Lo scorso ottobre davamo notizia della “liberalizzazione” dell’uso dell’iPad da parte dei parlamentari tedeschi nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno del Bundestag. L’esito di tale decisione, a qualche mese di distanza, lo documentano un articolo e una galleria fotografica dello Spiegel Online, che non a caso titola “Politiker im iPad-fieber”, ovvero: “I politici con la febbre da iPad”.
L’iPad come un’epidemia, insomma. Dopo che i vertici del parlamento hanno sdoganato il Tablet, quasi nessuno è rimasto immune. Il prezzo non è un problema ed è facile per i parlamentari giustificare il rimborso dell’acquisto per fini professionali, dato che poi quasi tutti utilizzano l’iPad come sostituto del portatile per rispondere rapidamente alle mail di lavoro e in generale per “comunicare meglio e più rapidamente”.
E’ di Angela Merkel il ruolo di apripista: la cancelliera ricevette un iPad in regalo dall’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger e mostrò di gradire alquanto. Ci fu poi il caso di Jimmy Schulz, il politico della FDP che a giugno lesse un suo discorso direttamente dal tablet, beccandosi un richiamo ufficiale e innescando il processo che ha poi portato al cambio di regolamento dell’ottobre scorso.
Il Bundestag non ha fornito numeri certi ma secondo stime ufficiose pare che l’iPad faccia parte ormai della dotazione di circa la metà dei parlamentari tedeschi. “Si potrebbe pensare che Apple abbia progettato l’iPad per il Bundestag”, scherza Dieter Wiefelspütz, SPD, che guarda positivamente a questa svolta tecnologica e non è d’accordo con i critici come Wolfgang Bosbach, CDU, secondo i quali l’uso dell’iPad durante le sedute ha assestato un duro colpo al livello di concentrazione e di attenzione dei membri del parlamento.
Il partito dell’iPad è totalmente trasversale e nonostante le voci critiche non manchino, non sembra incontrare in ogni caso forti opposizioni. Per Bosbach il rischio è che il parlamentare si chiuda nel magico mondo dell’iPad e si isoli un po’ troppo dall’esterno: “Impossibile seguire tre ore di seduta guardando lo schermo e stando attenti allo stesso tempo”. Ma Wiefelspütz non è d’accordo: “Un oratore deve saper catturare il suo pubblico. Ora deve battersi anche con il fascino dell’iPad, ma le distrazioni non mancavano neppure prima.”
Certo che la tentazione di un giochino, di Twitter o di una rapida occhiata alle notizie sui principali siti internet è dura da battere, anche se l’oratore è dei più bravi. Il primo a farsi pizzicare è stato Peter Müller, CDU, immortalato mentre giocava a scacchi sul tablet durante una riunione.
Peter Müller da loro potrebbe rappresentare l’eccezione, da noi bisognerebbe stupirsi di qualcuno che non stia giocando ad iBriscola o lanciando qualche uccellino… iPad o iPhone rigorosamente a nostre spese, i loro stipendi non gli consentono acquisti di “lusso”…
Non ricordo in quale città italiana li volevano dare ai consiglieri comunali ma vennero fuori un mucchio di polemiche, certo che visti gli ultimi avvenimenti bisognerebbe attivargi il parental control …