La Stampa su iPad, si può dare di più

di Redazione 6

Anche La Stampa arriva finalmente sull’iPad. Il quotidiano di Torino debutta con un’applicazione che si discosta fortemente dai software cloni dei concorrenti diretti (Repubblica e Corriere) ma che purtroppo non riesce ancora ad offrire un’esperienza d’uso all’altezza delle aspettative maturate nell’attesa di un paio di mesi che ha preceduto il lancio di ieri. Ottima la scelta di non limitarsi alla mera ripubblicazione del PDF dell’edizione cartacea ma ci sono ancora tanti spigoli da smussare.

L’esempio che La Stampa ha deciso di seguire è quello dell’applicazione per iPad del Wall Street Journal, ma l’allievo, in questo caso, dovrà fare ancora un bel po’ di pratica per superare il maestro. Il giudizio finale è positivo (ma non sono d’accordo gli utenti che hanno scritto le prime recensioni su App Store), non fosse altro per premiare l’impegno nel voler creare qualcosa di diverso.

Il direttore Mario Calabresi ha introdotto la nuova versione per iPad de La Stampa con un video (un po’ più animato di quello dei suoi colleghi – si pensi al De Bortoli con libreria alle spalle) e con un intervento sulla versione cartacea di ieri.

Nel filmato, girato su un treno, Calabresi presenta alcune “features” del giornale per iPad che però ancora mancano nella versione scaricabile al momento, come ad esempio la versione “ascoltabile” del Buongiorno di Massimo Gramellini recitata dall’autore della rubrica. Ancora nessun esempio nemmeno dei contenuti video. Arriveranno a breve, ci confermano da Torino, con una serie di aggiornamenti già in programma. L’applicazione attuale è insomma una sorta di vera e propria beta pubblica, non a caso ancora totalmente gratuita.

L’interfaccia è da migliorare ma dà a La Stampa per iPhone almeno un vantaggio immediato sulla concorrenza: l’applicazione è molto più leggera e si carica velocemente. Lo scaricamento dell’edizione del giorno (o di un arretrato) è molto più rapido proprio perché l’utente non è costretto a sorbirsi il download di un intero PDF.In più durante il giorno sarà possibile trovare degli aggiornamenti delle foto

La struttura in sezioni, basata sulla suddivisioni delle sezioni del giornale di carta, è una buona idea ma va decisamente migliorata la navigazione. In prima pagina manca un’indicazione precisa dell’operazione da compiere per aprire il menu di selezione (suggerimento: un tap in alto a destra), che tuttavia non manca nelle singole sottosezioni, all’interno delle quali ci si può muovere scorrendo il menu verticale posto a lato (in landscape mode) o tappando sul menu di navigazione a fondo pagina (in portrait mode).  Lo swipe fra gli articoli sarà una delle funzioni introdotte dai prossimi aggiornamenti, che correggeranno anche errori ” di gioventù” nell’allineamento e nella formattazione.

Nel complesso La Stampa per iPad deve migliorare sotto tanti punti di vista. Si può dare di più, senza dubbio, ma non è il caso di “stroncare” gli sforzi del giornale di Torino subito in partenza perché sembra che sia l’unica testata ad aver deciso di non uniformarsi al gregge, scegliendo la strada più difficile (probabilmente anche più costosa), rispetto a chi si è affidato invece ad una semplice traslazione del PDF.

E’ ad esempio il caso del Sole 24 Ore, altro giornale al debutto sull’iPad (link iTunes) . Ancora una volta un bel malloppo in PDF da scaricare, con foto sgranate ed edizioni pesantissime. L’interfaccia è lenta e faticosa, poco leggibile. Nulla di innovativo, insomma, solo la necessità di fare presenza dove ci sono già i concorrenti, con una soluzione che vuole convincere che tutto cambia quando nulla cambia.

Link: La Stampa per iPad su App Store

Commenti (6)

  1. Non è vero che l’applicazione del Corriere per iPad è la “mera ripubblicazione del PDF dell’edizione cartacea”. E’ stata aggiornata diversi settimane fa ed ora include file multimediali come i video in HTML5 e tante altre cose.

  2. @ Dendy:
    La struttura è sempre quella del PDF, con sopra “incollati” un podi video e di foto. Il problema è di concetto, la Stampa di fatto è l’unica testata a non aver personalizzato un lettore avanzato di PDF ma ad aver deciso di strutturare l’app per iPad con contenuti tecnicamente davvero dinamici. Che poi il risultato sia ancora sub-standard possiamo essere d’accordo, anche perché gli altri giornali “appaiono” magari in maniera migliore, ma credo che vada decisamente premiato il tentativo.

  3. L’impaginazione di un quotidiano è figlia del media su cui deve essere distribuito: la carta.
    Possibile che io con un iPad debba sfogliare le pagine per cercare dove continua l’articolo della prima pagina, oppure zoomare continuamente per seguire la formattazione in colonne che non ha nessuna relazione con lo schermo del dispositivo che ho in mano?
    Questo aspetto a me pare ovvio ma, a vedere dalle edizioni digitali proposte (…e anche dai commenti degli utenti…), evidentemente non lo è.
    Secondo me la Stampa, a differenza dei vari Corriere, Sole,ecc., ha dimostrato di aver capito la direzione in cui è necessario andare ma, al momento, il voto è molto basso a causa della pessima usabilità dell’oggetto.
    Darei un 4, portato a 5 e mezzo come incoraggiamento :)
    L’idea è buona ma il prodotto così com’è non è fruibile ed anzi è dispersivo e molto faticoso da dominare…

    P.S. Questo link è migliore
    http://www.lastampa.it/promozioni/abbonamenti/ipad.asp
    P.P.S. Calabresi: il congiuntivo!!!
    P.P.P.S. Calabresi: l’iPad non è in 16:9

  4. Il sole 24 ore per iPad è una applicazzione pessima e scattosa. Se non connesso ad un wi-fi potente (ergo, quando ero solo sotto 3G) non sono mai riuscito a scaricare il giornale. Arriva sino alla fine del download e poi non me lo fa vedere.. sull’iphone 3Gs (con software 4.0) ancora peggio.. lo scarica ma poi quando provo ad apriore il giornale va in crash.. veramente pessima.. se sperano che qualcuno sia disposto a pagare tutti i soldi che chiedono (non ha abbonamenti ma solo una sorta di ricariche, per le quali il giornale viene a costare 240 euro per 365 copie: 0,65 € a copia.. che è poco meno di quanto costa l’abbonamento cartaceo.. e tenendo conto che risparmiano la carta e la distribuzione direi che è un ben misero sforzo. più che altro sembra un tentativo di lucrare sui clienti fessi e dal portafoglio pieno).. ma se pensano che i professionisti siano disposti a pagare per un prodotto così pedestre sbagliano di grosso..

  5. Confermo. L’edizione iPad della Stampa è da migliorare parecchio. Ci sono i due scogli dello scaricamento, prima per la versione web, poi per il giornale integrale, che ti devi sorbire per intero. Non puoi ad esempio scegliere direttamente la versione stampa. Se lo si spegne durante il caricamento, lo stesso si interrompe. E poi sono 4 giorni che l’app non funziona più.

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