa uno sproposito e non da molto di più dell'entro level, la CPU non cambia granché, le RAM da 16 si possono mettere in entrambe le configurazioni, la scheda grafica è la stessa e come dicevo prima l'SSD si potrà sostituire...

    Date un'occhiata a questo video (fatto da me all'apple store oriocenter) per le prestazioni dell'entro level ;)
    -> http://www.youtube.com/watch?v=M-kNrtbzMhw&feature=plcp

  • Jack ha detto:

    P.S: ho sostituito l’ordine del Retina con il Macbook Pro tradizionale, sono assolutamente felice e convinto della mia scelta. Ho risparmiato €700

    Non posso che quotare tutto il tuo intervento: è esattamente il mio pensiero.. e credo sia stata una scelta molto saggia quella di puntare su un Pro tradizionale

  • Partiamo dal presupposto che Apple è la Mercedes dei computer, per cui la richiesta di somme più alte è pienamente giustificata in termini di mercato anche se con motivazioni materiali non equiparabili: non è un segreto come molti hanno già ricordato che l'espansione all'acquisto di ram e HD non è certamente conveniente se fatta tramite apple e che il rapporto prezzo/prestazioni non è buono, si possono ottenere macchine parimenti performanti a volte alla metà del prezzo, specialmente sul finire della vita commerciale di un prodotto.
    Apple è riuscita a creare un marchio che trasmette sicurezza, un'immagine ben chiara (apple fa figo, anche adesso che iPhone è un prodotto di massa con capitalizzazione assolutistica e riconosciuto ovunque, specialmente negli ambienti in cui è considerato quasi inarrivabile).
    Certamente le policy di prezzo apple non sono giustificabili in termini di sola qualità.
    Possiamo essere considerati polli perchè compriamo apple, come lo dovremmo essere all'acquisto di una macchina che non è una fiat croma o nel vestirci di qualsiasi cosa che non sia comprato in un mercato di paese.
    Denigrare apple equivale a denigrare il capitalismo stesso, dare del salame a un fanboy ha piú senso, ma solo nel momento in cui dovrà fare calcoli per pagare le rate dei suoi acquisti.

    • @Roberto: non sono d'accordo. solo la scocca in alluminio fresato giustifica la differenza del costo hw. metti sopra anche il retina e il costo per lo sviluppo per prodotti sempre all'avanguardia aggiornamenti del OS regolari e frequenti e troverai che alla fine probabilmente acer hp ecc. rincarano come apple e forse di più. Inoltre la vita media di un apple è 3-4 volte quella di un pc perciò alla fine come al solito chi più spende meno spende e i margini di apple sono più che onesti. idem per gli iphone.

    • @al:
      Ho parlato appunto di immagine, ho dimenticato di elencare i servizi. Alla fine si parla del sesso degli angeli e io cerco sempre di non infilarmi in queste discussioni, anzi piú in generale proprio non commento se non nei momenti di noia estrema e oggi ho passato 8 ore in dogana, theapplelounge è sempre d'aiuto - anche a tunisi

  • Mah...
    Io alla mia 600 del '62 ho cambiato la frizione da solo.
    All'Audi del 2008 non ci penso nemmeno.

    Indovinate con quale delle due faccio 40.000km l'anno?

    Senza estremizzare troppo i paragoni, si chiama progresso credo.
    A me piace "sfrucugliare sotto al cofano", ma che il futuro non sia quello mi è ben chiaro da una 20ina d'anni.

  • evviva le solite polemiche! mi chiedevo come mai non fossero già partite 2 ore dopo la presentazione.. che noi sempre la solita storia.. e ogni volta i soliti commenti. apple non è più come una volta ecc.. ma anche quella volta criticavate allo stesso modo. Che triste sentire sempre chi vede nero tutto.
    han fatto un prodotto incredibile al 99,9% e tutti a cercare lo 0,1% che forse non il max. Ma che diamine vorrà dire che per cambiare la ram spenderete 40 euro in più all'assistenza. Personalmente io mi son pentito amaramente di aver comprato una batteria nuova al mio map lete 2008 su buy different per risparmiare 30 euro.. Dopo un anno è già andata..

    • @al:
      La verità è che si tratta della prima generazione e la Apple ci ha insegnato che i primi tentativi sono sempre un po' zoppicanti (non dico disastrosi per carità) ma la seconda gen è sempre molto meglio

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