Una delle novità con cui gli utenti iPhone 5 si trovano a fare i conti è l’introduzione di un nuovo formato di scheda SIM ancora più piccolo della micro-SIM che debuttò nel 2010 su iPad di prima generazione.
Praticamente tutti gli operatori hanno confermato che metteranno a disposizione dei propri utenti nano-SIM compatibili con il nuovo iPhone, ma non è detto che le nuove schede siano già disponibili ovunque dal day one. Niente paura, però, perché se siete sufficientemente coraggiosi esiste sempre la procedura di taglio manuale della schedina.
Non tutte le SIM sono uguali
Secondo la definizione dell’Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni, la nuova nano-SIM 4FF ha queste dimensioni: 8,8mm x 12,3mm e 0,67mm di profondità. Larghezza e lunghezza sono notoriamente minori rispetto allo standard micro-SIM. Cambia anche lo spessore, seppur di soli 0,09mm rispetto a quello della micro-SIM 3FF (0,76mm).
Una variazione talmente impercettibile che neppure il SIM-tray di precisione dell’iPhone 5 sembra “curarsene” più di tanto. Il che significa, in poche parole, che anche quest’anno potremo sfoderare taglierino e riga in metallo e “fare da soli”, senza ricorrere ad un ulteriore assottigliamento della vecchia SIM con mezzi poco ortodossi (leggi “carta vetrata”).
Attenzione però, perché non tutte le micro-SIM possono essere ridotte a nano-SIM. Prima di procedere (se ve la sentite) controllate che la vostra micro-SIM sia effettivamente della tipologia 3FF e abbia il chip più piccolo (a grandi linee vanno bene le micro-SIM “nuove” non ricavate da vecchie mini-SIM 2FF).
Lo schemino qui sopra, creato da iPhoneZen, spiega rapidamente la differenza. Quelle che si possono utilizzare per l’operazione sono le SIM cerchiate di rosso nell’immagine.
Per i pigri: il taglia-SIM
Ai produttori cinesi di ammennicoli per la telefonia non sarà parso vero: l’iPhone 5 e l’introduzione della nano-SIM è un’occasione ghiotta per inondare il mercato con taglia-SIM ad hoc, che permettono di velocizzare un’operazione che, se svolta a mano, richiede un po’ più di cura e di tempo.
Le offerte si sprecano, con prezzi che variano fra i 15 e i 30 per una specie di punzonatrice che utilizzerete una sola volta e poi riporrete nel cassetto. Quello mostrato nella foto qui sopra è il taglia-SIM della Noosy, che costa circa 25€.
Se proprio non vi va di sporcarvi le mani, non avete che l’imbarazzo della scelta, a patto che stiate attenti a non comprare per sbaglio il modello che riduce le Mini-SIM in Micro-SIM (grande hit del 2010).
Soluzione fai da te (con template)
Veniamo infine alla soluzione per gli intrepidi che non temono i cerotti né i punti di sutura, non ne vogliono sapere di cineserie a lame di acciaio e preferiscono maneggiare taglierino, riga in metallo, scotch e fare tutto alla maniera dei veri duri geek.
Per fortuna è già disponibile un template in PDF da stampare con tutte le istruzioni e le linee di taglio che semplifica enormemente la procedura. L’ha creato iPhoneZen e c’è poco altro da spiegare. Scaricatelo e seguitene le istruzioni semplicissime.
Qualche consiglio utile: fermate la micro-SIM sul foglio con un pezzo di nastro da pacchi trasparente. Vi aiuterà a tenerla ferma ed eviterà che la schedina schizzi via assieme al taglierino e ad un’ampia porzione di una delle vostre falangette (una di quelle che vi sono rimaste attaccate dopo le operazioni di taglio delle nano-SIM nel 2010). Mettete sotto il foglio una base da taglio (se l’avete) o più semplicemente una rivista.
Soluzione risk-free: aspettare
Val la pena ricordare che la procedura, per quanto abbastanza semplice e alla portata di molti, potrebbe anche non andare a buon fine. In altre parole: se la SIM dopo il taglio non funziona più, non prendetevela con noi!
Se proprio proprio volete stare sicuri, attendete che il vostro rivenditore di fiducia abbia un po’ di nano-SIM in magazzino e fatevene rilasciare una “vera”.
Tre, Tim e Vodafone le avranno quasi certamente disponibili fin da subito, mentre per i clienti Wind al momento non ci sono certezze, anche se gli addetti all’assistenza dell’operatore ci hanno confermato a più riprese che presto le nano-SIM saranno disponibili presso i negozi convenzionati.
Avviso: la SIM 128K di CoopVoce non va bene. E’ diversa.
resta il fatto che rimane piu alta e non so se il carrello porta sim si blocchi o meno per tale spessore…
La vera “rivoluzione” sarebbe se facessero direttamente la sim integrata nel telefono e dessero la possibilità ai gestori tramite software di attivarla in remoto tramite imei. Io per colpa di una microsim e relativo adattatore ho rischiato di buttare nell’immondizia un Blackberry 9800 perchè la sim era uscita accidentalmente dall’adattatore e si è incastrata nell’alloggio del telefono rovinando i contatti. Per fortuna me lo hanno aggiustato in garanzia.
CDMA @Massimo:
Lasciate perdere. Non tagliate la vostra SIM. Se si incastra nel telefono sono volatili per diabetici (come dicevamo noi nel Medioevo).