Ad un primo sguardo Lose/Lose si presenta come un inoffensivo video game anni ’80 à la Space Invaders, utile per ammazzare un po’ di tempo in ufficio mentre il capo non è in giro. Chi avesse la riprovevole idea di lanciarlo sul proprio Mac, però, si accorgerebbe della sadica variante introdotta dal suo creatore: all’uccisione di ogni alieno corrisponde la cancellazione fisica di un file a caso nella home folder dell’utente. Non lo spostamento nel cestino del file, sia ben chiaro, ma la vera e propria eliminazione totale del file dall’hard disk.
Il gioco, creato da Zach Gage, è in realtà un opera di Software Art volutamente provocatoria, che mette in discussione il limite fra la finzione videoludica e le conseguenze che le nostre azioni in un videogame possono avere sulla nostra vita reale, rappresentata in questo caso dalla “virtualità più tangibile” dei nostri file sul computer.
“Attraverso l’esplorazione del significato dell’uccisione nel videogame, Lose/Lose pone interrogativi di più ampio respiro”, scrive Gage sul proprio sito in riferimento alla propria controversa creazione. Lo scopo è mettere in discussione il rapporto dell’utente con i propri dati e il modo in cui instauriamo una gerarchia di importanza fra i bit che muovono le informazioni nei nostri hard disk. Forse che l’alieno inerme che uccidiamo nel gioco non è fatto degli stessi 1 e 0 dei file che verranno distrutti?
Gli alieni del gioco sono di fatto inermi e non hanno intenzioni esplicitamente bellicose. Sono solo ostacoli che il giocatore potrebbe anche cercare di schivare senza sparare un colpo, come se la navicella si trovasse a dover attraversare una nube di asteroidi.
Questo significa, di fatto, che l’unico modo per vincere davvero a Lose/Lose non è quello di totalizzare il maggior numero di punti eliminando alieni (e quindi file a caso nella propria home folder) ma cercare di schivarne il più possibile, non fare del male ai presunti nemici per salvare i propri file dalla conseguente distruzione. A chiudere il cerchio, in caso di Game Over il programma, con estrema coerenza, cancella sé stesso dal disco rigido.
Il gioco, nonostante la potenziale pericolosità, ha riscosso un notevole successo di pubblico, forse anche per la scelta alquanto risibile di Symantec, che ha deciso di bollarlo come Trojan per Mac. Il gioco, prima di avviarsi, avverte a caratteri cubitali delle conseguenze che potrebbe avere una partita. La stessa avvertenza trova spazio anche sul sito dell’artista, da cui il download può essere effettuato a “proprio rischio e pericolo”.
[via – Macworld]
Hahaha, che figata!!! Lo si potrebbe consigliare alle persone che ci stanno antipatiche….!
incredibile to gioco, ora anche per mac! ma non credo lo vedremo mai per ipod touch o iphone, non credete?
..un folle l’ideatore del gioco!!
Peccato che non si possa selezionare la cartella da cui cancellare i file, sarebbe comodissimo XD!!