Nei giorni scorsi si sono susseguite varie ipotesi su quale sarà il tema centrale e quali le principali novità dell’evento Apple dedicato all’istruzione che si terrà oggi a New York.
Dopo il Wall Street Journal, che ieri ha svelato che sarà il Vice Presidente Roger Rosner ad occuparsi del nuovo progetto “educational”, anche Bloomberg ha scatenato i segugi (o ha ricevuto le giuste imbeccate da Cupertino) e ha pubblicato qualche dettaglio in più su quanto vedremo nel pomeriggio. Il report conferma la sensazione già avevamo, ovvero che si tratti di un evento particolarmente USA-centrico, soprattutto in relazione all’istruzione, anche se qualche novità sugli strumenti software che accompagnerà l’annuncio potrebbe riguardare anche il mercato globale.
Secondo quanto riportato dall’articolo di Bloomberg i nuovi strumenti che Apple presenterà domani punteranno a “rivoluzionare” i libri di testo utilizzati dal kindergarten al K-12, che tradotto dal gergo del sistema scolastico statunitense significa dall’asilo all’ultimo anno della scuola secondaria (le nostre superiori).
“I piani, che verranno svelati dal capo degli Internet Services di Apple Eddy Cue,” scrive Bloomberg, “saranno finalizzati all’allargamento dell’offerta di materiali educativi disopnibili per iPad[…]. Puntando al mercato dei libri di testo, che vale 10 miliardi di dollari all’anno, Apple utilizzerà il tablet per incoraggiare gli studenti a fare a meno di tomi costosi che appesantiscono gli zaini in favore di libri interattivi digitali che costano meno e possono essere aggiornati ovunque via web”.
Quali siano, di fatto, gli strumenti in questione, non è ancora ben chiaro. L’ipotesi più attendibile è che si tratti di un software (o di una suite di software) che renda semplice la creazione di libri da parte di editori grandi e piccoli, i quali potranno facilmente arricchire la propria proposta con video e immagini.
E non è tutto: non sarebbe da escludere, secondo Bloomberg, la possibilità che i nuovi strumenti siano indirizzati anche al più ampio mercato del self-publishing pur mantenendo di base lo scopo educativo/accademico (e non, a quanto pare di capire, la pubblicazione di libri di fiction o altri generi su iBookstore, settore in cui ad oggi Amazon domina incontrastata):
“Apple vuole anche dare forza ai self-publisher per permettere loro di creare nuovi strumenti di insegnamento. Gli insegnanti potrebbero utilizzarli per creare i materiali per la lezione della settimana. Gli scienziati, gli storici o altri autori potrebbero pubblicare contenuti dall’aspetto professionale senza necessità di un accordo con un editore”.
Ne sapremo sicuramente di più oggi pomeriggio. Vi ricordiamo che The Apple Lounge seguirà l’evento con il suo Live Blog a partire dalle 15:45.
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