E’ ormai un’epidemia di fannullite acuta a mezzo iPad quella che ha colpito buona parte del parlamento italiano. O almeno, è quello che emerge da un’altra impietosa galleria fotografica pubblicata ieri dal Corriere online. Dopo il caso di Simeone Di Cagno Abbrescia, pizzicato a visitare un sito di escort ben poco onorevole, e le foto del deputato Menia intento a battere il record del collega di banco a Rocket Bird, si poteva pensare che i frequentatori di Montecitorio sarebbero stati un po’ più attenti e avrebbero iniziato a nascondere gli schermi dei propri iPad dall’occhio indiscreto delle fotocamere dei reporter.
Macché, niente da fare. Quella che vedete in apertura è senza dubbio la foto più significativa: in un cortocircuito degno della filastrocca infinita del re seduto sul sofà, l’Onorevole Martino gioca a carte sul suo iPad mentre la deputata Bergamini gli mostra, proprio sul Corriere online, una foto di qualche giorno fa che lo ritrae nella stessa identica posizione… mentre gioca a carte sul suo iPad. E così via, direbbe Kurt Vonnegut.
Ma la Bergamini e Martino non sono i soli ad essere stati beccati dai fotografi. C’è Gaetano Pecorella, Onorevole e avvocato difensore del Premier Berlusconi, che fedele alla scelta del collega di partito Martino si dedica ad un gioco di carte, in questo caso un solitario.
Il leghista Dussin (foto Eidon) non gioca ma è concentrato a sfogliare le offerte degli orologi su eBay, una ricerca che non dubitiamo possa avere a che fare con qualche proposta di legge in fase di studio, come dimostrano i pesanti tomi aperti. Sotto l’iPad.
Il pidiellino Aracu è impegnato in una partita a Flick Kick Football (e non è neppure la più aggiornata versione brandizzata Chelsea) mentre due deputate parlano della foto che una di loro si è fatta scattare con la testa su una spalla del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Un livello di tenerezza così non si vedeva dai tempi dei primi video del gatto Maru.
C’è da dire che non tutti sono impegnati in attività di puro svago. Molti deputati usano l’iPad semplicemente per andare su Internet (alcuni per cercare le foto proprio o di qualche collega su Google immagini). Viene però da chiedersi come facciano a collegarsi liberamente a qualsiasi sito. Le opzioni sono 2: o la copertura 3G in Parlamento è ottima o nell’emiciclo di Montecitorio non vale la legge Brunetta (che in parecchi uffici pubblici consente di bloccare l’accesso tramite Wi-Fi a vari siti, non solo hard – compresi GMail, Facebook, Twitter ed altri ancora).
Trovate la galleria completa su Corriere.it
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la prima foto è un capolavoro!
C'è poco da esserne orgogliosi, dato che gli iPad sono stati acquistati con i soldi di tasca nostra!!!!
Spero, davvero lo spero, che prima di morire, potro dire almeno UNA volta nella mia vita "sono orgoglioso del mio governo".
Adesso mi viene solo da vomitare.
Ale
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, e sono sicuro che mi beccherò gli insulti per prendere questa posizione, ma la critica che hai fatto (e che in molti hanno fatto in questi giorni: "l'ha comprato con i soldi pubblici") mi sembra priva di senso. Si può dire di tutto (ma proprio di tutto) di un sacco di nostri parlamentari, ma dire che hanno preso iPad con i soldi "pubblici" non significa nulla.
Perché il loro stipendio è pubblico come quello di tutti i dipendenti pubblici appunto, e con i soldi dello stipendio uno ci acquista quello che gli pare. Da un iPad ad una pistola ad un completino sexy ad un cacciavite.
Qua non c'entra "che cosa" si compra, ma è l'utilizzo che se ne fa. Anche i PC sono acquistati con i soldi pubblici ma nel momento in cui sono stati pizzicati a visitare siti non proprio inerenti alla loro funzione, non ho mai sentito nessuno dire "hanno acquistato quel PC con i soldi pubblici".
E' l'utilizzo che conta, non l'oggetto in sé. Se un qualsiasi dipendente pubblico venisse beccato a giocare a scarabeo non solo su iPad ma su PC piuttosto che su Mac o iPhone durante l'orario di lavoro di sicuro non se la caverebbe a buon mercato. In Parlamento invece le cose stanno diversamente.
Dire che iPad è stato comprato con i soldi pubblici non significa nulla, anche perché l'attività è pubblica ma nel momento in cui quei soldi arrivano al privato cittadino diventano soldi privati con cui uno ci fa quel che gli pare.
Detto questo, non mi piace nemmeno fare l'ipocrita, e sappiamo bene tutti che in una seduta che dura 8/9 ore, probabilmente tutti ci prenderemmo un momento di svago nel fare qualcosa che, ripreso e immortalato da un obiettivo di una fotocamera, si presterebbe alla facilissima critica. E puntare il dito sui nostri parlamentari è come sparare sulla croce rossa.
Molti dei nostri parlamentari devono vergognarsi per molte cose, ma sinceramente questa la valuto una questione non così eccezionale.
Anche in inghilterra lo usano, come si usa il PC, e non venitemi a dire che i parlamentari inglesi non ci giocheranno pure loro ogni tanto :)
http://web.orange.co.uk/article/news/mps_allowed_to_use_ipad_in_commons
@rogerdodgerTM
l'avessero comprato con i loro stipendi, nulla da dire, ma gli è STATO COMPRATO dal governo. Quindi sono soldi pubblici, e mi pare che con tutti i soldi che prendano stare "attenti" 8 ore non sia una grande richiesta.
@rogerdodgerTM su twitter
il problema è che sti fannulloni( domanda ma brunetta l'hanno spedito da qualche parte? ormai è un fantasma da quando si è appresso che le sue misure non sono servite a nulla) non lo usavano nei momenti di pausa, che nulla da dire fai quel che ti pare, ma proprio mentre erano in seduta e quindi mentre lavoravano
se parliamo di uso, allora ne fanno un uso non consono ;)
Esatto.
La presenza di iPad tra i banchi dell'emiciclo è così diffusa perché quasi tutti i partiti se lo sono regalato lo scorso Natale (e parliamo di oltre un migliaio di esemplari tra le due camere). In precedenza lo usavano quattro gatti. Sono sempre soldi pubblici, quello che cambia è il modo in cui vengono spesi.
Una cosa dobbiamo dirla ... iPad e' veramente facile da usare e con un sistema operativo intuitivo .... se dilaga tra i ns dinosauri della politica :)
@ rogerdodgerTM su twitter: quelli sono soldi pubblici, fatti dalle donazioni degli iscritti e ai vari finanziamenti statali che ricevono i partiti. tra l'altro mi sembra anche che si siano regalati i modelli 64GB wifi+3G... mica i modelli base..
gianji
io non so chi li ha comprati. Il mio discorso si basa sull'assunto che li abbiano presi con i loro stipendi.
Ma quello che volevo far capire è che ci si scandalizza più per il fatto che c'è di mezzo un iPad piuttosto che per il fatto che continuino a fare quello che prima facevano sui PC.