Qualche tempo fa, nel segnalare la versione per iPad di iBreviary, avevamo riportato un commento dell’ideatore dell’applicazione, Don Paolo Padrini, sul possibile utilizzo del Tablet al posto del Messale.
“Come lezionario per le letture non sarebbe affatto male” ci aveva detto Don Paolo “Comunque anche come Messale (il librone che il prete usa per celebrare n.d.r.) potrebbe tranquillamente essere usato, non c’è nessuna indicazione o tanto meno proibizione in merito.”
Vi avevamo promesso che non appena avessimo saputo di una Messa celebrata con l’iPad ve ne avremmo parlato. Promessa mantenuta. Don Michele Bigi, lettore di TAL, ci ha inviato alcune foto scattate al campo estivo dell’Azione Cattolica Ragazzi a Gramolazzo (MS) durante il quale ha celebrato la Messa con l’iPad: “Comodissimo!”.
Forse è ancora presto per vedere l’iPad sull’Altare Maggiore di qualche cattedrale italiana, ma di sicuro il Tablet Apple entra nella valigetta per la Messa “da viaggio” (quella che il sacerdote può portarsi appresso per celebrare ovunque) molto meglio di un grosso libro. Di sicuro è più leggero.
Don Michele, nel caso specifico, non ha utilizzato iBreviary per la celebrazione ma alcuni PDF del Messale. Segnali di innovazione in un’istituzione basata sull’osservanza della tradizione quale è la Chiesa Cattolica, non possono che far piacere, soprattutto se chi siede “più in alto” sembra approvare queste novità (per quanto ancora affidate alla buona volontà di sacerdoti come Don Paolo e Don Michele).
Altre foto inviate da Don Michele (che ringraziamo ancora) nella gallery qui sotto.
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600 euro di 8x1000? Soldi spesi bene, complimenti.
Riccardo dice:
Se usato bene, direi investiti bene, come per ogni cosa.
Si può avere anche un'applicazione che, con la voce da vecchietta, intona l'alleluia (stonatissimo, ovviamente...)?!?
Ma come vengono ben spesi i nostri soldi dell 8x1000!! Bravi Complimenti!!!
-teo- dice:
di grazia, come potrebbe essere un investimento. Non ci sono storie, è uno schiribizzo personale e basta. Rinnovo vivi complimenti per i 600 e rotti euro spesi.
@ Tombolus:
guarda che i sacerdoti ricevono regolare stipendio con il quale possono comprarsi quello che vogliono... ipad compreso!
Io sono molto critico nei confronti della chiesa e dei preti, non sono credente e trovo che papa e co. stanno sbagliando tutto da un bel po' di tempo in quà, ma rispetto chi ci crede.
Più che altro non capisco la polemica. Se volete lamentarvi vi lamentate dello stipendio a tutti i preti, del fatto che la chiesa non paga certe tasse, che praticamente mezza Roma a livello immobiliare è del Vaticano eccc... non del fatto che un normalissimo parroco (che poi in tanti casi fanno anche del gran bene e sono persone che alla comunità danno tanto) si compra un normale oggetto con il suo stipendio.
Ch epoi per altro se lo compra per un attività che torna alla comunità, e se pure fosse uno sghiribizzo, ripeto, son soldi suoi. Non è un francescano che ha fatto voto di povertà, a quanto mi par di capire no?
Ole dice:
certo, da un punto di vista puramente relativista ed individualista hai pienamente ragione ed io sono con te nel ribadirlo... Peccato che i sacerdoti sono antirelativisti e la dottrina cattolica sia fortemente antiindividualista (non nel senso dell'attivarsi per il bene altrui bensì nel senso di porre prima il piacere individuale, proprio, a quello collettivo).
Il tuo discorso, insomma, va bene per qualsiasi persona tranne per coloro che rispondono a dettami morali e dottrine codificate e condivise su base moralista od etica.
In pratica, il sacerdote non è per niente libero di fare quel che vuole fare, o meglio lo è ma sarebbe al sua morale a fargli "cassare" di default certe scelte in virtù di altre.
Riccardo dice:
Forse non hai idea di cosa si possa fare con un iPad o che ormai (purtroppo o per fortuna) il sacerdote non è più quello chiamato a celebrare e basta, ha sul groppone tante altre mansioni per cui un l’informatica non può essere che di ausilio.
Anche io sono rimasto stupito vedendo chilometri di fibra ottica pronta per la posa dentro un monastero, ma vedendo ora come viene usata, non stona a fianco del valore dell’essenzialità.
-teo- dice:
per favore... ma sul serio, per favore.
(certo che conosco le potenzialità delliPad, sono un utente e consumatore Apple ad ampio spettro)