Siete seduti davanti al vostro MacBook Pro sul quale avete inciso al laser una grossa mela morsicata. Ci avete installato Leopard la notte del 26 ottobre, perché non ce l’avete proprio fatta ad aspettare anche un solo giorno e adesso state leggendo questo articolo durante una pausa delle vostra spasmodica ricerca su eBay per accaparrarvi un iPod Touch prima che la frenesia degli acquisti natalizi scombussoli il mercato degli acquisti on-line.
Se vi riconoscete nella descrizione, non c’è dubbio: siete Apple-maniaci. Se volete quantificare la vostra compulsione tecnologica potete provare questo simpatico test gratuito che vi indicherà in percentuale quanto siete dipendenti dai prodotti made in Cupertino.
Inutile negarlo, chi usa Apple spesso si lascia rapire dall’aura che i prodotti della mela emanano. Una strana seduzione che partendo dalla qualità del design, passa per la semplicità d’utilizzo, comprende una fidelizzazione dell’utente praticamente automatica ed arriva fino a farci ritenere che se il nostro iMac si è bloccato all’ improvviso, è sicuramente colpa nostra e delle cafonate informatiche che abbiamo combinato.
Anche Massimo Mantellini, da molto tempo noto utente Apple, nel suo ultimo Contrappunti parla in maniera abbastanza approfondita della questione osservandola dall’ interno:
Qualche settimana fa per esempio me ne stavo in un angolo della Press Room del Web 2.0 Summit a San Francisco a contare quanti fra i più famosi giornalisti tecnologici del pianeta “non” avessero un Mac.
Ci sono anche situazioni strane come quella di chi apprezza Apple e ne odia in maniera viscerale i fanatici, tanto da arrivare al defacciamento del blog di un amante un po’ focoso della mela, colpevole secondo l’autore del riprovevole gesto, di eccessiva presunzione di superiorità.
( Update: il medesimo autore ha defacciato anche MacApper.com)
(Ri-UPDATE : sembra che le azioni di hackeraggio fossero un fake e che in realtà si trattasse di una trovata pubblicitaria di MacHeist per il lancio di MacHeist II.)
I giornalisti e i blogger devono stare attenti, soprattutto se lo scopo del proprio scrivere è quello di dare un’informazione completa, coerente ed affidabile, a non incorrere in una sorta di lassismo critico e di riportare e commentare doviziosamente anche le scelte negative e contestabili di Cupertino.
E’ importante precisare che gli omaggi ai giornalisti e bloggers che scrivono recensioni positive e articoli accondiscendenti, che Microsoft distribuisce senza troppe remore, sono decisamente estranei da sempre alla politica di Apple, a maggior riprova che i prodotti di Steve si guadagnano la fiducia sul campo.
Ma poi in fondo che ci possiamo fare se ci piace così tanto il nostro computer, se aspettiamo con trepidazione il prossimo KeyNote di Steve Jobs, (che riteniamo un genio), o se attraversiamo volentieri un oceano per procurarci un iPhone?
Come si dice , è la Mela Baby!