Prima di presentare iPad sul palco dello Yerba Buena Center, Steve Jobs, con un po’ d’ironia, ha mostrato sul megaschermo una citazione del Wall Street Journal corredata da un’illustrazione di Gustave Dorè:
“L’ultima volta che c’è stata tanta eccitazione per una tavoletta, aveva dei comandamenti scritti sopra.”
E’ questa la frase che riassume con maggior efficacia l’incredibile trepidazione che precedeva il lancio di questo dispositivo. Un tale livello di aspettative e di hype non si vedeva dai tempi del lancio del primo iPhone. Non a caso anche allora, in quel gennaio 2007, i commenti furono simili a quanto si legge oggi. Per un motivo o per l’altro ci fu un’ondata di vera e propria delusione. Ma perché dovrebbe essere “legittimo” parlare di delusione quando Apple, in fondo, non ha promesso nulla a nessuno? Non ci sono stati concept ufficiali che hanno mostrato funzioni poi assenti nella versione definitiva, solo indiscrezioni mai confermate dall’azienda. Il meccanismo è più complicato di quanto possa sembrare.
La chiave di volta per la legittimazione della delusione (che nel caso specifico io personalmente non condivido, ma ne parlo più avanti) sta tutta nei meccanismi di marketing messi in campo da Cupertino. Quando ValleyWag tempo fa offrì una taglia sulle prove dell’esistenza del tablet di Apple, un avvocato della compagnia ha inviato una lettera confermando un dettaglio fondamentale. Non l’esistenza di un dispositivo tablet ma il fatto che Apple gradisce eccome il cicaleccio che ogni presunto annuncio dell’azienda genera preventivamente.
Come potrebbe essere altrimenti? Ci sono fior di multinazionali che pur di far parlare di se in qualche modo, pur di diffondere qualche video virale che pubblicizzi il proprio prodotto, spendono milioni per realizzare campagne pubblicitarie online palesemente impacciate, poco credibili e talvolta addirittura controproducenti. Apple invece con poche mosse ben studiate fa il proprio gioco e il resto è affidato, a costo zero, ad un intero universo mediale che parla di ciò che Apple sta facendo o farà. Ci siamo dentro anche noi ovviamente.
Il risultato è ineguagliato da qualsiasi altra azienda del pianeta, in qualsiasi settore. Ma questo potere, cui le divisioni marketing di altre aziende guardano con la bava alla bocca, oltre a funzionare solo per Apple ha anche il suo rovescio della medaglia. Quel rovescio sono proprio le aspettative che questo hype genera, al di fuori di ogni controllo possibile da parte di Apple. Il risultato, ormai noto, è che qualsiasi evento Apple porta con sé immancabilmente la delusione delle pulsioni di desiderio maturate in mesi di rumors e indiscrezioni.
Se si può giustificare la delusione del simpatizzante (il Mac Fan storico è solitamente immunizzato dall’esperienza) non altrettanto si può fare con i “commentatori illustri”, i grandi esperti che pur senza aver mai provato il dispositivo si sperticano già ora a decretarne il fallimento più totale. Anche perché i “commentatori illustri” che invece il dispositivo l’hanno provato ne hanno descritto molti aspetti in maniera variegata ma hanno concordato sempre su un punto: non ditene nulla finché non avrete preso in mano un iPad almeno una volta. L’esperienza d’uso di questo device non è qualcosa di cui si possa discettare a distanza, insomma.
Se entriamo nel caso specifico in tanti, tantissimi hanno parlato di delusione, ancora per le solite cose. iPad non ha l’USB, non ha una fotocamera (e in effetti io ho visto gente fotografare moltissimo con i netbook, in giro per le città d’arte) non legge le schede SD, non ha Flash, è un computer chiuso, è un iPhonone, iTunes per PC fa schifo, non attua il teletrasporto quantistico dei fotoni, non ha un chip molecolare e non ha apportato alcunché alle ricerche sul bosone di Higgs. E puzza.
Ma la critica che in assoluto capisco di meno è quella sulla leggibilità dello schermo LCD retroilluminato a LED. “Per andare nella giusta direzione come lettore di ebook, iPad dovrebbe utilizzare la tecnologia e-ink”. Ma chi lo ha detto? Perché?
Ma soprattutto: davvero si pensa che un tecnologia in bianco e nero, nel 2010, sia l’innovazione cui tutti devono sottostare (concetto di per sé assai strano, ma lasciamo perdere)?
Personalmente passo buona parte della giornata a leggere e scrivere testi su schermi retroilluminati a LED. La leggibilità è ottima, la vista si stanca relativamente. Perché per leggere un libro non dovrebbe andare bene lo schermo di iPad? Qualcuno degli “illustri detrattori” di questo dispositivo ha forse provato a leggere un libro per almeno un’ora su quello schermo, confrontatolo con l’indescrivibile comfort (e grigiore) di un Kindle? Che poi, a dirla tutta, la vera mancanza degli ebook (e datemi pure del banale) è la mancanza del feticcio libro, con la sua consistenza e soprattutto il suo odore. E in quel caso non ci sono e-ink o schermi che tengano. A questo punto, allora, meglio un dispositivo multi-purpose che giustifichi questa assenza del feticcio con il fatto di avere in se mille altre funzioni.
Quel che dico, ovviamente, non è di sospendere il giudizio o moderarlo del tutto se non è positivo. Ci mancherebbe. Ma soprattutto non mi riferisco, con questa critica, ai commenti del “comune lettore”. Il vostro contributo ai nostri post di questi giorni è semplicemente fantastico: mille posizioni diverse e altrettante argomentazioni. La discussione è sana e costruttiva.
Mi riferisco a chi fa opinione, seppure nella nicchia tecnologica (soprattutto quella italiana). Prima di calare definitivamente la scure, oh grandi esperti dei media vecchi e nuovi, vogliamo perlomeno prendere un po’ di tempo e aspettare prima di parlare, davvero, di delusione?
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Che articoli Magistrale!
Mi ha fatto veramente cambiare idea su questo ipad!
Questo vuol dire scrivere un articolo ed essere giornalisti !
Bravo complimenti
Bravo Camillo! Condivido in pieno le osservazioni! Mi unisco a te quando affermi: prima di parlare ... provatelo! Io il Kindle l'ho provato... non mi ha emozionato (sarà che la prima cosa che faccio in libreria è annusare un libro... e a questo né il kindle né iPad possono supplire) anche se svolge egregiamente il suo lavoro.
Ho letto che qualcuno sostiene che è un iPhone gigante, beh non prendetemi per fanatico ma, per me, allora va bene così!
Se poi andate avanti con discorsi tipo manca questo manca quello, beh se volete tutto prendete un Macbook Air... li trovate tutto davvero!
Questo è sicuramente uno dei migliori articoli sull' iPad in giro per la rete. Complimenti. Semplice, costruttivo, piccante.
Camillo, due punti.
Il primo: non dev'essere per forza e-ink, no. Ma Apple non può permettersi di sottovalutare una delle funzioni primarie del dispositivo, la lettura prolungata dei testi. Dai, non raccontiamocela: se hai preso un mano un Kindle o un Nook, sai che l'esperienza d'uso, bianco e nero o meno, è migliore. Sì, è vero, non abbiamo provato ancora l'iPad - ma se il suo LCD retroilluminato è clamorosamente all'avanguardia, diverso da quelli a cui siamo abitutati, e tutti ci dovremmo ricredere appena ne avremo uno, allora Apple è fessa a non averlo pubblicizzato abbastanza, a differenza de - wow - lo schermo che flippa per far vedere le foto all'amico. Personalmente ne dubito.
Tutti noi stiamo davanti al computer sessantaquattro ore al giorno, ma da qui a dire che è una cosa piacevole e salutare ce ne corre. Specie se hai delle patologie più o meno gravi all'occhio (basta una semplice miopia), specie se usi le lenti a contatto, specie se la luminosità scarsa ti costringe a spararti uno schermo fosforescente, specie se hai a che fare con testi magari antichi, ma che servono alla ricerca e che il futuro eink a colori potrà decifrare e riprodurre. A me Stanza su iPhone dopo poco stanca, e non per le dimensioni ridotte della pagina. Insomma: può anche andare, gli occhi non cadono, ma resta il fatto che Apple se n'è sostanzialmente fregata per valorizzare elementi a parer mio molto meno importanti, puro eye-candy che non sempre si traduce in meravigliosa facilità d'uso - a volte, è semplice "effetto speciale".
Da Jobs mi sarei aspettato qualcosa di rivoluzionario nel campo della fruizione del libro, qualcosa che sì, avrebbe potuto stramazzare l'intero mercato degli ebook reader. Forse lo farà lo stesso, ma non per suoi meriti, o perlomeno non per i meriti legati alle sue capacità per la lettura. Chi ha detto che la direzione giusta è l'e-ink? Beh, sicuramente quella giusto NON è l'lcd retroilluminato, a meno che non faccia passi da gigante rispetto a ora. Abbi pazienza, ma Eink - la ditta - fa ricerca su questo argomento da quasi quindici anni, mi fa un po' specie che si creda che la soluzione sia "vabbè, l'lcd va bene lo stesso". Miglioralo, magari, dimostralo. Invece niente, quasi a suggerire che l'iPad sia un prodotto auto-generatosi - alla fine ne han parlato talmente tanto tutti che sono stati costretti a farlo.
E qui arrivo al secondo punto. Le sparate di Ive, Schiller e Jobs stesso sono state francamente eccessive (la cosa migliore che abbiamo mai fatto, gli occhi lucidi eccetera eccetera). Ora, capisco che il gioco "spara all'iPad" sia diventato una moda - comunque non per tutti, gente come Pogue è sempre lì che difende sul bastione ogni cosa uscita da Cupertino - ma se crei aspettativa a questi livelli e usi carrarmati promozionali che neppure Avatar, allora DEVI proporre qualcosa di veramente rivoluzionario, come è stato l'iPhone. Non si può ridurre tutto a "tanto la gente si lamenta sempre". Può darsi, ma se si lamenta più che in altre occasioni forse qualche errore è stato fatto, anche a distanza, anche prima di prendere il device in mano.
anche io faccio i complimenti per l'articolo: una delle migliori apologie all'iPad. credo proprio che lo prenderò, ma nn subito lo vorrei tastare prima.
Cmq secondo me ci sarà ancora qualche sorpresa sull'iPad, basta vedere le cose che stanno saltando fuori dall'analisi del firmware... Nn nego che appena ho seguito la presentazione il live ero deluso, ma poi ho visto il podcast e il video di presentazione e mi sono convinto. per quanto sia interessante nn ho più voglia di difendere l'iPad, dagli attacchi di quelli che lo vogliono screditare a tutti i costi, ah i miei compagni di università... il brutto di fare la facoltà d'informatica, tutti con linux e la loro dannata voglia di programmare e fare tutte le cose in linea di comando! quello che nn capisco che l'iPad, nn è destinato a loro...
Ottimo articolo, si distingue certamente dall'ammasso di baggianate che si stanno scrivendo ultimamente in rete.
Di solito non commento mail gli alrticoli, ma questo mi è piaciuto particolarmente.
Una critica construttiva che dovrebbe far pensare prima di parlare.
Complimenti!
Anche io sono rimasto perplesso quando non ho visto Snow Leopard sull'iPad ma poi mi sono chiesto cosa avrei voluto da un aggeggio del genere... fare videoediting con premiere? Lavorare con photoshop? Difficile con uno schermo così piccolo. Come potevano rendere l'iPad leggero sufficientemente piccolo da maneggiare, con grande potenza di calcolo per gestire snow leopard, con un hd capiente e magari anche molta autonomia?
Senza parlare dell'interfaccia grafica difficile da gestire con le dita.
Penso sia un bell'oggetto che, pensandoci bene, fa quello che mi serve da un tablet. Ok manca la webcam: quanti di noi la usano regolarmente per videoconferenze tanto da sentirne la mancanza? Spesso con l'Adsl si hanno problemi con il flusso video figuriamoci in mobilità con una rete 3G come quella italiana. Non basta allora usare programmi come skype per chattare o anche usare l'audio per una conversazione? E poi: quante persone credete che sappiano usare tutte quelle cose che dite che non ci sono in un computer? La maggior parte delle persone scrive qualche testo, naviga su internet, chatta con msn, va su facebbok, guarda qualche video su youtube. Mica sono tutti degli esperti come quelli che girano per i vari blog specializzati...
Personalmente, non aspetto altro che acquistarlo...anche se:
1) diventando un perfetto elemento da casa, a me farebbe comodo che avesse una webcam per skype / iChat
2) portandolo in giro sarebbe davvero non male poterci passare una cosa qualsiasi all'interno, magari anche un file non compatibile subito (vedi file di photoshop o qualunque altro programma da usare sul computer): è pur sempre una memoria che ti porti in giro! Mica devo avere sempre una chiavetta USB per chi ha windows!
3) spero di poter acquistare anche dallo store italiano il times, le monde o il sun_chiunque voglia acquistare uno di questi quotidiani estero è vittima del rincaro dell'edicolante. Questo farebbe bene all'editoria dei periodici!
aspettate le killer apps e sopratutto iOS 4.0 a giugno prima di giudicare è normale che adesso sembri un ipod sotto steroidi ma con il giusto parco applicazioni farà ancora una volta il botto.
I commenti di questi giorni sono uguali a quelli per iPhone dove "luminari" della tecnologia lo davano per fail....sappiamo tutti com'è finita.