iTablet: può davvero essere reale?

Qualche giorno fa avevamo parlato dell’ipotetico e tanto “rumoreggiato” arrivo di un nuovo prodotto di Apple che abbiamo soprannominato, in modo simpatico, iTablet. Qualche giorno dopo, consci che di rumor si trattasse, lo abbiamo decretato fake per via delle nuove dichiarazioni di Apple e Intel su iTablet. I rumors però non sono finiti qui: un autorevole sito estero torna sull’argomento, e ci torna con nuove indiscrezioni. Verità o super bugia?



Permetteteci solo di puntualizzare che sempre di rumor si sta parlando: il bello dei prodotti Apple sta anche nell’attesa e della continua ricerca della novità.


Avevamo già analizzato la piccola porzione di mercato in cui si trovano i Tablet Pc parlando riguardo ad iTablet e non vogliano tornarci ancora oggi: permetteteci però un appunto. Come già accaduto per certi prodotti, vedi iPod, il lancio da parte di Apple di un ipotetico iTablet significherebbe una possibile rivoluzione e re-interpretazione del tema: siamo sicuri che un ipotetico Tablet Mac sia proprio da scartare?


A parte le caratteristiche puramente tecniche e di componentistica, che subito tratteremo, vorremmo porre la vostra attenzione su una particolare problematica di questo iTablet: il form factor. Apple è da anni che sperimenta possibili soluzioni per creare un Tablet, o almeno così si è sempre detto e scritto. Nell’immagine qui sotto proposta, vedete un progetto/brevetto di Apple, datato 2005, di un ipotetico Tablet. È forse una prima idea di forma, anche se per il brevetto in questione non erano importanti.


Quello di cui tanto si rumoreggia ora è un prodotto che dovrebbe ricalcare la fortunata forma di iPhone: sicuramente di dimensioni maggiori. Il form factor di iPhone è studiato dalle aziende rivali tanto che Blackberry, ad esempio, ha sfornato il suo ultimo prodotto, il Blackberry Bold, con un design molto “iPhone like“. È proprio sull’onda di questa spinta di marketing legato a una “forma” che i rumors immaginano iTablet come un iPhone gigante.


Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, oggi ci vogliamo esporre un po di più della volte precedente. Quello che si è vociferato in questi giorni sostiene che iTablet avrà le dimensioni di un 12-13 pollici e sarà basato su Mac OS X. Inoltre conterrà al suo interno uno slot SuperDrive, una sorta di GPS, non meglio qualificabile, e un chip Intel Core Duo, presumibilmente Intel Atom.


Un prodotto di questo genere, in Borsa, potrebbe far andare, ancora una volta, il titolo Apple alle stelle. Sarebbe un perfetto secondo Mac, che si può portare agilmente in giro ed essere utile per riunioni, corsi etc. Un Tablet sarebbe l’ideale per godere appieno di contenuti Web come feed RSS, pagine Web, E-mail, etc. Inoltre una zona dello schermo più grande servirebbe sicuramente a migliorare i dati di input, fornendo una sensazione migliore per una tastiera simile a quella di iPhone e magari potrebbe portare con sé pure il feedback tattile. Il nuovo prodotto di Apple potrebbe segnare anche il ritorno del riconoscimento della grafia per il Mac per la prima volta da quando Newton è stato tolto dal mercato, il 27 febbraio 1998, appena dopo il ritorno di Steve Jobs in Apple.


Un prodotto come iTablet non sarebbe ideale per comporre lunghe E-mail o per scrivere un intero libro, anche se, volendo, tutto è possibile. Tuttavia esso potrebbe essere facilmente abbinato ad una tastiera Bluetooth e anche a un software di riconoscimento vocale, come MacSpeech’s Dettate. Va bene, ora abbiamo fantasticato troppo anche noi, ma, “semel in anno licet insanire“.


Vi sarete ora resi conto che un iTablet potrebbe essere davvero nei piani futuri di Apple e, alcuni siti, lo danno addirittura in uscita per il periodo di Settembre/Ottobre: giusto prima della grossa corsa agli acquisti. Se davvero uscisse, potremmo dire “Noi ve lo avevamo detto“, ma, se non dovesse uscire, potremmo dire lo stesso “Noi ve lo avevamo detto” … “che era un rumor” !


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10 commenti su “iTablet: può davvero essere reale?”

  1. Se dovessi scommettere 10€ su questo fantomatico iTablet, li punterei sul “niente da fare!” e vi spiego anche la mia idea.

    Apple si pone come “risolutrice di problemi quotidiani”: tutta la nostra vita digitale può essere vissuta attraverso i prodotti di Cupertino secondo una filosofia costruttiva, stilistica e ingegneristica coerente.

    In ufficio un MacPro per i lavori pesanti; a casa un iMac per la postazione di lavoro casalinga; per lo svago digitale tra le mura domestiche una AppleTV collegata via wireless all’iMac con Time Capsule a vigilare sui backup. Per il lavoro mobile un MacBookPro, mentre per i periodi di prolungate e continue trasferte un MacBookaIr. Il tutto accompagnato dalla musica erogata da un’iPod e con un iPhone per essere sempre raggiungibili. Ah… un piccolo shuffle per il jogging mattutino.

    Un iTablet dove si colloca in questo disegno? Non trova posto. Tutto quello che serve per la mobilità estrema lo si fa con l’iPhone, mentre se proprio non si vuole rinunciare a nulla c’è l’Air fidato compagno. Apple poteva concepire l’Air con schermo da 10 pollici, visto che la tecnologia esiste, ma ha puntato su qualcosa che resti totalmente usabile pur nella sua leggerezza e essenzialità.

    L’iTablet sarebbe una via di mezzo forzata e inutile per chi ha in tasca iun iPhone e nella valigetta un MacBookAir: Se proprio si è ingolositi dal touchscreen vediamo di proporlo sui device esistenti e che coprono ogni aspetto di lavoro e svago di qualsiasi utente.

    Poi potrei sbagliarmi…

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  2. Vero! Un tablet potrebbe sembrare inutile in casa Apple (IMHO lo è anche il MB Air, ma è un altro discorso)…
    Ma penso che Apple guardi e debba guardare fuori dalle proprie mura, la concorrenza…
    E cosa vede? La rivoluzione in atto di UMPC come Asus Eee e affini.
    IMHO gli UMPC sono fondamentalmente tutti uguali, a parte qualche caratteristica, non c’è niente di rivoluzionario tra uno e l’altro (a parte il Noahpad, unica eccezione).
    In questo panorama manca un tablet UMPC (uno valido, non come questo), ciò che probabilmente sarà l’evoluzione naturale prossima di questo tipo di dispositivi. Un esempio? Secondo me non è un caso che oggi si parli già della seconda generazione dello XO, che sarà esclusivamente touchscreen e privo di tastiera hardware per l’input… (lancio previsto entro il 2010 – della serie essere previdenti). Non dimentichiamo che XO e Classmate sono gli antesignani di tutta la generazione di UMPC messi in cantiere o in commercio fino al 2009…
    E cosa sarebbe per Apple un tablet? L’evoluzione naturale per la tecnologia multi-touch.

    Insomma, secondo me ci sono troppe coincidenze per poter affermare che Apple non abbia già pensato a ritagliarsi una fetta di mercato anche in ambito UMPC, magari lanciando sul mercato qualcosa di veramente rivoluzionario, qualcosa a cui nessuno ha ancora pensato, forte dell’esperienza del multi-touch, dell’hardware “ridotto” del mac mini e dello studio nel design di interfacce e dell’ergonomia che Apple mette in tutti i suoi prodotti come leitmotiv (secondo me fondamentale specialmente per questi mini laptop che devono stare in mano)…

    Ma queste forse sono solo suggestioni, dettate più da un desiderio che da una fredda analisi di marketing.
    La verità è che ho intenzione di acquistare a breve un Eee pc 900… ma se mai dovesse uscire un’alternativa Apple, per giunta tablet, penso che la comprerei al volo anche solo per il sistema operativo…

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  3. @ Cheope
    Apprezzo molto i prodotti Apple (pur possendendo solo un iPod), ma questo continuo accostare l’aggettivo “rivoluzionario” a ogni prodotto di Cupertino non lo capisco.

    Affermare che innalzino il livello qualitativo di ogni oggetto a cui si accostano è indubbio, ma ben poche rivoluzioni possiamo attribuire a Jobs negli ultimi anni.

    E comunque per Apple è impossibile entrare nel mercato degli UMPC: già l’EeePC 900 costa 399€, per cui un ipotetico prodotto Apple si posizionerebbe su una fascia di almeno 700/800€. Non voglio essere frainteso, quei soldi li varrebbe tutti considerando la tecnologia e la cura del binomio hardware/software che l’azienda metterebbe in campo, ma siamo ben lontani dai 299€ che hanno decretato il successo di Asus.

    Un iPhone si scontra contro prodotti che arrivano tranquillamente a più di 500€, quindi il suo costo è giustificato (nelle menti degli acquirenti): entrare in un segmento di nicchia costando il doppio dei concorrenti potrebbe non essere facile. Neanche per Steve “Re Mida” Jobs.

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  4. Attenzione! Io non parlo di “rivoluzionario” a priori in quanto made in Cupertino, o meglio, designed in Californa e assembled in China…

    Dal ragionamento che ho fatto mi sembrava chiaro che secondo me semplicemente Apple abbia le carte in regola per scuotere il segmento UMPC, poichè ha un know how sicuramente maggiore e migliore di tutti gli altri produttori di computer in fatto di touchscreen (multi-touch), processori non più top (mac mini) , OS (Leopard), interfacce e design (iPhone, iPod), dispositivi portatili (iPhone, iPod), batterie (MacBook, iPod), SSD (iPod, MB Air)… tutti fattori che potrebbero fare la differenza in un mercato di prodotti talmente simili che ormai quando si lancia un nuovo modello di UMPC, non ci si scomoda più nemmeno di cambiare le plastiche esterne del case (vedi tutti i cloni dei cloni dei cloni che escono ogni giorno)…

    Per quanto riguarda il prezzo, non capisco il tuo ragionamento. Prendi anche solo iPhone e MacBook Air: entrambi hanno costi sovradimensionati rispetto a ciò che offrono e rispetto alla concorrenza, eppure hanno grande successo.
    Apple non è mai a buon mercato, è molto selettiva. E questo le permette di fare storia a sè, di essere un caso a parte.
    Se mai Apple se ne dovesse uscire con un UMPC, anche se costasse più degli altri (parlando come se non esistano già UMPC da € 600 come il Cloudbook Max o l’HP 2133), pensi che non se lo comprerebbe nessuno? Io non credo. Fare prodotti di massa non mi sembra certo nelle intenzioni di Apple, quindi, perchè mai dovrebbe avere prezzi di massa? Non credo che ci sia mai stato un solo prodotto Apple che abbia avuto successo per il prezzo particolarmente conveniente… Come non credo che Apple abbia mai avuto l’obiettivo di sostituire tutti i pc della Terra con un Mac.
    Nel caso di Asus il discorso è diverso. Asus è un produttore che copre un’amplissima fetta di mercato, dalle motherboard, agli Asus Lamborghini rifiniti in carbonio e pelle nera, ai portatili medi Asus per tutti i gusti, ai sub-notebook come l’eee pc. Mi sembra abbastanza pacifico che nelle fasce basse, dove conta il numero di pezzi venduti, si debba giocare sul prezzo… E Asus intende assaltare il mercato: se proprio ci dev’essere un UMPC al mondo, quello dev’essere marchiato Asus. Questo spiega anche perchè Asus nel 2008 ha annunciato/sfornato 4 modelli diversi di Eee pc portable e 1 di Eee pc desktop.

    Comunque UMPC sta per Ultra Mobile PC, non ultra low cost pc.
    ULPC è un acronimo made in Redmond inventato per monopolizzare con Windows anche questa fetta di mercato a discapito di Linux…

    Comunque ripeto, forse queste mie ipotesi derivano solo da un buon auspicio.
    Forse vedo in tutte queste coincidenze tra ciò che serve agli UMPC e ciò che può offrire Apple solo quello che vorrei vedere…

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  5. @ Cheope

    Per quanto riguarda il prezzo, non capisco il tuo ragionamento. Prendi anche solo iPhone e MacBook Air: entrambi hanno costi sovradimensionati rispetto a ciò che offrono e rispetto alla concorrenza, eppure hanno grande successo.

    Il vero plus dell’iPhone è il contratto flat a un prezzo tutto sommato accettabile (almeno negli USA) e inesistente su altri prodotti. Inoltre nei negozi inglesi viene sulle 170 sterline, un prezzo decisamente buono e perfettamente in linea con il suo valore tecnologico. Non credi?

    Il MacBookAir è un poco caro, ma gli ultra portatili di Sony e Toshiba, che hanno solo uno o due pollici in meno di schermo e un peso tutto sommato simile, costano spesso di più. Quindi anche in questo caso il prezzo del prodotto Apple è discretamente buono.

    Un mito, quello del prezzo fuori mercato dei computer Apple, sta pian piano svanendo (per fortuna): semplicemente non esistono Macintosh di fascia bassa, ma solo medio-alta. Ed è una scelta che sta pagando.

    Grazie Cheope per la chiaccherata e il franco, ma civile, confronto di punti di vista.

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  6. Grazie a te!
    Ultimamente non è facile confrontarsi sul web senza flames inutili e turpiloqui…
    ^__________^

    Devo correggermi su un punto. A pensarci bene, c’è un prodotto Apple (anche se non proprio prodotto, ma distrbuito da Apple) che ha avuto successo per il costo minimo: le canzoni a $ 0.99 sull’iTunes Store, che hanno poi trascinato le vendite e il successo degli iPod…

    Per quanto riguarda l’iPhone… Secondo me è costoso comunque, ma per me lo è anche un N95… probabilmente perchè ho un’idea molto particolare di come deve essere il telefono che serve a me: telefonate, qualche SMS, batteria che dura settimane e stop. Beh, forse qualche foto per quando non porto con me la macchina fotografica… Tutto il resto come navigazione ecc… la delego ad un portatile, sia perchè IMHO l’esperienza utente è un’altra cosa (rispetto ai display piccoli), sia perchè sono un po’ talpa, sia perchè effettivamente passo dalle 8 alle 13 ore davanti ad un computer e quindi non mi serve un telefono che fa le stesse cose che fa un computer, mi serve un telefono che faccia il telefono senza crisi d’identità…
    Sicuramente il valore tecnologico percepito di iPhone è molto alto, e fanno bene a venderlo a quel prezzo anche perchè è un vero e proprio oggetto di culto tecnologico attorno al quale hanno costruito un’attesa e delle aspettative maniacali. Ma IMHO per essere al pari della concorrenza dovrebbero uscire (e i continui rumors che si susseguono da mesi sembrano confermarlo) con un modello modificato per venire incontro ai clienti europei. Come già detto molte volte, qui il wifi non è così presente come negli USA e quindi risulta più importante il 3G per la connettività. Altro discorso va fatto con i carrier perchè ad esempio qui in Italia siamo la patria delle carte ricaricabili, non degli abbonamenti… Sarà interessante vedere come lanceranno l’iPhone qui, a che prezzo, con quali caratteristiche e con che piano tariffario per fare confronti diretti e capire se, immerso nel nostro mondo, l’iPhone è per pochi eletti oppure se può infastidire realmente marche come Nokia.

    Per i prezzi dei prodotti Apple, ricordo di aver letto con piacere proprio qui qualche giorno fa che Apple è il maggior venditore di computer di fascia alta in US… E mi son detta:
    Perchè? Esistono macintosh di fascia bassa???
    ^__________^

    Saluti!

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  7. È vero che in Italia puntiamo sul prepagato (in qualche modo il mio lavoro è legato a TIM), ma in realtà spesso si tratta di contratti ibridi.

    La SIM Card è prepagata, ma le offerte (vedi l’offerta TIM Tutto Compreso ad esempio) prevedono un canone mensile fisso a scalare in maniera automatica. Lo stesso vale per le carte servizi che stanno prendendo piede.

    Ah, ovviamente di iPhone in Telecom si parla a bassa voce, ma di concreto ancora non c’è nulla, nessuna data di possibile commercializzazione. Lanciarlo in abbinamento a una Tutto Compreso 60/90/Unlimited (offerte rivolte sia agli abbonati che hai prepagati) non sconvolgerebbe in alcun modo lo status della tariffazione di TIM per Alice Mobile (il brand per le offerte in mobilità a banda larga).

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  8. fa davvero piacere vedere come un nostro semplice articolo possa essere il motore di tutti questi scambi di opinioni. Grazie davvero a tutti per questo intelligente modo di collaborare confrontandosi

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