La leggenda urbana su Steve e le viti del MacBook

 

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Ieri parlavamo di come Steve Jobs assomigli di più ad una rockstar che ad un grande capitano d’industria, grazie anche agli aneddoti e alle leggende di cui è protagonista. Possiamo aggiungere alla lunga serie una nuova urban legend che questa volta riguarda uno degli aspetti che Steve ha sempre curato in maniera quasi maniacale: il design. Al centro della leggenda le due viti inserite sul pannello laterale del MacBook.

L’autore del blog Macenstein, infastidito dal fatto che nonostante le due viti il panello sembrasse instabile e un pochino labile, ha chiesto lumi a due Mac Genius del più vicino Apple Store e ha scoperto la leggenda.

Sembra che le due viti siano state inserite a soli fini estetici per bilanciare le due viti di sicurezza sul pannello opposto. In realtà questo fatto era già noto al tempo del lancio del MacBook e fu anche riportato da Apple Insider. La storia tuttavia riguarda il modo in cui alla Apple arrivarono alla decisione di sistemare le viti in questo modo.
Leggenda vuole, dunque, che gli ingegneri di Cupertino, recatisi da Steve Jobs per presentargli il prototipo del nuovo MacBook, ottennero dal capo, che si era limitato a soppesare per qualche momento il laptop con fare indagatore, una secca e fulminea risposta.
La vite sul fondo, che nel prototipo rimaneva spostata verso l’ esterno, doveva essere posta al centro e le due viti su uno dei pannellini laterali, il cui compito era quello di tenere praticamente insieme la scocca, dovevano essere controbilanciate da altrettante viti sul pannello opposto. Senza nemmeno aprire il nuovo prototipo, Steve aveva deciso così e così doveva essere.

Il risultato fu che gli ingegneri inserirono le viti aggiuntive a soli fini estetici lasciando leggermente labile il lato su cui erano inserite, forse non capendo che nelle intenzioni di Steve la simmetria sarebbe dovuta essere completa: le viti dovevano avere anche su quel lato una funzione di fissaggio.

Nei commenti al post di Macenstein , c’è chi afferma che la leggenda sia in realtà un storia più che plausibile, sostenendo che anche negli Apple store si utilizzano strategie simili. Il quadro elettrico che di solito viene montato sulla sinistra del negozio rispetto all’entrata ha un suo gemello scollegato e non funzionante sulla parete opposta dello store, la cui unica funzione sarebbe quella di bilanciare l’ambiente dal punto di vista compositivo.

 

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La storia punta su uno degli aspetti che meglio si presta ad una caricatura: Jobs ossessionato dalla simmetria e dal design fino al punto di decidere di inserire componenti inutili su di un laptop per bilanciarne la figura; tanto più, dice l’autore di Macenstein, che non vi capiterà mai di guardare i due lati opposti di un MacBook contemporaneamente!
Concludiamo con una citazione di una nota frase di Jobs che in parte spiega perché queste leggende, quando nascono, sono effettivamente molto plausibili:

Nel vocabolario della maggior parte delle persone, design significa rivestimenti in legno. Significa decorazione d’interni. E’ la scelta del tessuto per il copridivano. Per me nulla è più lontano dal significato di design. Il design è l’anima fondamentale di ogni creazione dell’uomo che finisce per esprimersi in consecutivi strati esterni del prodotto o del servizio offerto.

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