Philips Hue è una particolare lampadina “connessa” che si può controllare e regolare tramite Wi-Fi (protocollo ZigBee per la precisione) direttamente dal Web oppure da un dispositivo iOS.
Con una specifica applicazione è possibile regolare l’intensità e il colore della luce, automatizzare alcune impostazioni e fare molte altre cose precluse ad una normale lampadina LED. E basta un po’ di ingegno per fare ancora di più: insegnare a Siri come controllare le lampadine di casa.
E’ quello che ha fatto Brandon Evans. Il metodo di fondo è quello che abbiamo già visto adoperato altre volte per le più curiose personalizzazioni di Siri: un proxy software (SiriProxy) installato sulla rete locale che intercetta i comandi vocali, li confronta con una libreria locali di operazioni possibili e procede ad inviare i dati al server Apple se non vengono trovare corrispondenze.
Con questo metodo Evans ha “insegnato” a Siri alcuni comandi specifici come “spegni tutte le luci”, “accendi la luce in nome-stanza”, “Illumina la stanza da letto d’azzurro” e così via. Ad ognuno dei comandi corrisponde un impostazione della Hue Light installata nella zona della casa interessata.
Fra i limiti di questo sistema, l’impossibilità di insegnare a Siri le sfumature del linguaggio naturale per dire frasi come “imposta le luci per creare un’atmosfera romantica” (a meno di una corrispondenza diretta del comando nella libreria) e il fatto che il proxy debba girare di continuo sulla rete. Per ovviare al secondo problema Evans ha dedicato un Raspberry Pi a questo compito con qualche ulteriore “smanettamento” in Ruby.
Un progetto interessante, per quanto costoso (un kit da 3 Philips Hue Lights costa circa 199€ – sarà disponibile a marzo in Italia sullo Store Online, già disponibili negli Store “fisici”) che mostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quali infinite possibilità si prospettano per Siri quando e se Apple deciderà di aprirne le API anche agli sviluppatori di terze parti.
Negli Apple Store, in esclusiva, le lampadine sono già disponibili da 2 settimane.
@Ciccio Pasticcio: Thanks, aggiorno!