Nella puntata precedente vi abbiamo narrato la chiusura di un grosso network p2p presente in Winmx attraverso gli occhi di BW: una visione tendenzialmente “distorta” della realtà. Nella presente puntata, siamo già giunti all’ottavo appuntamento di questo “spin-off” estivo della rubrica p2p e Mac, vederemo come le ripercussioni di tale episodio sconvolsero il clima dei network p2p in Italia: BW meditava di approdare a luoghi più tranquilli.
Oggi, più che mai, ogni riferimento a persone, cose e avvenimenti è puramente casuale: la storia trattata è romanzata e frutto di fantasia ed è basata sui racconti di una persona che ha raccontato le sue vicissitudini.
Il clima cambiò inaspettatamente: la paura tra i gestori dei network di Winmx di fare la fine dei colleghi e amici di “Cucciolandia” era palpabile. Spuntavano come funghi delle riunioni serali in cui gli Elite cercavano di trovare una soluzione a questo problema di cui, forse per incoscienza o forse per paura, non si era mai discusso.
Nel network di BW si decretò di interrompere il download dei files in tutti i server per qualche giorno in modo da far placare le acque. BW era d’accordo con tale teoria, ma, a differenza degli Elite, credeva che se il network era nel mirino delle forze dell’ordine, ormai non si sarebbe potuto più fare nulla.
Gli utenti all’interno dei network capirono bene quale fosse la situazione in cui si trovavano i vari gestori dei server di WinMx: in questo periodo qualche personaggio storico del p2p, quelli che erano intesi quasi come figure mitologiche, mollò il colpo e di lui si persero pure le tracce. C’era chi sosteneva che anche questi personaggi fossero stati arrestati e chi pensava che svolgessero pure il ruolo di “pentiti” per incastrare gli ex amici: BW ritrovò tutte questi personaggi qualche tempo dopo in un luogo davvero speciale, ma, di questo parleremo un’altra volta.
Questo clima di terrore non favorì nemmeno i rapporti all’interno del personale dei network stessi: alcuni “operatori minori” decisero di lasciare il proprio incarico e ci furono animate discussioni notturne. Quello che a volte ci si dimenticava, e anche BW dimenticava, era che tutto questo era un gioco, un pericoloso gioco: non un lavoro. Per alcuni, ad esempio BW, era una passione che limitava la sua normale vita di relazioni.
Sempre in questo periodo, l’elite che fece da “maestro” a BW dovette anch’egli mollare la presa per motivi familiari: era appena nato il suo primo figlio e giustamente voleva dedicarsi alla famiglia. Questa figura è ancora una persona di riferimento per BW: l’amicizia nata tra i tasti di un computer è diventato un rapporto reale che dura tutt’ora.
Il consiglio degli Elite trovò nella figura di BW l’unica persona adatta a svolgere il lavoro dello smistamento dei files pirata ai distributori: anche nei momenti in cui nel network era interdetto il download dei files, ai distributori era garantita la ricezione dei files.
BW scoprì dunque da dove provenivano quei files e, sinceramente, ne rimase deluso: sperava che arrivassero direttamente dalla fonte, invece arrivavano per “giri traversi“. BW si mise al lavoro per garantire al network una ricezione di files pirata sempre più costante e veloce grazie alle conoscenze acquisite in tutto questo tempo. Nella prossima puntata finalmente sveleremo da dove arrivavano quei files pirata e come BW si adoperò per migliorare anche questo sistema, prima di approdare ad altri lidi.
…CONTINUA…
Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni
1 commento su “P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte ottava”