La Genius Bar è, in soldoni, l’help desk presente all’interno di ogni Apple Store, e rappresenta un estensione dell’Apple Care all’interno di ogni punto vendita dell’azienda di Cupertino. Lungi dal chiamare questo servizio con nomi meno pretestuosi, Apple mostra la chiara intenzione di volere riservare il massimo per i propri utenti. Del resto che ve ne fate di un semplice tecnico quando potete esporre i vostri problemi ad un Pico della Mirandola del mondo Mac? Todd Haselton di Laptop Magazine, nell’ambito di una mini-inchiesta sulla preparazione dei commessi delle principali catene americane del settore informatico, ha fatto un giro all’Apple Store di New York per scoprire, senza nessuna pretesa statistica ovviamente, quanto fossero preparati e disponibili i Genietti di uno dei flagship store più importanti del mondo.
Qualche mese fa vi parlavamo di Alex Frankel, giovane scrittore e giornalista che si era fatto assumere proprio da Apple per sondare l’ambiente lavorativo e le condizioni d’impiego dei dipendenti degli Store della mela. Frankel ha scoperto che Apple è una delle aziende più avanzate dal punto di vista della formazione dei dipendenti e può vantare un’innovativa visione partecipativa e sociale dei rapporti fra impiegati di vario livello e grado.
L’inchiesta di Laptop Magazine è invece motivata da pura curiosità giornalistica e Haselton si è limitato a sondare le capacità tecniche e comunicative di uno dei Genius dell’Apple Store. Dopo un’attesa dovuta al grande affollamento del negozio e in parte ad un parziale disinteresse di uno dei geni, impegnato in un’altra conversazione, il reporter è riuscito ad agganciare una ragazza-Genius per qualche delucidazione sui prodotti Apple.
La prima domanda è semplice e diretta: che differenza c’è fra un normale MacBook e un MacBook Air? La risposta è quanto più cristallina e onesta possibile, una di quelle risposte che non ti aspetteresti mai dal commesso di un negozio di abbigliamento al quale domandi come ti sta il cappotto che stai provando:
“Oh, beh il MacBook Air è pensato più come computer supplementare, come per chi ha già un computer desktop a casa“. La ragazza ha poi specificato che il MacBook Air non ha nemmeno il lettore DVD, che però si può comprare a parte ed è una macchina completamente wireless.
Haselton è poi sceso più sul tecnico chiedendo di quanta potenza di calcolo necessitasse un computer per effettuare dei rendering 3D e su quali portatili fosse invece possibile vedere un HD-DVD. Nel primo caso la genietta va sul sicuro: 2.4 GHz o 2.6 GHz sono già sufficienti per una buona resa ma 2.0 GHz sono sufficienti per un impiego tradizionale del computer. L’affabile ragazza toppa nella risposta alla seconda domanda tranello, affermando che più o meno tutti i modelli di MacBook possono riprodurre tutti i tipi di supporti ottici. Nessun laptop è in realtà dotato di un lettore HD-DVD né di un lettore Blu Ray.
Nel complesso il giudizio dell’inviato di Laptop è più che positivo: nonostante la piccola lacuna la ragazza si dimostra comunque preparata -non ha mai bisogno di controllare caratteristiche e specifiche tecniche quando le vengono chieste- e ciò che maggiormente colpisce il reporter è la disponibilità e l’affabilità dimostrata dalla Genius, che appare sinceramente motivata ad aiutare. Né vi è il minimo tentativo di spingere il potenziale cliente all’acquisto: il compito di un Genius è solamente quello di soccorrere chiunque richieda assistenza e informazioni.
a mio parere l’errore della risposta della ragazza-genius alla domanda “quali portatili fosse invece possibile vedere un HD-DVD” è gravissimo,non si parla di aspetti strettamente tecnici ma semplicemente di dotazione di un prodotto. magari un tizio le crede e prende un macbook per vedere dvd-hd torna a casa e cosa fa?
molto molto grave
Beh da quanto dice il reporter lui ha cercato proprio il tranello e lei magari è andata sul sicuro, forse pensava all’HD degli schermi di altri Mac e li ha collegati al lettore DVD… Vabbè si sente lo sguish sguish … sono io che mi arrampico sugli specchi … Forse non hai tutti i torti Leonardo :-)
io da grande voglio fare l’apple genius nello store di new york…
vabbè, m’accontenterei anche di londra…
;-)
Nuova York rules!