Quest’anno Apple ha dovuto fare i conti con diverse problematiche legate alla produzione di alcuni device, in modo particolare quella riguardante l’iPhone 14 Pro, diventato per diverse settimane praticamente introvabile sul mercato.
Ci sono stati due fattori principali che hanno creato questo intoppo inaspettato in casa Apple: il problema Covid che ha colpito il principale impianto di iPhone a Zhengzhou e l’incredibile domanda riguardante proprio l’iPhone 14 Pro.
L’azienda di Cupertino non poteva prevedere la problematica Covid in Cina e né tantomeno l’aumento impressionante di richieste per l’iPhone 14 Pro, il dispositivo più costoso proposto da Apple con questa nuova famiglia di flagship. Ciò ha causato ritardi eccessivi nella spedizione dell’iPhone 14 Pro, con tanti utenti che non sono stati accontentati durante le festività natalizie. La situazione attuale è decisamente migliorata, con l’impianto di Zhengzhou ritornato al 90% della sua capacità di produzione e ciò infatti aveva aumentato nuovamente il valore delle azioni Apple.
In queste ultime ore però, stando a diverse fonti provenienti dalla Cina, Apple ha avviato dei nuovi tagli su determinati prodotti che sta causando una perdita del 3,55% sul NASDAQ. Andando più nello specifico è stato il leaker Nikkei Asia ad evidenziare come l’azienda di Cupertino stia attuando in questo momento una riduzione degli ordini per quasi tutti i suoi prodotti. Sembra che diversi fornitori cinesi abbiano avuto l’indicazione di tagliare gli ordini per MacBook, Apple Watch e AirPods a causa della scarsa domanda. Non risulta esserci a quanto parte una forte richiesta per questa tipologia di device di stampo Apple, situazione che avrebbe spinto l’azienda di Cupertino a tagliare la loro produzione, per evitare insomma sprechi inutili.
Inevitabilmente non si può avere il pieno consenso su tutto, se da un lato Apple si è ritrovata ad essere praticamente travolta dall’elevatissima domanda dell’iPhone 14 Pro, dall’altra parte si è resa conto che alcuni dispositivi non siano poi così reclamizzati. Qui c’è stato l’effetto contrario, ci si attendeva una domanda importante per il settore MacBook, Apple Watch e AirPods, ma invece così non è stato, costringendo in questo modo l’azienda di Cupertino a tagliare i vari ordini.
Si parla di settori in cui la concorrenza è molto elevata, ma rispetto al mondo smartphone gli utenti preferiscono risparmiare qualcosa in più e quindi virare verso dispositivi che siano più economici. Apple non può accontentarli, si tratta comunque di device di un certo valore economico e se la domanda scarseggia, l’unica soluzione resta tagliare gli ordini.
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