iPod Nano 6G, verso il “jailbreak”

Nel caso dell’iPod nano di ultima generazione, quello con display touch presentato da Apple durante l’evento musicale di settembre, si può dire certamente che le apparenze ingannano. Quella che sembra una versione ultra-ridotta di iOS – le icone, la springboard e tutto il resto – in realtà non lo è. Quella che vede l’utente è una “skin” creata appositamente da Apple per richiamare l’estetica dell’interfaccia di iPhone, iPod touch e iPad.

In questo senso sembra dunque che non sia per qualche blocco imposto che non è possibile installare o disinstallare applicazioni per iOS dal più piccolo dei dispositivi Multi-Touch della Mela. Ciò nonostante una primo tentativo di “jailbreak”, e il termine va decisamente usato fra virgolette, è stato compiuto.

L’autore dell’hack si chiama James Whelton e per adesso tutto ciò che è riuscito a fare è stato rimuovere dal dispositivo l’icona di un’applicazione integrata. La modifica in sé è abbastanza semplice ma è importante perché sembra aprire ottime prospettive per un hacking più completo del piccolo iPod.

E’ lo stesso Whelton, con un secondo post sul suo blog aperto per seguire l’evolversi dello “smanettamento”, a specificare che l’operazione svolta fino ad ora è solo un primo passo e che non si può parlare ancora di vero “jailbreak”. Il motivo fondamentale è che non vi è un controllo della root del dispositivo. La tecnica utilizzata per riuscire a modificare la springboard è basata su un workaround che ha permesso di effettuare il disallineamento della comparazione della Cache e di attivare un file di setting SB personalizzato.

Lo scopo dell’hacking è quello di attivare almeno qualcuna delle funzioni depennate dall’iPod di 6a generazione, come la riproduzione di video – che Apple probabilmente ha evitato di abilitare per non dover fornire nella confezione anche una lente d’ingrandimento da 4 diottrie.

Se volete seguire lo sviluppo dell’hack ecco un paio di link utili:

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