Ieri era l’ultimo giorno utile per ordinare un Xserve prima del completamento della dismissione completa. Al posto del fu Xserve Apple propone due soluzioni che non sono affatto ottimizzate per la clientela cui il prodotto era rivolto. Vale a dire Mac Pro server e Mac mini server. A togliere, più o meno, le castagne dal fuoco, ci pensa la Active Storage, una società fondata da due ex-dipendenti Apple, che proprio ieri ha lanciato ActiveSAN, un “high-performance Metadata Controller” che ha l’esplicito scopo di sostituire il defunto Xserve.
ActiveSAN monta Linux e il filesystem NextSAN, ma tutto, a livello hardware e software, è stato realizzato in modo tale da rendere l’eventuale transizione da Xserve quanto più dolce possibile.
In particolar modo, giura la Active Storage, chi ha familiarità con Xsan o Mac OS X può completare il setup della nuova macchina nel giro di pochissimo.
A facilitare parecchio le cose per chi lavora in ambiente Mac ci pensa un software di installazione e settaggio rapido sviluppato proprio per OS X. Ai geek e agli amanti dei dettagli per esperti farà piacere sapere che ActiveSAN riprende il formato 1U di Xserve ed è dotato di default di un processore Intel Xeon Quad-Core, 8GB di memoria DDR3 e varie altre amenità tecniche che si possono leggere nella pagina del prodotto sul sito di Active Storage.
La dismissione di Xserve e la consegna della sua eredità, per così dire, ad un’azienda terza (anche se a dirla tutta l’endorsement da parte di Apple non è ufficiale) segna un punto di non ritorno, l’abbandono di un settore che all’epoca dell’iPhone e dell’iPad è probabilmente molto costoso da mantenere in piedi e poco redditizio. La paura che questo processo di riorganizzazione possa coinvolgere altri prodotti professionali, soprattutto in ambito software è comprensibile, ma probabilmente infondata. L’importanza strategica di software come Logic e Final Cut è ancora grande ed è relativamente indipendente dall’abbandono di un prodotto come Xserve che era rimasto pressoché unico nella sua eccessiva specializzazione professionale.
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credo che apple per il suo business avrebbe interesse a mantenere in piedi il settore professionale. rischia di passare per produttore di giocattoli.
anche dal punto di vista morale nei confronti dei suoi clienti.
uno con ipod, iphone, ipad, macbook pro e imac, che non si può connettere ad un xserve in ufficio, secondo me rimane un po' orfano.
capisco le esigenze dell'utile, ma non credo che il settore fosse in perdita, semplicemente non assicurava le percentuali di utile che assicurano gli iphone.
poveri orfani.
Ma si, adesso senza produrre server la Apple fallisce, e i Mac sono giocattoli...