A pranzo nell’Apple Campus

Il Caffe Mac è la cafeteria dell’Apple Campus a Cupertino dove i dipendenti di Apple si rifocillano prima di riprendere i loro turni massacranti e irrispettosi delle direttive sindacali o, se preferite, prima di rimettersi al lavoro sul prossimo innovativo gioiellino partorito dalla mente di Steve Jobs. Si tratta di uno degli Apple Topoi mitologici sui quali nascono racconti fantastici e di cui abbondano descrizioni iperboliche che neanche Marco Polo nel milione. Jon Phillips di Mac|Life, grazie ad un amico che lavora per Apple, è riuscito ad intrufolarsi in uno dei luoghi più “in” fra gli operai dell’intelletto che spremono le proprie meningi nella Valley. E come se non bastasse è pure riuscito ad avvistare El Jobso all’interno del suo habitat.

Dalla pizza cotta in un forno di mattoni al sushi preparato dalle mani esperte di qualche lontano parente di Shin Nishibori o di Guy Kawasaki, il Caffe Mac offre al dipendente infinite possibilità di rimpinzamento. Sembra incredibile ma pare proprio che Steve non abbia pensato al calo di produttività dovuto ad abbiocco post-prandiale che una tale eldorado di cibi potrebbe provocare nel lavoratore. Jon Phillips nè talmente colpito che descrive addirittura specialità che non ci sono:

E poi c’erano i chioschi per la paella e le tapas spagnole. Per le salse britanniche e le pesche polpose. Per il wat etiope e il pane injera. E ricette tradizionali Inuit a base di caribou, tricheco e foca. Fantastico!
Ok, a dire la verità non ho visto alcun chiosco per il cibo spagnolo, inglese, etiope o dell’artico canadese. Ma poiché la selezione di cibi del Caffe Mac è così varia e ricca, non ho potuto fare a meno di immaginare quelle preparazioni esotiche.

La pizza attira l’attenzione del buon Jon ma la lunga fila “che arrivava fino a Santa Clara” lo fa desistere e lo spinge a scegliere il cibo crudo. Del resto se il Supremo è pescetariano, il sushi e le insalate dovranno pur essere la cosa più buona del ristorante, no? Il sushi si rivela mangiabile, niente di particolare, ma comunque superiore al sushi imbustato del supermercato. Per 6 dollari non si poteva pretendere molto di più, no? L’insalata, i pomodori e le mozzarelle si rivelano ottimi. Ma ad appagare Jon durante il pranzo è ben altro: all’improvviso Steve si materializza nel prato ad una cinquantina di metri dal tavolo su cui Jon sta consumando il fiero pasto. El Jobso parlotta con una persona non meglio identificata mentre cammina in direzione opposta alla cafeteria. Gli Apple Ninja sono appostati in silenzio, nascosti dalle siepi, in attesa che il reporter provi anche solamente ad avvicinarsi allo Steve.

Jon riesce a sopire il desiderio di toccare El Jobso ma non rinuncia a fotografarlo da lontano con il suo iPhone. Stranamente la fotografia riesce e Steve appare sullo schermo del melafonino nonostante interi filoni di film dell’orrore abbiano sempre cercato di affermare il contrario sul rapporto fra gli esseri soprannaturali e l’arte fotografica. Il pranzo è  terminato ma il Caffe Mac riserva ancora un’altra sorpresa: un oggetto tecnologico che dimostra come Apple dovrebbe progettare anche le lavastoviglie.  Nascosto da una semi-parete in cartongesso ecco il mangano infernale per il ritiro dei vassoi, un’automa meccanizzato che non ha nulla di umano e sembra partorito da una civiltà aliena. O molto più semplicemente dalla divisione ristorazione industriale della General Electrics.  Il vorticoso ruotare degli scompartimenti in acciaio igienizzato è ipnotico e se non avesse di meglio da fare Jon rimarrebbe di certo fisso a guardarlo ancora per ore. Purtroppo è tempo di andare, la visita è finita.

Trovate il reportage completo su Mac|Life.

Photo Credits: Jon Phillips @ Mac|Life.

4 commenti su “A pranzo nell’Apple Campus”

  1. Beh… mica male quel piatto di sushi… se è vero che è costato 6 dollari… provate a entrare in un ristorante giapponese in Italia e vedete cosa vi danno per 4 euro…

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  2. Tiziano Dal Betto dice:

    provate a entrare in un ristorante giapponese in Italia e vedete cosa vi danno per 4 euro…

    …una coltellata? :-D

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  3. Minerva dice:

    …una coltellata?

    No, quella costa di più… ;-) forse due o tre pezzi di sushi. Lì vedo almeno una ventina di Maki, un sushi col gamberetto e uno con le uova di lompo… secondo me (e mia moglie) qui a Modena il prezzo si aggirerebbe sui 25 €.

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