La rubrica
P2P e Mac in versione estiva continua con questa sorta di “
racconto a puntate” che ha lo scopo di raccontarvi, tramite una storia vera, l’
evoluzione del p2p in Italia negli ultimi anni. Riprendiamo quindi a narrarvi le vicende del nostro protagonista, tale BW, che negli anni ha scalato le vette del
p2p italiano e non solo. Vi avevamo promesso
nella puntata precedente che oggi vi avremmo svelato il
meccanismo di approvvigionamento dei files “pirata”: dopo il salto cercheremo di spiegarvelo tramite il racconto della storia di BW.
Oggi, più che mai, ogni riferimento a persone, cose e avvenimenti è puramente casuale: la storia trattata è romanzata e frutto di fantasia ed è basata sui racconti di una persona che ha raccontato le sue vicissitudini.
Ci eravamo lasciati in un momento cruciale della storia personale di BW: stava infatti per conoscere quel mondo segreto che, anche se non avrebbe mai potuto immaginarlo, avrebbe fatto da sfondo alle sue giornate per anni. BW era stato incaricato di gestire i distributori dei files musicali all’interno del server: siccome era stata una sua proposta agli elite, a lui sarebbe spettata la cura di questo nuovo volto del network. Un fallimento di tale ambito lo avrebbe escluso dal server stesso e BW questo lo sapeva benissimo.
Si trovò a dover affrontare un mondo tecnicamente a lui sconosciuto: mondo che imparò a gestire nel giro di pochissimo tempo. C’è chi nasce col talento della scrittura, chi con quello della matematica e chi ancora nasce con il talento dell’atletica: lasciatecelo dire, BW era nato col talento delle gestione del mondo p2p.
L’elite, che fino a poco tempo prima era per lui un’ombra e che ora gli faceva da guida, lo prese subito in simpatia: vide infatti nel giovane BW una voglia di andare sempre oltre le sue conoscenze, unita a un enorme talento e predisposizione. Le lezioni partirono dai rudimenti: i files arrivavano al server da ambito che lui non era tenuto a conoscere e messi in un computer remoto con 2TB di spazio su disco e connessione in fibra ottica. Su questo computer era montato un server FTP e tramite questo sistema era possibile caricare i files da altri server FTP e naturalmente mandarli ai distributori del server.
I distributori del server, quindi, in cambio del computer sempre acceso e della banda della loro connessione internet a disposizione esclusiva del network, ricevevamo tutti i files “pirata” direttamente sul proprio Hard Disk, pronti per essere condivisi e scaricati dagli utenti. Quello che BW avrebbe dovuto fare con la musica era “prendere i files” dal magazzino centrale e “trasferirli negli hard disk” dei distributori: tutto molto semplice nella teoria.
BW si trovò ad imparare in un tempo minimo tutti i meccanismi per il trasferimento dei files da server FTP a server FTP e non fu una cosa semplice nei primissimi momenti. Inoltre, dovete sapere che i files musicali erano davvero tanti e star dietro a tutti questi trasferimenti occupò gran parte delle sue giornate. Col tempo BW affinò la propria tecnica e tramite un meccanismo “a maglia” ridusse notevolmente i tempi di trasferimento: i files musicali però sembravano infiniti in quanto ogni giorno BW ne trovava tantissimi da “spostare”.
Tramite questo accesso al server FTP centrale, BW poteva disporre di tutti i files “pirata” in anteprima: un senso di onnipotenza e la sensazione di “essere arrivato” lo accompagnò per qualche giorno, ma, ambizioso com’era, voleva sempre di più.
La novità dei files musicali portò nel server una ventata di freschezza e tra gli utenti ci fu una grossa soddisfazione: appartenevano a uno dei più importanti network italiani su WinMx e in questo network potevano trovare e scaricare agevolmente tutti i files “pirata” più nuovi e ricercati. Il tempo di BW passava felice tra uno spostamento e l’altro di files, tra la gestione del personale e qualche chiaccherata nella chat principale del server. Passando molto tempo davanti al proprio computer poteva rendersi conto di chi tra gli operatori non svolgeva bene il suo lavoro e chi invece faceva più del necessario: facendo notare questi comportamenti agli elite, nel network iniziò un sistema meritocratico. Solo i più meritevoli potevano rimanere nel server e magari fare carriera, mentre i meno meritevoli venivano allontanati dalle “stanze dei bottoni”.
Questo ruolo di BW, molto simile a quello di un elite, finì col dividere il server in due fazioni: quelli che sostenevano il suo operato e quelli che lo contestavano. Il consiglio degli elite decise di appoggiare BW in tutte le sue scelte dando così al server un “regime di tipo meritocratico”: molti operatori furono allontanati e crearono network “rivali” senza andare però oltre l’anonimato.
Ora BW, felice delle sue conquiste, voleva sempre di più e si chiedeva da dove arrivassero quei files “pirata” senza però riuscire mai ad avere una risposta tale che lo soddisfacesse. La notorietà acquisita nel suo network lo rese un personaggio famoso tra gli operatori degli altri network di punta dell’ambiente WinMx dell’epoca: ricevette tante proposte allettanti per cambiare “sede” e altrettanti inviti in network molto riservati. Accettò di buon grado questi ultimi e rifiutò i primi: la sua casa era quel network che lo aveva reso “famoso”.
Frequentando i network privati come “ospite d’onore” ebbe l’opportunità di conoscere tutti quei personaggi, al limite del mitologico, che gestivano i grandi network di WinMX: era bravo a mantenere le amicizie e ad ottenere la stima dei “colleghi”. Queste amicizie gli permisero di comprendere appieno i meccanismi dei network p2p e capì anche come tutta questa gente, come lui del resto, facevano tutto questo per pura passione.
Nuove sfide e nuovi mondi attendono il nostro BW, ma, mi duole, rimandare la narrazione al prossimo episodio.
.…CONTINUA…
Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni.
2 commenti su “P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte quinta”