L’ultimo trimestre del 2022 non è stato così esaltante per Apple, nonostante si stia parlando del periodo natalizio, quello che comunemente spinge di più le vendite iPhone. Situazione che quindi si è rivelata al di sotto delle aspettative, le previsioni a riguardo erano differenti, l’iPhone 14 doveva trascinare l’azienda verso nuovi record di vendite.
Ci ha pensato Tim Cook a fornire una chiara spiegazione di quanto avvenuto in quest’ultimo trimestre, parlando dei motivi che hanno portate a entrate e vendite inferiori al previsto.
Il CEO di Apple si è concentrato sulla questione COVID in Cina, questo inevitabilmente ha portato ad un netto rallentamento della produzione dell’iPhone 14, in particolar modo dei modelli iPhone 14 Pro e Pro Max, allungando di parecchio i tempi di spedizione. Tim Cook ha voluto evidenziare le motivazioni relative ad un calo di vendite della gamma iPhone 14, almeno rispetto a quanto previsto inizialmente dall’azienda di Cupertino, durante la conferenza finanziaria sul Q1 2023.
Questa è stata l’occasione per parlare chiaramente agli investitori e chi da sempre segue il mondo Apple, precisando come per la prima volta in quattro anni l’azienda non abbia centrato il suo obiettivo relativo alle entrate a causa proprio delle restrizioni in Cina legate al COVID.
La continua battaglia della Cina nei confronti di tale virus, per cercare di arginarlo sempre più, ha avuto un forte impatto soprattutto nella produzione di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max, i modelli più costosi dell’ultima gamma di flagship, ma anche i più richiesti sul mercato. Questa situazione ha portato inevitabilmente ad una problematica di reperibilità di tali prodotti sul mercato, ritrovandosi con una fornitura decisamente inferiore a quella pianificata da Apple. I tempi di spedizione per tali prodotti si sono estesi per lungo termine e molti utenti hanno poi preferito virare su altro.
C’è da dire però come Tim Cook abbia individuato anche un altro fattore importante che ha caratterizzato questo dato negativo di vendite nell’ultimo trimestre del 2022 e si tratta dei tassi di cambio delle valute estere. Un dollaro troppo forte ed un’economia alquanto complicata hanno inevitabilmente danneggiato il mercato di Apple, almeno per quanto riguarda le vendite oltre i confini statunitensi. Ora però, stando quanto raccontato da Tim Cook, tutto sembra essere ritornato nella norma, tant’è che la produzione è tornata ai livelli desiderati dall’azienda. Apple deve quindi spingere forte in questo periodo per recuperare il terreno perduto e si sta attivando da tempo per diventare meno indipendente dalla Cina, con tanti nuovi stabilimenti in India e Taiwan.
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