Apple sta studiando da tempo diverse tipologie di vetro per rendere i propri iPhone praticamente indistruttibili, ma chiaramente sta progettando novità che possano essere estese anche ad altri dispositivi dell’azienda di Cupertino.
Al momento è proprio l’iPhone 11 ad essere considerato lo smartphone con il vetro più resistente in circolazione e non riguarda solo la zona del display, ma anche il vetro che ritroviamo sulla scocca posteriore del dispositivo. Questi vetri sono così resistenti perché rafforzati attraverso un processo a doppio scambio ionico, ma l’idea di Apple è di poter realizzare praticamente un iPhone che sia indistruttibile, a prova insomma di qualsiasi caduta. A tal proposito, nelle ultime ore, è stato scovato un nuovo brevetto realizzato da Apple ed è stato il sito PatentlyApple a scovarlo.
L’obiettivo di questo brevetto è di rafforzare tutti i rivestimenti dei dispositivi elettronici della casa di Cupertino, quindi non solo iPhone, ma anche i futuri iMac ed Apple Watch. L’idea di Apple è di rivestire le varie strutture in vetro con rivestimenti anti-graffio e anti-riflesso, ma ciò comporta una maggiore delicatezza per il vetro che rischia di ritrovarsi con il tempo a continue usure e più suscettibile a rottura. Ecco perché l’azienda di Cupertino sta studiando un piano per rendere più resistente il vetro, ma allo stesso tempo non rinunciare ai rivestimenti anti-graffio e anti-riflesso.
Il nuovo brevetto studiato da Apple per rendere il vetro dell’iPhone, ma non solo, praticamente indistruttibile, fa leva su un nuovo approccio che prevede strati di copertura con sottili pellicole applicate con un trattamento fisico PVD (Physical Vapor Deposition) e altre tecniche. Questi strati possono essere rivestimenti trasparenti che formano i livelli anti-riflesso, strati anti-graffio, layer che aggiungono opacità e modellati per formare logo, testi o altri elementi visibili e altri strati ancora di ulteriori materiali.
Si possono in questo modo sfruttare strati formati da materiali policristallini, solidi composti da molti cristalli di varie dimensioni e varie orientazioni, con “granuli” intrecciati a spirale e in grado di rafforzare la struttura. Questo brevetto studiato da Apple però non è recentissimo, ma risale al secondo trimestre dello scorso anno, ora bisognerà capire se vedrà mai luce e potrà essere applicato ai prossimi iPhone.
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