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Let’s talk iPhone, qualche considerazione della vigilia

Domani alle 10:00 ora del Pacifico, le 19:00 qui da noi, si terrà in quel di Cupertino l’evento per la presentazione del nuovo (o dei nuovi) iPhone. Non c’è ancora nulla di ufficiale, naturalmente, ma l’invito che Apple ha fatto pervenire alla stampa specializzata parla da solo: “Let’s talk iPhone”.
Le aspettative sono altissime e non riguardano solamente il nuovo dispositivo. Quello di domani, tanto per cominciare, è il primo keynote del CEO Tim Cook. Certo, il buon Tim ha già partecipato in veste di COO-mparsa più di una volta, ma quasi sempre per snocciolare noiosi numeri che facessero da tiepido antipasto alla portata principale, servita in guanti bianchi da Steve Jobs. Quella di domani è la sua prima e non sarà una prova facile, se è vero che si troverà a dover gestire l’introduzione di un modello di iPhone pesantemente “evolutivo” e poco dirompente, almeno secondo gli standard voyeuristici (e ottusamente limitati) per i quali la vera novità starebbe solo nel redesign della scocca del telefono.

The Tim Cook Show

Tim Cook è un ottimo leader, sa gestire le operazioni di Apple come nessun altro. L’organizzazione logistica dell’azienda di Cupertino è roba da mastri orologiai svizzeri. Ma come succederebbe con ogni buon orologiaio svizzero che si rispetti, se Tim lo togli dal suo laboratorio e lo piazzi sopra un palco non ti puoi aspettare una performance alla Eddie Izzard. Nemmeno alla David Letterman, tanto per dirne uno un po’ più istituzionalizzato. Insomma, fuor di similitudine: Cook rischia seriamente di essere noioso. Ecco, l’ho detto. Snocciolare numeri gli riesce benissimo e durante le conference call sa essere perfino divertente. Ma è quella simpatia da ingegnere ad una festa per ingegneri, dove il chinotto scorre a fiumi e la battuta sull’atavica solitudine dell’esponenziale (poveretto, non si integra) è il punto più alto della serata.

Alla luce di questa considerazione non è difficile capire perché, per la prima volta da un bel po’ di tempo a questa parte, il keynote più importante dell’anno, quello in cui probabilmente si annuncerà il campione di incassi del settore smartphone per la prossima stagione, non si terrà nel capiente Yerba Buena Center For the Arts ma sarà invece ospitato dal piccolo e accogliente teatrino privato al civico 4 di Infinite Loop. Allo stesso modo, probabilmente per gli stessi motivi, l’evento per i giornalisti europei a Londra, trasmesso in diretta satellitare, non si terrà at the BBC’s ma all’Apple Store di Covent Garden, chiuso al pubblico per l’occasione. Nel caso Cook dovesse bloccarsi, sbagliare la sua battuta programmata o saltellare come un invasato per il palco urlando “developers, developers, developers” l’unità d’emergenza sarebbe pronta ad intervenire con un piccolo stacchetto danzante per poi passare la parola all’androide Scott Forstall dopo che gli uomini vestiti di nero, dietro ordine di Katie Cotton, avranno provveduto ad operare il loro neuralyzer sui pochi giornalisti presenti.¹

Segretezza telefonica

Lo “spiacevole avvenimento” del 2010, quando il prototipo di iPhone 4 fu smarrito in una birreria californiana e finì poi nelle manone sudate di Jason Chen di Gizmodo dietro versamento di una discreta sommetta all’illegittimo detentore del dispositivo, sembra aver lasciato un segno indelebile. A Cupertino non hanno voluto rischiare di nuovo una disfatta di quelle proporzioni. A onor del vero in tanti, nel settore, vorrebbero provare l’ebrezza di una disfatta come quella dell’iPhone 4, con decine di milioni di unità vendute in un anno e mezzo (circa una ventina nel terzo trimestre 2011, giusto per dire), ma questa è un’altra storia.

 

Il livello di controllo e di sicurezza, a quanto è dato sapere dal di fuori, è ulteriormente aumentato. Il risultato è evidente: sappiamo qualcosina su quello che verrà presentato domani, ma non c’è nessuno, nemmeno il solitamente ben informato John Gruber, che a questo giro può mettere la mano sul fuoco su qualcosa. Si, certo, i più realisti non si aspettano l’iPhone 5 ma solo un iPhone 4S potenziato (e le recenti Beta di iTunes sembrano confermarlo) ma sono aspettative basate per lo più su considerazioni di massima che per quanto ispirate dalla conoscenza delle dinamiche interne dell’azienda sono basate su ben pochi, anzi pochissimi, indizi fattuali.

La mia personalissima sensazione (e ripeto: sensazione) è che quello di domani sarà un tipico “software keynote”. Ovvero: un unico grande annuncio hardware (che ritengo essere a questo punto una versione potenziata di iPhone 4, chiamata iPhone 4S) e poi a corredo molte succose novità software, con tutto ciò che c’è di nuovo in iOS 5 a partire dalla nuova funzione Assistant (in altre parole: aspettatevi un’ora buona di dimostrazioni Forstall). Roba che a livello software ha il potenziale innovativo paragonabile, se non superiore, a quello di un nuovo iPhone più sottile e dal design differente ma che verrà da molti definita comunque “deludente”.

Bello dentro

Il passaggio da iPhone 4 a iPhone quel che sarà, potrebbe dunque configurarsi più come una transizione “software” e quindi per qualcuno una transizione “soft” rispetto a quelle cui Apple ci ha abituato in passato. Se l’esperienza qualcosa ci ha insegnato, però, è che Apple sa gestire molto bene questi necessarie tappe forzate dell’innovazione. Il tutto subito non è mai stato uno dei comandamenti di Cupertino.

Se a questo giro l’integrazione con iCloud, il lancio di iOS 5 e l’introduzione di una nuova funzione come Assistant saranno punti forti della nuova offerta iPhone, non dimentichiamo però che sotto il cofano ci saranno probabilmente un processore A5, come quello dell’iPad 2, un po’ più di RAM e una batteria migliorata. Ancora una volta la “S” apposta a suffisso del numerino sarà ben motivata, dunque, come quando l’iPhone 3G (ah! ah! ah! ve lo ricordate quel cassone lentissimo? ah ah ah!) diventò un 3GS, il primo vero melafonino adulto.

Insomma, se domani l’iPhone che verrà lanciato non sarà una sottiletta, non avrà il retro in alluminio e non monterà un display da 4 pollici (che a meno di un raddoppio della risoluzione di cui a livello software non si ha traccia non potrebbe più essere definito “Retina”) non sentitevi delusi, non cominciate ad urlare al fallimento di Apple senza Steve Jobs e aspettate i risultati fiscali di gennaio, quando l’ennesimo report sui milioni di milioni di iPhone venduti vi farà amaramente rimpiangere di non aver comprato qualche centinaio di azioni AAPL nel 2008, quando te le tiravano dietro a 80 dollari l’una.


Note: ¹ – Oppure martedì alle 16:00 scopriremo che l’evento verrà trasmesso in streaming, che è questa la ragione per cui Apple ha scelto due location meno capienti del solito per questa prima uscita di Tim Cook e che quelle che mi sono appena fatto qui sopra da qualcuno potrebbero essere definite se…quoie  mentali.)

Redazione

View Comments

  • a mio avviso vista la ormai dilagante concorrenza e l'appiattimento generale ci vorrebbe un nuovo design sia esterno che dell'interfaccia.
    sono macuser, anzi appleuser da molti anni, ma devo dire che negli ultimi tempi la concorrenza ha fatto grossi passi in avanti anche nei campi dove prima apple era incontrastata ovvero design e interfaccia vedi Windows Phone 7.

  • Articolo fantastico. Davvero, era da tanto che non leggevo un articolo cosi, leggero, divertente, ironico. Bello! :)

  • Luca
    Apple è Apple proprio perché non va dietro alla concorrenza. Apple genera concorrenza. Fa la sua strada senza preoccuparsi di altro.

    È proprio questo che la porterà, ancora una volta, a raddoppiare le vendite.

    Il 4S sarà come l'immaginario 5, solo senza un display più grande e con lo stesso design.

    Non si dice sempre che bisogna guardare alla sostanza e non all'apparenza? Bene. iPhone 4S potrebbe essere tutta sostanza e zero apparenza. Per l'apparenza c'è tempo.

  • Secondo me non ha senso che presentino iPhone 4S senza iPhone 5.
    quindi, o soltanto il 5, o entrambi. tanto più che verrà introdotto iOS 5 quindi il 5 sembra ineluttabile

  • @ rogerdodgerTM su twitter:
    beh, ultimamente mi pare stia un po' dietro, mentre una volta era 5 anni avanti. forse eravamo abituati a continue novità, ora la solita interfaccia con le app ecc sembra datata, a livello di innovazione a mio avviso hanno da insegnare ma non lo fanno da tempo e le tecnologie per farlo ci sarebbero.

  • Secondo me Apple domani presenterà l'iPhone 5 dal nuovo design ed il modello 4s potrebbe essere semplicemente un iPhone 4 universale con antenne gsm/cdma in considerazione anche dell'accordo con China Telecom, in modo da avere un telefono dal costo più basso (stessa cosa del 3gs ora) compattibile però anche con le reti cinesi.

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