Dopo il Lisa venduto su eBay per 15.000 dollari e il Mac SE trasparente la cui asta con base a 25.000$ è finita deserta, ecco in vendita un altro oggetto Apple adatto a finire nella collezione di qualche appassionato di tecnoarecheologia cupertiniana.
Il computer vintage in questione è un Macintosh Portable risalente alla fine degli anni ’80. E’ una versione portabile di un Macintosh “da scrivania” che poteva essere trasportato con una “facilità” che in quegli anni era forse ritenuta sufficiente per poter definire portabile un computer.
La versione di Macintosh Portable oggetto dell’asta ha la particolarità di essere un prototipo utilizzato prima della commercializzazione per fini dimostrativi e soprattutto ha una peculiare caratteristica: il trackball è spostato sulla sinistra, segno che questo modello era stato accomodato per le esigenze di un utente mancino.
La posizione della tastiera del computer è ciò che differenzia in larga parte questo “portabile” dall’estetica del laptop odierno. Sarà soltanto con la prima serie di PowerBook, di cui questo è un illustre predecessore, che la forma a conchiglia comincerà a definirsi e la tastiera a rientrare più vicina allo schermo, lasciando spazio sulla parte anteriore per appoggiare i polsi e fare spazio al trackball in posizione centrale.
Il prezzo di partenza per questo cimelio è relativamente basso (o almeno, lo è per il collezionista Apple incallito): 1750€. Caveat emptor, però. Il computer non funziona, perché ha la batteria completamente fusa. Il cavo per collegarlo alla corrente è in dotazione, ma a differenza di quanto accade nei moderni laptop non può essere utilizzato per bypassare l’alimentazione della batteria ma solo per ricaricarla. Il venditore confida che qualche smanettone appassionato possa avere la pazienza e la capacità (e magari anche i verdoni) per comprarlo e riportarlo all’antico splendore.
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