La storia del logo Apple rovesciato

Come scriveremmo se fossimo in una rubrica della Settimana Enigmistica, “Forse non tutti sanno che” fino a una decina di anni fa il logo Apple sul line up di portatili dell’azienda era “rovesciato”. Un immagine vale più di mille parole: ecco ad esempio, qui a sinistra, il PowerBook G3 di Wozniak in una foto della fine dello scorso decennio.

Come potete vedere i vecchi portatili, una volta aperti mostravano il logo rovesciato ad un osservatore esterno. Il PowerBook G4 fu il primo dei laptop Apple ad implementare il logo come lo conosciamo adesso, ovvero visibile nella giusta prospettiva per chi guarda “da fuori”.
Joe Moreno, dipendente Apple dal 1998 al 2007, ha raccontato sul suo blog i “retroscena” di quel cambiamento, un piccolo dettaglio che può aver contribuito alla successiva brand awareness di Apple.

La decisione di apporre il logo in modo che fosse nella posizione giusta per l’utente e non per l’osservatore maturò a partire da una semplice e comprensibile osservazione da parte del team di designer Apple:

“Ci fu detto dall’Apple Design Group, che prende molto sul serio le questioni relative alle [linee guida per le] interfacce umane, che avevano studiato il posizionamento del logo e scoperto un problema”, scrive Moreno sul suo blog. “Se il logo Apple veniva piazzato in modo che fosse allineato correttamente una volta aperto il computer, sarebbe stato orientato al contrario con il computer chiuso. […]
Perché questo era un problema? Perché il design group aveva notato che gli utenti cercavano costantemente di aprire il laptop dalla parte sbagliata.”

La sua fissazione con la miglior User Experience possibile, spiega ancora Moreno, aveva convinto Jobs che posizionare il logo “alla rovescia” per l’osservatore fosse la soluzione migliore per l’utente.
E’ evidente che però qualche anno più tardi Jobs cambiò idea.

“Aprire un laptop dalla parte sbagliata,” conclude Moreno, “è uno di quei problemi che si autocorreggono e durano solamente pochi secondi. Tuttavia un logo rovesciato è un problema che dura indefinitamente”.

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