Fra i pochi editori di riviste che non avevano accettato i termini imposti da Apple per la gestione degli abbonamenti tramite Edicola, Time Inc. era sicuramente il più importante.
“Era”, però, perché l’editore ha finalmente raggiunto un accordo con Apple e ha già provveduto ad aggiornare le proprie applicazioni per renderle compatibili con il sistema Apple.
Ad annunciare l’importante svolta con un’intervista al New York Times sono stati due rispettivi pezzi grossi: Laura Lang, CEO di Time Inc, ed Eddy Cue, il Senior Vice President Apple responsabile della divisione Internet Services.
Fra le riviste digitali che ora gli utenti iPad potranno trovare all’interno dell’Edicola ci sono pubblicazioni assai note anche fuori dai confini statunitensi, quali ad esempio People, Sport Illustrated ed Entertainement Weekly.
Altri grandi editori, come Condé Nast o Hearst, avevano accettato quasi subito le condizioni offerte da Apple, mentre Time ha continuato ad offrire applicazioni specifiche per le proprie riviste con la possibilità di acquistare singoli numeri oppure collegare il proprio abbonamento cartaceo e leggere gratuitamente i numeri digitali.
Questo meccanismo è rimasto invariato, solo che ora i lettori possono anche sottoscrivere un abbonamento mensile direttamente sull’iPad, al costo di 3,99$. Come succede anche per altre pubblicazioni, l’abbonamento costa meno di un singolo numero. Un dato che giustifica quanto rivelato da Cue al New York Times, ovvero che la maggioranza dei più di 5 milioni di utenti che utilizzano Newstand (ovvero l’Edicola) preferisce l’abbonamento all’acquisto della singola rivista.
Uno dei motivi che trattenevano Time Inc. dalla stipula di un accordo con Apple erano le modalità di raccolta dei dati degli utenti su iPad, limitate ad una profilazione “leggera” basata su opt-in da parte degli utenti. Modalità che molti editori, per cui quei dati sono fondamentali al fine di massimizzare la promozione e le raccolte pubblicitarie, vedevano come un grosso limite e un potenziale deal-breaker.
Non è chiaro che cosa abbia fatto cambiare idea agli executive di Time Inc. ma a giudicare dalle dichiarazioni della CEO Lang, secondo cui “i tablet saranno una parte sempre più importante dell’esperienza d’uso”, è lecito supporre che da parte di Apple non ci sia stata alcuna concessione particolare, ma solo una paziente attesa.
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