Il motivo di questa decisione è semplice: poche vendite, non sufficienti a rendere felici gli inserzionisti che pubblicano le loro pubblicità sulle riviste. Certo questo non significa che Condé Naste stia completamente lasciando perdere il mercato per iPad, come dimostrato anche da un misterioso progetto della compagnia che sarà rivelato solo il prossimo maggio, solo che prima di buttarsi nella conversione di una nuova rivista in formato digitale penserà bene alle opportunità economiche dell’impresa.
Certo mette un po’ di tristezza vedere che proprio Condé Naste, che con grande entusiasmo aveva progettato versioni digitali di alcune delle più importanti riviste del mondo (GQ, Vanity Fair, Wired, The New Yorker, Glamour), ora si vede costretta a rinunciare al sogno di rivoluzionare l’editoria.
“Ufficialmente volevamo portare tutte le nostre riviste su iPad perché si tratterà di uno stream molto importante.” Ha commentato un portavoce dell’editore. “I nuovi cambiamenti potrebbero rallentarci. Nella mia opinione questa mossa fa sembrare Condé intelligente, perché abbiamo le nostre ambizioni, ma non vogliamo avere fretta.”
Il presidente di Condé Naste Bob Saureg ha aggiunto:
“Non ci sono stati fondamentali cambiamenti nei nostri piani, nel nostro impegno o entusiasmo riguardo le applicazioni. Data la nostra posizione dominante nell’industria, con edizioni digitali di otto dei nostri titoli su iPad e altri in arrivo si tratterà di un’ottima offerta alla nostra cintura, stiamo aumentando la nostra attenzione nella distribuzione e impegnandoci perché le vendite possano essere incoraggianti.”
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Ma và? Le versioni digitali non hanno lo stesso appeal delle versioni cartacee, a un costo che è pressapoco lo stesso.
E la rivista cartacea una volta letta la posso regalare.
Condè Nast non è nemmeno in grado di fare un sito di rinnovi online che funzioni, figuriamoci se si mette a fare, bene e in fretta, riviste per ipad.
IMHO il ritardo è dato da altri fattori.
Per il resto quoto asd.