Ieri vi abbiamo dato notizia dell’evento organizzato da Meet the Media Guru in cui è stato ospite d’onore John Lasseter. L’evento era visibile in streaming, ma, trovandoci a Milano, abbiamo pensato di recarci al Teatro dal Verme per riportarvi le nostre sensazioni dal vivo.
Nonostante un nostro inconveniente riguardante l’accredito, l’organizzazione ci ha gentilmente permesso di accedere in platea all’evento sebbene ci fosse fuori dal teatro (tutto esaurito) ancora un gran numero di persone (diverse centinaia) che speravano di poter entrare. Purtroppo l’accesso alla platea è stato garantito solo a The Apple Lounge e non a chi ci accompagnava (una sola persona). Ovviamente ci è sembrato quantomai scortese “abbandonare al proprio destino” chi ci accompagnava ed abbiamo optato per seguire l’evento non più in platea ma in una saletta seminterrata che poteva ospitare almeno un altro centinaio, o poco più, di persone in cui veniva trasmessa la “diretta” di ciò che avveniva in platea.
Nella Milano in cui fervono i preparativi per l’Expo 2015 esistono ancora luoghi della città inaccessibili alla rete. Un esempio la rete sotterranea di trasporto suburbano (linee “S“) e, ovviamente, la saletta del teatro da cui avremmo dovuto seguire l’evento. Inutile dire che i presenti nella saletta dotati di tablet, smartphone e portatili non hanno gradito, come noi, l’assenza di ogni tipo di segnale (3G e Wi-Fi) utile a condividere o twittare informazioni in tempo reale. Ma andiamo avanti.
All’ingresso del teatro ed all’inizio della serata è stato dato l’avviso che non sarebbe stato possibile scattare foto e/o girare video poiché John Lasseter aveva in serbo una sorpresa per gli intervenuti e, per questioni di diritti internazionali, tale sorpresa non poteva varcare le porte del teatro in nessun modo.
Iniziato l’evento, dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito alle autorità (ma prima di ieri sera, mentre occupavano le prime file in platea, sapevano chi fosse John Lasseter?), è stata subito annunciata la prima sorpresa che apriva la serata. Ma la vera sorpresa è stata un’altra. Seppure fossimo nel teatro, gli ospiti nella saletta seminterrata tagliata fuori dal mondo da cui sicuramente non si correva il rischio di fuoriuscita di immagini o video in tempo reale potevano vedere il medesimo video di chi stava a seguirsi lo streaming dal comodo divano di casa. Durante le sorprese, come avrà notato chi ha seguito lo streaming, campeggiava uno schermo nero (ecco spiegato il “black screen” del titolo) con il messaggio dell’immagine di apertura. Messaggio che vedevano anche i presenti nella saletta seminterrata.
A questo punto vi lasciamo immaginare le lamentele della quasi totalità dei presenti che, già innervositi da una lunga attesa schiacciati tra la folla per l’accesso al teatro, hanno quasi immediatamente abbandonato la sala che ha visto una veloce diminuzione del numero di posti occupati. Anche noi, non ve lo nascondiamo, abbiamo abbandonato la saletta. Lasciamo sempre alla vostra immaginazione l’espressione basita delle centinaia di persone rimaste fuori dal teatro ad aspetare e sperare che qualche posto si liberasse che di colpo hanno visto abbandonare il teatro stesso da tanti che erano riusciti ad entrare. Ovviamente il problema di cui vi parliamo non ha interessato i presenti in platea che assistevano all’evento live.
Sicuramente Meet the Media Guru non è riuscita ad utilizzare al meglio i media che aveva a disposizione per offrire una serata perfetta a tutti gli intervenuti. Possiamo solo sperare che i prossimi eventi non siano accompagnati da carenza di posti e da inconvenienti di vario genere come quelli della serata di ieri.
Qualcuno di voi lettori era presente ieri sera o ha seguito lo streaming in diretta e vuole darci la sua opinione? Scrivete pure nei commenti.
m3 23/11/2011 il 11:27
confermo quanto detto: la conferenza è andata nettamente in overbooking (io però ho avuto la fortuna di godermela esattamente dalla 5 fila centrale, proprio dietro l’entourage di Lasseter :P :D )
Per foto o video, dentro in sala, si potevano fare tranquillamente (ad esclusione dei video che erano trasmessi)
Per quel che riguarda le “sorprese” erano dei video inerenti il processo di sviluppo e produzione delle idee e dei film stessi di pixar, materiale chiaramente “strictly confidential” e, da un certo punto di vista, ci può anche stare che non fosse fatto vedere al di fuori della sala.
La sorpresa più grande, invece, è stata, alla fine, la possibilità di aver visto in anteprima italiana (e mi pare pure europea) “Small Fry”, il nuovo corto di Pixar. Anche lì, essendo proprio 1 anteprima ci sta che non lo streammino fuori dalla sala…
Una cosa che non ci sta assolutamente è che all’inizio della conferenza fosse stato presentato l’hashtag ufficiale e poi, internamente, non ci fosse manco 1 straccio di wifi e la connessione con 2 dei 3 più grossi operatori telefonici italiani, non funzionasse manco a pagarla…
Questa è 1 cosa che non ci sta: fai 1 conferenza così “figosa” la presenti al mondo, la streammi, e poi, chi è dentro non ha manco la possibilità di twittare in diretta? Nemmeno ai keynote di Apple è così…