Guardare indietro di venti, trent’anni, e osservare con nostalgia (e con un certo stupore) come la tecnologia abbia iniziato a muovere i primi passi, magari domandandosi: “Ma è davvero possibile che questo sia il trisavolo del Macbook dal quale sto scrivendo?”.
Una sensazione del genere suscita certamente la bella galleria fotografica, accessibile a fondo articolo, che ritrae uno dei primissimi Apple 1 mai messi sul mercato.
Paul Terrell aprì il suo negozio Byte Shop a Mountain View, California, nell’ormai lontano Dicembre del 1975. Byte Shop era uno dei primissimi negozi d’informatica del mondo, capace di rendere popolare un business che in una decina d’anni sarebbe esploso. Un negozio, però, reso ancora più celebre dal fatto che il suo proprietario riuscì a farsi convincere da due geeks dell’epoca del proto-computer a vendere un rudimentale PC che avevano assemblato insieme.
Quei geeks – manco a dirlo – erano proprio Steve Jobs e Steve Wozniak, e il loro prodotto non era altro che l’Apple-1. Apple-1 era un macchinario molto casereccio: ogni acquirente doveva infatti saldarsi autonomamente i circuiti e procurarsi un alimentatore di corrente, uno schermo ed una tastiera.
Terrell era intrigato dalla cosa, ma chiese esplicitamente a Jobs di realizzare computer completamente assemblati; se Steve fosse riuscito a realizzare un prodotto del genere, Byte Shop avrebbe comprato 50 di questi prodotti e li avrebbe messi in vendita.
Detto, fatto, e Byte Shop divenne così il primo rivenditore Apple della storia (il “nuovo” Apple-1 veniva venduto in un case di legno con una tastiera ed un alimentatore).
Fu proprio l’aiuto “commerciale” di Terrell ad aiutare Apple a trasformarsi da semplice progetto a realtà aziendale, capace di trasformare gadget in prodotti ricercati dal mercato. La stessa mentalità di Apple-1 fu poi applicata anche nella produzione di Apple-2, e così via per tutti i seguenti prodotti della mela.
Negli ultimi tempi Terrell ha rispolverato alcuni dei primissimi 50 Apple-1 che aveva acquistato nel 1976, condividendo delle interessantissime foto. La galleria mostra così i circuiti della macchina con tanto di tastiera priva di case, un pezzo con monitor ed una schermata della macchina in funzione, con un programma compilato in BASIC.
Apple-1 fu messo in vendita al curioso prezzo di 666,66$; Terrell acquistò ogni pezzo per 500$. Al momento al mondo ne esistono circa 30-50, tanto da essere diventate delle rarità per i collezionisti (a Giugno, un’asta di Sotheby’s ha visto un Apple-1 aggiudicato per 374 mila dollari).
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