Apple Halloween: le Mac Zucche e il virus dell’orrore

Oggi è il trentuno di ottobre e che vi piaccia o meno in molti, anche in Italia, questa sera festeggeranno Halloween. In onore della notte delle streghe vi proponiamo due interpretazioni di questa festa pagana in chiave Mac. Dopo il salto troverete una galleria di Jack ‘o Lantern un po’ particolari che mescolano zucche e mele in un tripudio di ortaggi e frutta. Come bonus un simpatico filmato girato dai ragazzi dell’Apple Shop BeamEcho di Toronto. Dovendo pensare a qualcosa di orrorifico e soprannaturale i buontemponi canadesi se ne sono saltati fuori con un incubo che spaventerebbe a morte qualsiasi utente Apple: un virus che riesce ad infettare i Mac, trasformandoli in belve assassine assetate di sangue come nella migliore tradizione splatter.

Mac O’Lantern

La tradizione di intagliare le zucche sta ad Halloween come l’albero di Natale sta al 25 dicembre. Gli utenti Mac che (almeno tendenzialmente) pensano differente, non si tirano indietro e invece del classico sogghigno di Jack tendono a ricavare sulle proprie zucche immagini che fanno parte dell’iconografia Apple riconosciuta. Altre immagini in questa pagina.

Infect Different

Non vi starò naturalmente a tediare con un inutile sinossi del cortometraggio di questi ragazzi canadesi. Vi basti sapere che gli ingredienti dell’horror di serie B ci sono tutti: ketchup spruzzato a valanghe a simulare il sangue, urla e inquadrature ansiogene, un evento soprannaturale che non ci aspetteremmo mai di veder concretizzato nella vita di tutti i giorni. Eh sì, perché ci vuole ben altro che la Suspension of Disbielief applicata all’horror di cui parla King nel suo Danse Macabre per credere davvero a questa faccenda del virus sui Mac!

2 commenti su “Apple Halloween: le Mac Zucche e il virus dell’orrore”

  1. Ma come si fa a festeggiare Halloween? Io mi ricordo perfettamente che 5 anni fa questa festa non era nemmeno conosciuta mentre oggi invece sembra che non si possa fare proprio a meno di festeggiarla…non c’è speranza dalla globalizzazione non si sfugge.

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