Lunecase è un progetto kickstarter che mette in una piccola custodia una grande idea: “recuperare” le onde elettromagnetiche emesse dall’iPhone per generare energia. Un quantitativo di energia sicuramente modesto ma sufficiente per illuminare un paio di icone sul retro del dispositivo alla ricezione di particolari notifiche. Il tutto senza collegarsi in alcuna maniera all’iPhone, ma soltanto poggiandosi come una normalissima cover. Com’è possibile?
Vedete la custodia qui sopra? Sembra una normalissima custodia snap-on, di quelle sottili e particolarmente anonime. E invece nasconde al suo interno l’embrione di quella che potrebbe essere un’importante tecnologia del futuro: l’energia senza fili (in questo link un interessante approfondimento di Emaskew), catturata dalle onde elettromagnetiche che abbiamo comunque costantemente attorno già oggi.
La custodia non ha nessuna batteria interna e nessun attacco lightning, ma riesce comunque ad illuminare due icone sul retro per notificarci di una chiamata o di un messaggio di testo in arrivo.
Il progetto si trova su kickstarter ed è stato sviluppato da un team prevalentemente ucraino – lo stesso CEO (Vlad Tislenko) è ucraino – ma con agganci in USA, Australia e Russia. La custodia sarà disponibile in due colorazioni (bianca o nera) e può già essere preordinata al costo di 30$, le spedizioni però inizieranno ad agosto, peccato soltanto che sia un periodo così vicino all’introduzione del nuovo modello di iPhone con un design completamente diverso, e che dunque chi ha intenzione di acquistare il nuovo iPhone si ritroverebbe dopo un mese con una cover già vecchia.
Vi lasciamo con il video del primo prototipo presentato al CES 2014 di Las Vegas, all’epoca la custodia non aveva le due icone di adesso ma un foro dai bordi luminosi che circondava il logo Apple, con i led che generavano una piccola animazione:
Ma in realtà questa tecnologia penso che esiste sin dall’epoca del caro vecchio 3310 della Nokia, questi led si vendevano dentro degli adesivi da applicare sul retro del telefono e prima che la suoneria squillava i led si accendevano continuando a lampeggiare per tutto il tempo della conversazione…
Alex ha detto:
Si, mi ricordo anch’io. Avevo un dock fermacarte (con dentro i pesci) che si illuminava quando rilevava attività elettromagnetica però all’epoca i led erano serviti da batterie a “bottone”.