Nella giornata di ieri si sono moltiplicate le voci di una presunta acquisizione di Twitter da parte di Apple. Twitter, per chi non lo sapesse, è un servizio di micro-blogging che permette di inviare dei piccoli messaggi, al più della lunghezza di 140 caratteri, tramite computer o telefono cellulare e di pubblicarli nella propria pagina personale sul sito.
Da qualche mese si stanno moltiplicando le voci sull’acquisizione di Twitter prima da una, poi dall’altra delle maggiori e più popolari aziende con base nella Silicon Valley, tra cui Facebook, Microsoft, Google, ed ora è giunto il momento di Apple. Vediamo insieme perché la casa di Cupertino non comprerà Twitter.
Secondo TechCrunch, Apple avrebbe offerto 700 milioni di dollari per acquistare Twitter. Ma a che pro? Sicuramente Twitter sta crescendo molto rapidamente, con i suoi 25 milioni di utenti e il suo +40 percento settimanale da quando Oprah Winfrey, conduttrice di uno dei più popolari talk-show a stelle e strisce, ha annunciato che avrebbe utilizzato su base giornaliera questo servizio.
Twitter, tuttavia, per quanto recentemente si sia meritato un articolo sul sito di Apple come realtà aziendale che utilizza i computer della Mela, è ben poco simile, quanto a filosofia, all’azienda di Cupertino: mentre Apple fa della riservatezza e della segretezza quasi una religione, Twitter è un sistema aperto a chiunque.
Twitter al momento è valutata 250 milioni di dollari circa. Per quanto Apple sia un’azienda con tanta liquidità, cosa potrebbe spingerla a pagare Twitter quasi il triplo del suo valore di mercato? Per quanto le applicazioni per iPhone che consentono di gestire Twitter siano spesso tra i best seller, non ha senso che Apple acquisti il servizio.
A meno che…
A meno che Apple non abbia intenzione di convertire (in toto o in parte) la potenza dei server di Twitter ad un’altra causa: la gestione delle push notifications per iPhone.
[Via | TechCrunch]
“A meno che Apple non abbia intenzione di convertire (in toto o in parte) la potenza dei server di Twitter ad un’altra causa: la gestione delle push notifications per iPhone.”
E secondo voi apple spende 700 milioni di dollari per poi usare i server di twitter per le push notifications?
mah… come sopra…700 milioni per sfruttare la base server mi pare un po’ assurdo…..
Più che altro,Apple potrebbe aver intuito un qualche business model per twitter che, come noto, al momento ne è sprovvisto.
Ma è un’ipotesi talmente azzardata che, se vera, avrebbe senso solo nel caso apple facesse qualcosa di grandioso con twitter. Una semplice acquisizione sarebbe piuttosto sterile e non nello stile Apple.
Nick
Costa molto meno potenziare l’architettura esistente piuttosto che impelagarsi nell acquisizione di twitter.
Se si acquista Twitter lo si fa per il servizio che offre non certo per cannibalizzare la sua parte hardware e singoli pezzi di architettura software.
A mio avviso Apple è molto più interessata ad acquisire società che possano portare del know how hardware piuttosto che servizi dal dubbio ritorno economico.
Costa molto meno pagare dei professionisti per creare un sistema di push serio da zero.