Apple si apre alla SEC: compensi, spese, progetti e rischi

Apple ha consegnato ieri alla SEC (Security and Exchange Commission) il Form 10-K, un report sui bilanci e sui futuri progetti di business che le public company americane devono compilare ogni anno. I form 10-K sono pubblici e liberamente consultabili e anche se non contengono nulla di rilevante ai fini della concorrenza industriale rivelano alcuni aspetti interessanti di un’azienda come Apple che, come ben sappiamo, tiene alla propria segretezza fino all’eccesso. Dall’aumento della spesa nella ricerca e nello sviluppo, ai rischi per il futuro, scopriamo insieme i punti salienti del report (versione PDF).

Strategia di business

Apple formalizza qualcosa che era già nell’aria: il target di riferimento del 2008 (e non sarà)  non sono stati solo i consumatori tradizionali e gli acquirenti dei prodotti legati al lifestyle digitale della Mela. Il nuovo obiettivo oltre ai tradizionali utenti di fascia consumer sono le piccole e medie imprese, il settore educational e quello governativo. Nel futuro con Snow Leopard Apple porrà le basi per un ulteriore espansione in questa direzione, e  i segnali che fanno presagire la nuova direzione già ci sono.

Ricerca e sviluppo

Nella nostra Top 5 di sabato suggerivamo che Apple dovesse investire parte del proprio gruzzolo in ricerca e sviluppo. Da Cupertino ci hanno dato, metaforicamente, ascolto. Gli investimenti sulla ricerca per il 2008 ammontavano a più di un miliardo di dollari. Il dato è in crescita da anni e non c’è dubbio che nel 2009 i fondi dedicati alla ricerca aumenteranno ulteriormente.

Retail e presenza nel mondo

Nel Form 10-k Apple ha enumerato i propri Retail Store sparsi per il mondo. I dipendenti Apple worldwide (non soltanto nel settore Retail) sono passati dai 21.600 del 2007 ai 32.000 del 2008. La presenza overseas di Apple è inoltre aumentata visto che nell’anno fiscale appena trascorso il mercato internazionale ha contato per il 43% rispetto al 40% del 2007.

Lo stipendio di Tony Fadell

Apple ha dichiarato alla SEC anche il compenso di Tony Fadell, ex capo della divisione iPod e vero padre del player di Apple, che ha lasciato da poco il proprio incarico per lasciare il posto a Mark Papermaster, ex IBM. Fadell come vi avevamo già detto rimarrà alla Apple in veste di consulente e per questo suo nuovo lavoro riceverà un compenso di 300.000$ l’anno più tutta una serie di benefit fra stock e assicurazioni sanitarie. Fadell ha firmato un Transation Agreement che gli garantirà queste condizioni almeno fino a marzo del 2010.

Il calcolo dei rischi

Nel form 10-K le aziende devono sempre inserire infine un elenco di plausibili rischi che possono insediare il loro modello di business nell’anno a venire. Solitamente questa è la parte da brividi del documento, come dice P. DeWitt su Apple 2.0. Ecco alcuni dei numerosi rischi messi in conto da Apple per il 2009:

  • Gli effetti di un meltdown finanziario globale
  • Taglio dei prezzi, pirateria e Cloni Mac
  • La scoperta di gravi bug o di difetti di produzione di un prodotto
  • Fallimento dei carrier stranieri nel fornire adeguato supporto all’iPhone
  • Eventi politici, guerre, terrorismo disastri naturali ed emergenze di salute pubblica.

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