A tre mesi di distanza dobbiamo constatare, purtroppo, che quella tendenza (“deriva televisiva” l’abbiamo chiamata) non solo non si è invertita, ma è continuata e forse pure peggiorata. A turno, mese dopo mese, varie altre applicazioni analoghe a quelle di cui scrivevamo hanno scalato la classifica delle app più vendute. Alcune meglio realizzate e, per quanto poco originali, comunque funzionanti. Altre, come questa Tv Italia Premium, decisamente più “torbide”. E c’è di più, perché lo sviluppatore (o sviluppatrice), Shahla Ghrhchori, è un nome già conosciuto dai censori Apple a livello internazionale.
Abbiamo come al solito immolato 0,79€ per acquistare TV Italia Premium e capire più da vicino quanto ci sia di vero nella descrizione mirabolante dell’applicazione e abbiamo riscontrato, come era lecito aspettarsi, la solita app televisiva clone: una lunga lista di canali nazionali, molti dei quali non funzionanti.
All’apertura dell’app è impossibile non notare un particolare che invece ai revisori dell’App Store dev’essere sfuggito completamente: il primo elemento dell’elenco canali, come potete vedere nello screenshot qui sotto, non linka a nessuno stream video ma invita piuttosto a scrivere una recensione a 5 stelle. In cambio, è la promessa, sull’app arriveranno più emittenti. Alcuni dei canali della lista, poi, sono accompagnati dalla label “5 stelle” ad indicare proprio che per sbloccarli è necessario lasciare un commento super-positivo.
Un trucchetto che già avevamo visto all’opera, che Apple ovviamente non dovrebbe consentire ma che tuttavia pare funzionare molto bene. Basta dare un’occhiata alle statistiche dei voti degli utenti di TV Italia Premium su App Store, infatti, per capire che qualcosa non va: la media di tre stelle e mezzo è data con buona approssimazione da 322 recensioni a 5 stelle controbilanciate da 232 recensioni ad una sola stella, alcune delle quali, per altro, denunciano proprio questo sordido stratagemma e si chiedono perché Apple non intervenga.
E’ la stessa domanda che ci poniamo anche noi, ma principalmente per un’altra ragione.
Lo sviluppatore (o sviluppatrice) che risponde all’impronunciabile nome di Shahla Glhrhchori è lo stesso che che un mese fa era riuscito a far arrivare sull’App Store inglese la sua Tv English Premium (notate somiglianze?), un’app che consentiva di guardare gratuitamente un buon numero di canali della piattaforma Sky, normalmente non disponibili in chiaro.
Macworld UK ne parlava il 23 aprile. Un giorno più tardi l’app era già scomparsa da App Store britannico, si presume rimossa da Apple.
Scrivo “si presume” perché se Apple avesse davvero rimosso l’applicazione dall’App Store UK, sarebbe interessante capire come mai nulla è capitato all’account dello sviluppatore, colpevole di una violazione particolarmente grave delle leggi sul copyright.
Vogliamo a questo punto sperare che sia stato lo sviluppatore stesso a rimuovere le proprie applicazioni “pericolose”, a seguito della copertura negativa, riuscendo così a sfuggire alle maglie del controllo Apple.
Nel qual caso l’improvviso “volo a bassa quota” messo in atto per sfuggire ai radar di Cupertino si è dimostrato tanto efficace da permettergli di piazzare, senza che nessuno dei controllori battesse ciglio, la sua Premium TV Italia al secondo posto della nostra classifica nazionale.
L’unica altra app di Shahla Ghrhchori listata dall’App Store è Tv Russia Premium (l’originalità dei nomi delle app non è certo una prerogativa del nostro “eroe”). Se può consolarvi non siamo i soli a farci intortare da simili personaggi: Tv Russia Premium è addirittura al primo posto della classifica locale delle app a pagamento per iPad. Altre elucubrazioni e parallelismi fra Italia e Russia in quanto a personaggi capaci di intortare le folle li lasciamo alla vostra sensibilità personale.
Ragazzi, vi faccio i miei sinceri complimenti per aver aperto questo spazio dedicato alle “truffe italiane”, spazio interessante ma soprattutto utile. Purtroppo su App Store di applicazioni italiane sviluppate involontariamente o volutamente male ce ne sono a bizzeffe.
Sarebbe bello aprire un altro spazio dedicato all’applicazione OpenWifi, applicazione italiana perennemente in “offerta lancio” che promette di aprire alcune reti Alice/Fastweb tramite un algoritmo che risale alla password tramite SSID.
Per carità, l’algoritmo esiste, è pubblico e ci sono app che lo sfruttano…ma questa no! Semplicemente si limita a fornire numeri random. L’applicazione è stata compratissima, immaginiamo quanti soldi hanno fatto! Inoltre gli sviluppatori aggiornano costantemente l’applicazione (inserendo sempre “bug fix” come causa) in modo da ridurre la visibilità delle recensioni negative.
Meriterebbe di certo uno spazio.
Un saluto!